giovedì 11 Aprile 2024
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Como: in centro un bar o un ristorante ogni quattro negozi

Secondo la Camera di Commercio le 125 insegne hanno un giro d’affari di 70 milioni di euro all’anno

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COMO – Un bar o un ristorante ogni quattro negozi, nel centro storico di Como, una concentrazione otto volte più alta che nel resto della città. E non conoscono crisi. Una radiografia completa e dettagliata dei locali per la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico è emersa dall’indagine sviluppata in collaborazione tra il Comune di Como, la Camera di Commercio e Confcommercio, nell’ambito dei progetti sul distretto urbano del Commercio.

Como, l’indagine

L’indagine e le prospettive sono state presentate di recente in una tavola rotonda. In città murata, su 517 negozi, sono attivi 125 bar o ristoranti, con una densità di 231 per Kmq.

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Non è invece buono il rapporto tra una serie di locali notturni e i residenti, tanto che sono sorti ben 19 comitati contro la movida. Sulla base dell’indagine, sono stati fatti i conti in tasca ai baristi: la spesa dei soli residenti a Como per bar e ristoranti è di 112 milioni di euro l’anno.

Ma i residenti rappresentano il 57% degli avventori; il 43% viene da fuori, da paesi, città ed estero. Quindi vanno aggiunti altri 40 milioni di euro, oltre 150 in totale.

La quota più importante di mercato è coperta dagli esercizi del centro

Calcolata in 70 milioni di euro l’anno, da suddividere per i 125 esercizi pubblici. Per questo, la competizione deve farsi serrata, per avere margini di profitto, dedotte tutte le spese.

Cento caffè danno un incasso lordo di cento – centoventi euro: se il barista ha bisogno di arrivare a mille o a duemila euro, concentrati soprattutto nel week end, deve attirare avventori.

Un solo avventore e sette euro di aperitivo valgono sette avventori e sette caffè. Sono calcoli teorici, ma spiegano perché la “movida” di Como, dal punto di vista degli affari, rende di più che avventori alla spicciolata.

E perché, prima della liberalizzazione degli orari, il 25% dei bar del centro avevano chiesto di chiudere alle due del mattino. Alla sera, non si beve acqua.

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