giovedì 11 Aprile 2024
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Alberto Polojac ha concluso alla Bloom coffee school di Trieste il primo corso Q Arabica Grader tenuto interamente in italiano

Alberto Polojac, direttore della scuola: "Siamo estremamente orgogliosi di aver ospitato il primo Corso Q Arabica Grader in lingua italiana qui a Trieste, la riconosciuta capitale del caffè. Questo è un risultato storico che dimostra l'importanza e l'entusiasmo della nostra comunità del caffè. La partecipazione e l'entusiasmo dei corsisti sono state straordinarie, confermando la crescente passione e interesse per la qualità del caffè in Italia, ed è straordinario vedere come i partecipanti a questo corso possano crescere e affinare le loro competenze in solo una settimana"

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TRIESTE – Il corso Q Arabica Grader, programma creato dal Coffee Quality Institute (CQI), rappresenta un passo significativo nella formazione professionale del settore . Fondata nel 1996, la CQI è un’organizzazione senza scopo di lucro che si impegna a migliorare la qualità del caffè attraverso l’istruzione, la formazione e la creazione di standard globali di eccellenza. Il suo programma di certificazione Q Arabica Grader è stato ideato per formare professionisti in grado di valutare in modo accurato la qualità sensoriale dei caffè arabica.

Il corso Q Arabica Grader alla Bloom coffee school

Il corso Q Arabica Grader, ospitato presso la prestigiosa Bloom Coffee School, spazio formativo di Imperator, si è svolto per la prima volta in lingua italiana rappresentando così un’opportunità unica di formazione di alto livello. In precedenza, i corsi Q Arabica Grader del CQI si sono tenuti principalmente in inglese e spagnolo. Questa iniziativa ha consentito ai partecipanti italiani di ricevere una formazione completa nella loro lingua madre.

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Durante il corso, i partecipanti hanno l’opportunità di imparare sia i principi teorici che pratici legati alla valutazione sensoriale del caffè con la metodologia del cupping. Le sessioni, guidate da Alberto Polojac, direttore della Bloom Coffee School e Q Instructor del corso, hanno permesso agli studenti di affinare le loro capacità nella valutazione degli aromi, dell’acidità, del corpo e del sapore del caffè.

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Alberto Polojac, direttore della Bloom Coffee School e Q Instructor del corso (immagine concessa)

“Siamo estremamente orgogliosi di aver ospitato il primo Corso Q Arabica Grader in lingua italiana qui a Trieste, la riconosciuta capitale del caffè” afferma Polojac, che nel 2012 è stato il primo italiano ad ottenere la licenza come Q grader.

Polojac aggiunge: “Questo è un risultato storico che dimostra l’importanza e l’entusiasmo della nostra comunità del caffè. La partecipazione e l’entusiasmo dei corsisti sono state straordinarie, confermando la crescente passione e interesse per la qualità del caffè in Italia, ed è straordinario vedere come i partecipanti a questo corso possano crescere e affinare le loro competenze in solo una settimana”.

Un aspetto fondamentale del corso Q Arabica Grader è la serie di esami (in totale 20) che i partecipanti devono superare per ottenere la certificazione. Questi esami, condotti secondo gli standard rigorosi del CQI, comprendono:

  • General knowledge: Un esame teorico che valuta la conoscenzacomplessiva sui processi di produzione del caffè, le regioni di provenienza, le varietà e le competenze sensoriali necessarie per la valutazione.
  • Abilità sensoriali: diversi esami pratici che verificano la capacità dei partecipanti di identificare e descrivere le caratteristiche sensoriali del caffè attraverso sessioni di cupping, test triangolari e prove gustative e olfattive.
  • Classificazione: qui si esamina la conoscenza di classificare un caffè verde, inclusi i criteri di qualità per identificare difetti sia del verde che del tostato.
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Il corso Q Arabica Grader (immagine concessa)

Questa iniziativa ha dimostrato che l’Italia, riconosciuta da decenni come un polo di eccellenza nella cultura del caffè, è pronta ad accogliere formazioni avanzate e specializzate nella propria lingua.

“L’entusiasmo e l’impegno dimostrati dai partecipanti durante il corso sono testimonianza dell’importanza di tali opportunità formative. Per i professionisti del caffè, questa è una chiamata all’azione: un’opportunità di affinare le proprie abilità, aggiungere un riconoscimento internazionale alle proprie competenze e contribuire alla continua crescita della cultura del caffè in Italia” afferma Alberto Polojac.

Polojac aggiunge: “Questa prima edizione in lingua italiana apre nuovi orizzonti per la nostra comunità del caffè. Siamo certi che l’entusiasmo e la passione dimostrati durante questa esperienza continueranno a crescere, contribuendo a consolidare ulteriormente il nostro posizionamento nel panorama internazionale.”

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