mercoledì 10 Aprile 2024
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Ecco perché i trader mondiali prevedono un aumento dei prezzi del caffè a fine anno

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MILANO – Caffè più caro a fine anno: lo dice un sondaggio condotto da un’agenzia di stampa presso 11 trader e analisti di mercato. La media delle risposte prevede New York a 135 centesimi a dicembre 2021: quasi il 5,3% in più rispetto ai livelli di fine 2020. Nell’ultima seduta dell’anno scorso, il benchmark dell’Ice Arabica ha chiuso a 128,25 centesimi, contro i 129,70 centesimi di fine 2019. Nel corso del 2020, la scadenza principale del contratto “C” newyorchese è oscillata tra un minimo di 95,60 centesimi, il 16 giugno, e un picco di 134 centesimi, il 4 settembre.

Il raccolto brasiliano è stimato mediamente in 55,51 milioni di sacchi, contro i 69 milioni dell’anno scorso.

Ciò determinerà nell’annata 2021/22 un deficit produttivo degli arabica di 8,5 milioni di sacchi. Che seguirà però a un surplus di 8 milioni previsto per l’annata in corso.

Maggiori i rialzi previsti a Londra: secondo il campione di trader e analsiti, il benchmark dell’Ice Robusta chiuderà il 2021 a 1.475 dollari: il 6,4% in più rispetto alla quotazione dell’ultima seduta del 2020.

Per i robusta si prevede un sostanziale equilibrio tra domanda e offerta per l’annata in corso e un surplus di 950 mila sacchi nella prossima.

Consenso tra gli intervistati sulla ripresa dei consumi verso fine anno, grazie al prevedibile miglioramento della situazione pandemica.

La maggiore domanda e il calo delle scorte contribuiranno a sostenere i prezzi.

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