lunedì 07 Ottobre 2024

Espresso italiano? Ci insegna cos’è e come prepararlo Usa Today

Dice il quotidiano americano: "L'espresso è sia un tipo di caffè che un metodo di preparazione. Può essere utilizzato in molti modi. Può essere bevuto così com'è in piccoli bicchierini o servito come base per le vostre bevande preferite, tra cui cappuccini e Americanos."

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MILANO – Si parla sempre dell’Italia come la Patria dell’espresso e all’interno dello Stivale il dibattito sulla sua definizione – tra disciplinari e candidature Unesco – è sempre aperto tra gli addetti ai lavori. Tutta questa fatica per inquadrare un rito che ci rappresenta nel resto del mondo, ma ci siamo mai davvero fermati un secondo per comprendere come ci vedono da fuori? L’espresso, uno dei prodotti del made in Italy per eccellenza, lo presentiamo con un articolo pubblicato su Usa Today, il quotidiano più diffuso negli Stati Uniti: vediamo come viene raccontata questa bevanda all’estero. Un punto di vista condivisibile? A voi lettori l’ardua sentenza.

Espresso? Il tricolore che viaggia attraverso la tazzina

Inizia così l’articolo su Usa Today: “Una cosa è certa: quando si parla di caffè, spesso viene in mente l’espresso, nato in Italia tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 e poi diventato un punto fermo delle nostre bevande, dal caffellatte al mochas.

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Ma cos’è esattamente l’espresso? È un tipo di caffè? È un metodo di preparazione?

La risposta che fornisce il quotidiano americano potrebbe far storcere un po’ il naso a tanti esperti: L’espresso è sia un tipo di caffè che un metodo di preparazione. Può essere utilizzato in molti modi. Può essere bevuto così com’è in piccoli bicchierini o servito come base per le vostre bevande preferite, tra cui cappuccini e Americanos.”

Poi l’articolo si addentra in un tema piuttosto complicato per gli italiani e il loro amore per l’iconica cremina in tazza, che però spesso e volentieri non è esattamente sinonimo di qualità:

“L’espresso è una forma concentrata di caffè preparato con acqua calda ad alta pressione e chicchi finemente macinati. L’espresso è più denso e presenta uno strato di “crema” in cima, che deriva dalle bolle d’aria che si mescolano con gli oli del caffè.”

Usa Today prova ad insegnare come fare l’espresso

Pronti a prendere appunti? O eventualmente a scatenarvi per dare le istruzioni corrette?

“Innanzitutto è necessaria una macchina per espresso. – parte bene l’articolo – Il processo di preparazione è ciò che rende veramente un espresso. Secondo Craft Coffee Spot, la macchina utilizza nove bar di pressione per spingere l’acqua calda attraverso i chicchi di caffè finemente macinati.

Le istruzioni:

Macinare finemente i chicchi di caffè di vostra scelta.
Aggiungere il caffè macinato al portafiltro e premerlo con forza fino a renderlo uniforme e piatto.
Inserire il filtro nella macchina, premere il pulsante di avvio ed erogare il caffè (consiglio: per ottenere un espresso di qualità ottimale, questo passaggio dovrebbe durare circa 25-30 secondi).”

L’alternativa senza macchina? La French Press

E qui già si potrebbe dire che il vero espresso non è filtrato…ma continuiamo a leggere Usa Today:

“Primo passo è macinare finemente i chicchi.
Poi scaldare l’acqua finché non è calda, ma non bollente (tra i 200 e i 205 gradi Fahrenheit).
Aggiungere l’acqua calda e il macinato alla French Press e lasciare in infusione per 4 minuti.
Premere lentamente il coperchio e versare in una tazza.”

Infine l’articolo su Usa Today pone il quesito controverso: l’espresso è diverso dal caffè normale?

Che nella versione in lingua originale viene definito “regular coffee”: che cosa significa esattamente? Considerato il target americano, probabilmente si intende il filtered coffee. Attenzione però: perché se nel paragrafo precedente si parlava della French Press, i conti di nuovo non tornano.

“Ci sono delle differenze tra il caffè normale e l’espresso: la prima riguarda il metodo di preparazione. Il primo si prepara facendo gocciolare acqua calda sul caffè macinato. Si tratta di un processo molto diverso dalla preparazione di un espresso.

Un’altra differenza è il contenuto di caffeina. Una tazza di caffè normale può contenere da 80 a 200 milligrammi di caffeina, mentre un espresso ne contiene da 29 a 100 milligrammi, secondo The Spruce Eats.

Infine, le due bevande non hanno lo stesso sapore. L’espresso è noto per il suo sapore ricco, considerato più forte del caffè normale.”

Si conclude così l’articolo da Usa Today, sul tema della salute:
“Secondo recenti studi, bere espresso può ridurre il rischio di diabete di tipo 2, morbo di Alzheimer e demenza. L’espresso contiene anche antiossidanti e caffeina, che favoriscono il metabolismo e aiutano a migliorare l’umore.

L’espresso non è intrinsecamente più salutare del caffè normale, ma chi lo beve può evitare l’eccesso di dolcificanti e zuccheri spesso aggiunti in altre bevande a base di caffè, poiché può essere gustato così com’è.”

Qui, l’articolo originale.

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