martedì 21 Ottobre 2025

A HostMilano il World Barista Championship: il più bravo del mondo è l’australiano Simpson “Mi sono preparato per 7 anni”

Il campione: “Mi sono preparato per questo momento da circa sette anni. Ma non riguarda solo la gara: è un percorso di crescita continua, insieme a tutto il mio team. Analizziamo insieme ogni singolo dettaglio: sono ore e ore di allenamento. È stato un lungo viaggio"

Da leggere

  • Brambati
  • TME Cialdy Evo

Condividi con noi le tue storie legate al caffè scrivendo a direzione@comunicaffe.it.

MILANO – HostMilano si è concluso con la premiazione dei sei finalisti World Barista Championship 2025. Ogni anno, oltre cinquanta campioni provenienti da tutto il mondo partecipano preparando, con estrema cura e attenzione, quattro espressi, quattro bevande a base di latte e quattro bevande signature uniche, il tutto in una performance cronometrata di quindici minuti.

Ad ogni edizione, il livello di preparazione degli aspiranti campioni cresce sempre di più. Nonostante il grande impegno, Antonio Ricci, il campione italiano 2025, non è riuscito a qualificarsi alle semifinali.

I sei finalisti saliti sul podio di quest’anno sono: Simon SuLei dalla Cina, Jason Loo per la Malesia, Hiroki Ito dal Giappone, Jack Simpson per l’Australia, Ben Put per il Canada e Cristopher Sahyoun Hoff dalla Danimarca.

I sei finalisti: Cristopher Sahyoun Hoff, Jason Loo, Simon Sulei, Jack Simpson, Ben Put e Hiroki Ito

Dopo un’attenta valutazione delle prestazioni, i giudici hanno stilato la classifica: medaglia d’oro per l’Australia a Jack Simpson, secondo posto a Simon Sulei dalla Cina e gradino inferiore per Ben Put dal Canada.

Seguono Jason Loo dalla Malesia, Hiroki Ito dal Giappone e Cristopher Sahyoun Hoff dalla Danimarca, rispettivamente al quarto, quinto e sesto posto.

In margine alla premiazione abbiamo parlato con il neo eletto miglior barista del mondo Jack Simpson che ha dichiarato:

“La mia passione per il caffè è iniziata a diciotto anni, quando cominciai a lavorare in un piccolo caffè. È nato tutto proprio da quell’esperienza”.

Simpson ha svelato inoltre alcuni dei retroscena della sua gara: “Mi sono preparato per questo momento da circa sette anni. Ma non riguarda soltanto la competizione: è un percorso di crescita continua, insieme a tutto il mio team. Abbiamo analizzato e analizziamo insieme ogni singolo dettaglio. E poi sono ore e ore di allenamento. È stato un lungo viaggio”.

Il caffè usato? “Per questa competizione ho utilizato principalmente il caffè l’Aether di Finca Deborah Jamison Savage”.

E i piani per il futuro? In proposito il campione ha le idee molto chiare e afferma: “Prima mi riposerò e poi vedremo cosa succederà. Vincere è stato bellissimo: è difficile descriverlo”.

Ultime Notizie

  • Water and more
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè