giovedì 11 Aprile 2024
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Volano gli acquisti di macchine domestiche in Canada, in Uk è boom per le caffetterie

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MILANO — Da un paio d’anni, i canadesi sono diventati un popolo di baristi in casa propria e non solo a causa della pandemia. Anche se lockdown e limitazioni hanno indubbiamente dato una mano. Secondo dati diffusi dall’analista di mercato Npd Group, da marzo 2020 sono stati venduti in Canada 6,7 milioni di macchine da caffè domestiche; 3,5 milioni negli ultimi 12 mesi.

“Visto l’amore dei canadesi per il caffè non deve sorprendere il fatto che la gente abbia investito tempo e denaro per ricreare l’esperienza del bar anche tra le mura domestiche” dichiara Pam Wood, analista a Npd Group, secondo la quale le abitudini di consumo contratte in Canada durante la pandemia verranno conservate anche quando si tornerà alla normalità.

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Di qui la sfida per l’industria di creare prodotti di qualità e personalizzabili, capaci di soddisfare i bisogni di un consumatore sempre più esigente e sofisticato.

Ma come vanno intanto le cose in Canada nel fuori casa?

Vince Sgabellone – sempre di Npd Group – traccia un quadro positivo a metà.

“Il settore del fuori casa ha perso circa 700 milioni di consumazioni durante i primi 12 mesi della pandemia. Circa un quarto è stato recuperato tra il secondo e il quarto trimestre del 2021, con la riapertura delle scuole e il ritorno al lavoro in presenza. Nei 12 mesi conclusi a novembre 2021, il numero delle consumazioni ha segnato una ripresa sull’anno precedente rimanendo però inferiore del 22% rispetto a novembre 2019.”

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