MILANO – Il tè cinese vanta una tradizione di oltre 4000 anni. Utilizzato a lungo come pianta medicinale, proprio a ragione delle sue proprietà terapeutiche, il tè in Cina è parte integrante di una cultura consolidata che sin dal IV secolo vede la diffusione di negozi dedicati alla sua vendita.

Una cultura antichissima, ma non indistruttibile: negli ultimi anni, infatti, la Cina ha impiegato molti di sforzi per preservare la tradizione e per raggiungere le generazioni più giovani e i lavoratori urbani, i quali con uno stile di vita frenetico, sembrano non apprezzare la ricetta tradizionale.

Proprio a scapito di essa, i grandi marchi esteri come Starbucks stanno approfittando di questa lacuna nel mercato, che le aziende cinesi non sono ancora riuscite a colmare.

Comincia, dunque, la lotta per la difesa della coltivazione: secondo le recenti linee guida emanate dal ministero dell’Agricoltura, la Cina promuoverà lo sviluppo dell’industria della camelia sinensis.

Il principale obbiettivo sarà quello di espandere le zone di coltivazione di circa 2,8 milioni di ettari entro il 2020, rispetto al dato dello scorso anno.

La produzione di tè

In questo modo, ci si aspetta che la produzione di tè e le sue esportazioni dovrebbero raddoppiare. Per lo meno i livelli registrasti nel 2015 e le competitività del settore dovrebbero essere migliorate. Sul fronte estero, comunque, la Cina rimane il più grande produttore di tè al mondo con una produzione di 2,25 milioni di tonnellate.

Il Ministero ha inoltre richiamato il settore a produrre una migliore qualità di tè e con costi minori. Questo per sostenere il rallentamento dell’economia globale e l’evidente lacuna nel mercato interno.

A essere a rischio è la complessa cultura tradizionale cinese che caratterizza la bevanda. Per cui esiste una grande differenza tra l’atto di berlo e quello di assaporarlo.

La bevanda, in Cina, si consuma quotidianamente, in quanto rinfrescante e tonificante. Ma la degustazione ha una valenza culturale ben più ampia e radicata nella società cinese. Anche gli specifici manuali relativi alla preparazione del tè potrebbero presto scomparire.

A farsi beffa di questa crisi del mercato, nel sud-ovest della Cina, a Chengdu c’è una casa da tè. La quale ha superato la prova del tempo e continua a insegnare la ricetta tradizionale della bevanda.

Di seguito il video.

 

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