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MILANO – Cosa fareste se il vostro barista domattina vi proponesse fieramente un espresso “0% Arabica”? Non per prendervi in giro o vendervi un caffè super economico, bensì per offrirvi un’esperienza di degustazione peculiare sul piano organolettico. 0% Arabica è il nome di una miscela di solo caffè robusta nel menu di una nota catena di caffetterie brasiliana, Santo Grão. In un’intervista a Reuters, il suo fondatore – il neozelandese Marco Kerkmeester, tra i pionieri del movimento specialty in Brasile – la descrive come un caffè con “una crema meravigliosa e ricco di note di cioccolato”.
Il robusta specialty non è un’idea nuova. Ma che a proporlo sia la caffetteria di un quartiere chic di San Paolo è già più sorprendente. O forse no.
Natalia Ramos Braga, una delle bariste del locale, spiega infatti, nello stesso articolo, come il mercato brasiliano sia estremamente dinamico e aperto alle novità.
Il consumatore medio ama un caffè molto corposo e con una punta di amaro: caratteristiche presenti in un buon robusta.
D’altronde, il Brasile produce sempre più Coffea canephora. Il raccolto 2025/26 è stato da record: 20,8 milioni di sacchi, secondo la più recente stima ufficiale di Conab. Ma altre fonti parlano di una produzione superiore ai 25 milioni di sacchi.
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