venerdì 12 Settembre 2025

Coffea stenophylla: un nuovo studio genetico svela il segreto della sua resilienza al clima

La C. stenophylla potrebbe contenere la chiave genetica per produrre caffè maggiormente resistenti a parassiti, malattie e cambiamento climatico, mantenendo gusto e aroma. Lo studio – condotto sotto la direzione di Paul M. Lahai dell'Agricultural Research Institute (Slari) della Sierra Leone – è stata finanziata dal Servizio di ricerca agricola del Dipartimento Usa dell'agricoltura (USDA-ARS), con il supporto dell'Agricultural Value Chain Development Project (AVDP) dell'Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo dell'Onu) e con il contributo fondamentale del Ministero dell'agricoltura e della sicurezza alimentare della Sierra Leone

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  • TME Cialdy Evo

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MILANO – La Coffea stenophylla torna a far parlare di sé: il motivo è un’iniziativa di ricerca internazionale – sotto la direzione di Paul M. Lahai dell’Agricultural Research Institute (Slari) della Sierra Leone – i cui risultati sono stati pubblicati il mese scorso in “Frontiers in Genetics”. Lo studio (“Genetic basis of phenotypic diversity in C. stenophylla: a stepping stone for climate-adapted coffee cultivar development“) svela le peculiarità del genoma di questa specie di Coffea originaria dell’Africa occidentale.

E potrebbe dischiudere nuove opportunità nello sviluppo di varietà resilienti al cambiamento climatico.

Dopo essere rimasta a lungo nell’oblio, la C. stenophylla si è imposta recentemente all’attenzione degli studiosi e dell’industria del caffè

Scoperta nel settecento, la pianta conobbe una discreta diffusione a cavallo tra l’ottocento e il novecento.

I suoi chicchi – commercializzati come Sierra Leone Highland Coffee – era considerati di grande pregio e avevano estimatori soprattutto in Francia.

Testimonianze risalenti sino agli anni venti del novecento riferiscono come la C. stenophylla avesse il potenziale per fornire un’alta qualità in tazza, pur essendo coltivata ad altitudini inferiori e a temperature più elevate rispetto agli arabica.

Ma la sua coltura, con il passare del tempo, è decaduta e infine scomparsa, a causa di attività antropogeniche, che hanno portato alla perdita degli habitat naturali, ma anche di considerazioni economiche legate alle minori rese unitarie rispetto alla Coffea robusta.

Dopo essere scomparsa dai radar dei botanici per oltre sessant’anni (l’ultimo esemplare in natura fu avvistato nel 1958), la Coffea stenophylla, per le sue intriganti caratteristiche, è tornata a suscitare un notevole interesse.

Una spedizione scientifica si è messa così, nel 2018, sulle tracce di questa pianta dimenticata

E, alla fine, ha scoperto, in una remota regione della Sierra Leone, un’intera popolazione selvatica di questa specie botanica.

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