mercoledì 01 Maggio 2024
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CSC CERTIFICATA ISO 22005 – Il coraggio di andare controcorrente

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Investire sulla qualità: tanti lo dicono, l’Associazione Caffè Speciali Certificati lo fa. Ha ottenuto la certificazione ISO 22005 (FOTO) che offre la garanzia del prodotto attraverso la tracciabilità di tutta la filiera.

csc veritas x 630È un momento complesso per il caffè nei pubblici esercizi italiani: diminuiscono i consumi, ma soprattutto con essi cala la qualità, almeno da parte delle torrefazioni – e sono numerose – che hanno deciso di fare del finanziamento e del prezzo la loro principale arma competitiva.

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“Molti affermano che “tanto il cliente non se ne accorge”, ma ritengo non sia così – afferma Enrico Meschini, presidente CSC – Caffè Speciali Certificati -. Nell’aumento a due cifre che il porzionato fa registrare ogni anno, si possono individuare la praticità, il minor prezzo rispetto all’espresso consumato al bar, ma anche la disaffezione del cliente nei confronti di un locale che gli offre un prodotto di scarso pregio, magari accompagnato dal gusto di rancido di apparecchiature che non vengono pulite. L’esperienza mi dice che chi sceglie la qualità si distingue e viene premiato da una clientela più fedele, ma soprattutto soddisfatta. È per questo che un’associazione come CSC, che da sempre punta sull’eccellenza dei caffè che seleziona e mette a disposizione delle torrefazioni associate, proprio nel momento in cui la maggioranza delle torrefazioni ha fatto un passo indietro lungo il cammino della qualità, ha deciso di fare un ulteriore passo avanti: ha infatti ottenuto la certificazione ISO 22005, che offre la garanzia del prodotto attraverso la tracciabilità lungo tutta la filiera, dal chicco al confezionamento”.

La tracciabilità dei prodotti alimentari, nata come necessità interna alle aziende, oggi è a tutti gli effetti un’esigenza strategica per la filiera agro-alimentare, che dà un valore aggiunto al prodotto finito e a chi lo produce, offrendo inoltre la garanzia di origini certe, certificate.

È una certificazione che viene richiesta soprattutto dai mercati esteri, ma si mostra sensibile ad essa anche quella fascia di operatori e consumatori finali italiani che chiedono miscele caratterizzate da una qualità superiore e da una tracciabilità totale: sono caratteristiche che convincono, rassicurano, si possono comunicare e percepire in tazza, attraverso un espresso piacevolmente aromatico, dunque valorizzano il prodotto.

“Non ci affidiamo al marketing, ma ai fatti – riprende Meschini -. Certo, tutto ciò rappresenta un passo impegnativo e controcorrente: non solo la qualità dei nostri caffè non diminuisce nonostante l’aumento dei prezzi del crudo, ma proprio in un periodo come l’attuale CSC decide di investire per dimostrare con i fatti il livello qualitativo dei suoi caffè. Spero che questo possa spingere altri torrefattori a unirsi alla nostra Associazione o comunque a puntare in un modo deciso sulla qualità, andando oltre i semplici slogan. E auspico che sia i baristi sia i consumatori finali colgano questo sforzo e i vantaggi che ad esso si uniscono”.

La certificazione è recentissima e sono in fase di realizzazione i nuovi bollini numerati e dotati di un ologramma anticontraffazione che da sempre accompagnano ogni miscela realizzata con caffè CSC, sui quali nella nuova versione verrà riportato anche il logo della ISO 22005, rilasciato da Bureau Veritas.

L’unione fa la qualità
Le torrefazioni che aderiscono a Caffè Speciali Certificati sono

Arcaffè Estero – Livorno

Barbera 1870 – Messina

Blaser Café – Berna (CH)

Caffè Agust – Brescia

Mondicaffè C.T.&M. – Roma

DiniCaffè – Firenze

Goppion Caffè – Preganziol (TV)

Le Piantagioni del Caffè – Livorno

Torrefazione Musetti – Pontenure (PC).

Dalla sua nascita nel 1996 lo scopo di CSC è promuovere la qualità e la cultura del caffè di pregio, facendo fronte comune nella realizzazione di un prodotto di qualità superiore certificata. È un impegno reso possibile dalla collaborazione tra le aziende, che hanno unito le proprie forze al fine di assicurarsi la fornitura costante di materia prima di pregio.

Una peculiarità dell’Associazione è il rapporto diretto con i produttori, fatto di contatti frequenti, di sopralluoghi con visite alle piantagioni, agli impianti di lavorazione e tante sessioni di assaggio, per stabilire una relazione diretta con chi si impegna a fornire un prodotto di qualità superiore. Dove è necessario e possibile, vengono promosse attività di sostegno ai produttori: un impegno che ricade positivamente sulla cura delle colture e delle diverse fasi di lavorazione del caffè verde e fa sì che dietro ogni caffè ci sia una “storia” fatta di luoghi, persone, consuetudini e caratteristiche organolettiche che lo rendono unico: una certezza per il torrefattore e un patrimonio di grande valore da trasmettere a chi si avvicina ai caffè con il bollino CSC, un vero marchio di qualità.

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