sabato 12 Ottobre 2024

EXPO 2015 – Nel cluster c’è la Repubblica Dominicana con il suo caffè

La destinazione caraibica sarà presente all’interno del Cluster del Caffè vista l’eccellenza nella produzione e esportazione del prezioso ingrediente

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La Repubblica Dominicana ha svelato i dettagli della sua presenza a Expo Milano 2015 all’interno del Cluster del Caffè (FOTO) per mostrare ai visitatori l’eccellenza del Paese in qualità di produttore ed esportatore in tutto il mondo di questo prezioso prodotto biologico di alta qualità.

Il tema dell’esposizione, “Nutrire il pianeta – Energia per la vita”, e soprattutto il forte legame tra cibo e l’ambiente sono l’occasione per presentare una destinazione dalla ricca offerta gastronomica, frutto di differenti culture, e attenta ai temi dell’ecoturismo e dell’eco-sostenibilità.

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La proposta espositiva della Repubblica Dominicana per Expo prende spunto dal modello di sviluppo rurale promosso dal governo del presidente Danilo Medina, che ha ricevuto grande consenso dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).

Il caffè è infatti una delle bevande più importanti al mondo, fonte di reddito e sviluppo in quanto la coltivazione, la trasformazione, il commercio, e il suo trasporto danno lavoro a centinaia di milioni di persone. Nell’economia mondiale il caffè è uno dei prodotti primari più importanti, secondo per valore solo al petrolio come fonte di valuta estera per i Paesi produttori.

Le immense piantagioni di caffè all’ombra delle foreste tropicali in Africa, in America Centrale e quindi anche in Repubblica Dominicana, hanno ispirato l’intero progetto del Cluster, curato da illycaffè, official coffee partner di EXPO 2015 e in collaborazione con l’International Coffee Organization (ICO).

L’intero padiglione, che si compone di cinque stazioni (le serre, il trasporto, la tostatura, il bar, la zona incontro) racconta il passato, il presente e il futuro del caffè nelle sue tre dimensioni: il prodotto, il suo percorso dal chicco alla tazzina, la creatività, l’arte e la cultura che si sviluppano attorno alla bevanda.

L’architettura degli spazi del cluster richiama invece i rami più alti degli alberi all’ombra dei quali crescono le piante di caffè, mentre i padiglioni sono una metafora dei loro tronchi dando al visitatore l’illusione di trovarsi proprio in una foresta. Il padiglione della Repubblica Dominicana sarà arricchito da straordinari scatti che ritraggono le bellezze naturali dell’isola, illustrando il concetto di “Finestra sui Caraibi”, mostra appena svoltasi a Roma, curata dal noto fotografo Pedro Genaro Rodríguez e che ha visto la collaborazione dei più grandi fotografi professionisti dominicani.

Oltre a essere uno dei principali produttore biologici dell’America Latina di caffè, la Repubblica Dominicana vanta un’importante coltivazione di prodotti naturali come banane, riso, aloe vera e cacao.

Inoltre propone “rutas” turistiche con un forte legame con la popolazione locale, sviluppando una catena di produzione nel rispetto dell’ambiente, della qualità del suolo e del miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti.

Negli ultimi anni si sta infatti lavorando in questa direzione attraverso la realizzazione di laboratori in zone rurali, la creazione di percorsi gastronomici, la formazione dei pescatori, l’organizzazione di corsi sull’alimentazione equilibrata, lezioni di cucina, la realizzazione di orti, la coltivazione di prodotti per un’offerta gastronomica sostenibile.

L’Expo sarà infine un’importante occasione per far conoscere a un ampio pubblico le peculiarità turistiche, culturali ed economiche di una meta da sempre molto amata dagli Italiani che ha chiuso il 2014 con un incremento del +3% con circa 74.415 turisti arrivati dal nostro paese – afferma la direttrice dell’Ente del turismo in Italia Neyda Garcia.

Anche a livello globale il 2014 si è chiuso positivamente registrando un incremento del +9,63% rispetto al 2013 per un totale di 5.141.377 passeggeri non residenti, avvicinandosi sempre più all’obiettivo dei 10 milioni di turisti in 10 anni così com’era stato prefissato dal Presidente Medina al suo insediamento – ha cosi concluso la Direttrice.

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