lunedì 07 Luglio 2025

BARK: qui l’American Barbeque si unisce allo specialty coffee nella provincia di Reggio Calabria

Dettagli e accessori da Bark: macchina per espresso, una Sage Barista Express. Acqua microfiltrata. Un macinacaffè a parte manuale, il Comandante. Consumi di materia prima non eccessivi: volumi mensili attorno al chilo

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GIOIOSA IONICA (Reggio Calabria) – Quando l’American barbeque incontra lo specialty coffee è sempre una notizia, ancor più se questo abbinamento viene proposto in una piccola provincia calabrese: è una realtà, Bark, esiste dal 2018, ed è la scommessa – fin qui vinta – di due ragazzi, Alice Agostino e Daniel D’Alù. La storia inizia come tante altre quando si parla di caffè in Italia: prima non bevevano espresso, poi è avvenuto il magico incontro con le estrazioni alternative in una caffetteria della capitale.

Bark nasce dall’esperienza all’estero, anche negli States

Dove i ragazzi innanzitutto si innamorano dell’American Barbeque: “Qualcosa che in Calabria mancava, soprattutto nella provincia” spiega D’Alù.

Si punta tutto sull’alta qualità, sull’artigianalità delle lavorazioni: viene prodotto tutto in casa, dal pane al gelato. BARK (Beer and Barbeque), non poteva che allinearsi con il resto dell’offerta anche per quanto riguarda il caffè: da un inizio timido con le cialde, accade il cambio di rotta con l’inserimento di alcune proposte di Aliena Coffee Roaster e di His Majesty The Coffee (Il trait d’union arriva da Otaleg e CoffeeandLucas che ha inziato a curarne l’aspetto della comunicazione social).

Cominciato inizialmente con le cialde, poi il cambio di rotta: prima alcune proposte di Aliena Coffee Roaster, His Majesty The Coffee. Per l’espresso il Senhor Niquino (monorigine brasiliano naturale), il blend Dark side of Moodoetia (Brasile naturale, India ed Etiopia lavati), venduti sempre ad un prezzo accessibile di due euro, preparato anche in singolo e in rotazione a seconda dei consumi e alla disponibilità del prodotto.

Dettagli e accessori da Bark: macchina per espresso, una Sage Barista Express. Acqua microfiltrata. Un macinacaffè a parte manuale, il Comandante. Consumi di materia prima non eccessivi: volumi mensili attorno al chilo.

Per il filtro si va dal V60 all’Aeropress, sperimentato l’Hoop, il cold brew in drip. D’Alù conferma un grande classico: “Ovviamente viene ordinato di più l’espresso. Dal 2020 in poi comunque, lo specialty è stata una scelta che ha premiato.”

Daniel D’Alù @coffeeandlucas @myMediastudio

Il motivo viene subito spiegato dallo stesso titolare: “I sapori che abbiamo scelto per il nostro espresso si avvicinano volutamente alle note cioccolatose, più facili da comprendere dal consumatore finale.”

Da Bark anche abbinamenti tra dessert, gelato e caffè e attualmente si sta sperimentando anche un po’ di mixology con qualche prova insieme a distillati e bitter in aggiunta al cold brew e al filtro.

La mixology da Bark @coffeeandlucas @myMediastudio
La mixology da Bark @coffeeandlucas @myMediastudio

Una soluzione che potrebbe funzionare, dato che Bark fa orari che invitano a intraprendere questa direzione: aperto dalle 18.30 alle 24, i cocktail sono serviti.

A coprire il servizio e l’operatività, da Bark lavorano 4 persone fisse, due in cucina e due in sala, di 65-70 metri quadri e con 40 posti a sedere. Oltre a questo Bark è dotato di un piccolo dehors con altri dieci sedute posizionato all’ingresso e attivo tutto l’anno, su una delle strade principali del paese.

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