martedì 08 Ottobre 2024

Unilever cambia rotta per Grom: prevista la chiusura di altre 3 gelaterie entro il 2020

"Negli ultimi anni - spiega una nota del Gruppo Unilever - c'è stata un'evoluzione del modello di business e una visione proiettata sul medio e lungo periodo, che tiene conto di nuove opportunità, nuovi canali e nuovi modelli di acquisto e consumo: alle gelaterie Grom affianca il canale 'on the go' con smart format come chioschi o biciclette gelato, la Gdo, i bar e il canale 'direct to consumer'"

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MILANO – La multinazionale Unilever, dal 2015 ha acquisito la nota catena di gelato Grom dai suoi fondatori torinesi, Guido Martinetti e Federico Grom, dopo che il brand dallo stampo artigianale, ma che non poteva più definirsi tale dopo una polemica, aveva conquistato già tutto lo Stivale. Moltiplicando i punti vendita al di là del capoluogo piemontese attraverso più canali di diffusione, compresa la Grande distribuzione. Ora, la strategia cambia ancora una volta, sempre sulla linea adottata in precedenza che prevede nuove chiusure. Leggiamo l’articolo dal sito msn.com.

Unilever: per il 2020, altri 3 punti vendita Grom in meno

Un cambio visibile, a partire da Torino, dove fu aperta nel maggio 2003 la prima gelateria ‘come una volta’ e dove recentemente ha chiuso i battenti un punto vendita nella centrale via Cernaia, come del resto molti in altre città d’Italia. Nel 2019 sono state quattro le chiusure e altre tre sono previste nel primo trimestre di quest’anno. “Ai dipendenti assunti a tempo indeterminato – spiegano dalla società – diamo la possibilità di una ricollocazione in altre gelaterie”.

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A oggi in Italia Grom conta ancora 46 negozi, oltre a due chioschi all’interno dei Carrefour Gourmet di Roma e Milano

“Negli ultimi anni – spiega una nota del Gruppo Unilever – c’è stata un’evoluzione del modello di business e una visione proiettata sul medio e lungo periodo, che tiene conto di nuove opportunità, nuovi canali e nuovi modelli di acquisto e consumo: alle gelaterie Grom affianca il canale ‘on the go’ con smart format come chioschi o biciclette gelato, la Gdo, i bar e il canale ‘direct to consumer’. Definendo, quindi, una strategia multicanale a supporto del piano di crescita del brand”.

Una visione che “si traduce anche – prosegue la nota del Gruppo – in un’analisi della rete di vendita e nella scelta di chiudere alcuni negozi, mantenendo tuttavia il ruolo del retail come hub dell’esperienza e del dna di Grom. Per questo – si spiega ancora – abbiamo ristrutturato alcune gelaterie in Italia e stiamo valutando una nuova apertura sul territorio”.

Per il marchio Grom l’Italia è il primo mercato ” e continua a rimanere un Paese strategico”. In questo senso la nuova strategia ha l’obiettivo “di accelerare ulteriormente la crescita che, in ogni caso, – si fa osservare – ha raggiunto dal 2015 al 2019 un complessivo +46,7%. Un dato comprensivo di tutti i Paesi e tutti i canali”.

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