giovedì 02 Maggio 2024
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Baristi cinesi solidali: in provincia, assistono gli anziani donando mascherine

Baristi cinesi fanno pervenire mascherine a casa di alcuni clienti anziani. È successo a pochi metri dalla dogana di Lavena Ponte Tresa, comune con una forte presenza di attività cinesi sul territorio. Destinatari del bel gesto alcune persone anziane che abitano sopra il bar

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LAVENA PONTE TRESA (Varese) – Spesso il settore dei pubblici esercizi si è in qualche modo sentito minacciato dalla dilangate presenza dei baristi cinesi lungo tutto lo Stivale. Quasi che l’aumento di gestori di questa nazionalità fosse un segnale importante della crisi che colpiva i titolari italiani. Negli ultimi mesi poi, gli stessi hanno sofferto anche di una sorta di isolamento da parte dei clienti, spaventati dal virus scoppiato in Cina. Oggi, proprio loro che sono stati evitati tante volte, danno il buon esempio. In provincia di Varese, offrono le mascherine direttamente agli anziani bisognosi. Questo è il vero segnale che vorremmo condividere: siamo tutti insieme a fronteggiare un’emergenza globale. Leggiamo la notizia da varesenews.it.

Baristi cinesi aiutano gli italiani: la lezione di solidarietà

Non solo voli pieni di macchinari sanitari, squadre di medici specializzati e telefonate di sostegno a Palazzo Chigi. La Cina fa sentire la sua vicinanza al nostro paese anche con piccoli, grandi, gesti di solidarietà.

Triestespresso

Accade così che, all’inizio della seconda settimana di “quarantena imposta” in tutta Italia, la signora Franca, insieme ad alcuni vicini di casa, si è vista recapitare un segno di vicinanza e affetto da parte di Giulia e Andrea, i titolari cinesi del bar sotto casa – il Bar Galleria – dove lei e altri inquilini sono soliti recarsi chi a leggere il giornale, chi a fare colazione, chi a scambiare due chiacchiere con la scusa del caffè.

Chiunque frequenti d’abitudine o lavori in un bar lo sa: diventa una seconda casa, un pezzetto di famiglia

Ma mai ci si sarebbe aspettati una simile manifestazione di solidarietà. Innanzitutto il pensiero, visto che il locale era già chiuso da prima del decreto governativo (per dei lavori al suo interno ), a testimonianza di come i proprietari abbiano a cuore i loro clienti più fragili. E poi l’importanza del gesto visto che, a fronte di un valore economico modesto, le mascherine sono diventare oggi tra gli oggetti in assoluto più ricercati e introvabili, persino nelle farmacie e negli ospedali.

È stata la figlia Katia a raccontare l’avvenuto con un post nella pagina Facebook “Sei di Lavena Ponte Tresa se.. “, non nascondendo emozionato stupore: “Poco fa, mi ha chiamato la mia mamma, emozionatissima, quasi piangeva…Lei abita nel palazzo vicino alla dogana, e sotto c’è un bar gestito da cinesi, da diversi anni, dove lei al mattino scende a leggere il giornale bevendosi il suo caffè.

Beh….loro hanno fatto trovare, a lei e ad altre persone di quel palazzo nella loro bucalettere, una mascherina per ciascuno….mi sono emozionata anche io…volevo solo condividerlo”.

Dai baristi cinesi il gesto che unisce

È questo è solo una delle tante dimostrazioni di affetto della comunità cinese alla municipalità di confine, negli scorsi giorni infatti sono state recapitate un centinaio di mascherine anche in Comune, che sono state distribuite poi ai volontari che stanno prestando servizio sul territorio cittadino.

Gesti che fanno bene al cuore, in questi giorni emotivamente impegnativi per tutta una comunità. Che proprio nei momenti più bui sembra capace di tirare fuori i suoi lati migliori, quelli carichi di umanità noncurante di confini, passaporti e nazionalità.

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