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Trendhunter: ecco i trend di marketing del 2018, dal caffè ai cibi salutisti

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MILANO – Le strade del marketing sono infinite. O quasi. Ecco le tendenze di Trendhunter.com per il 2018, tra curiosità, segnali deboli e arrivi in massa. Una checklist da non perdere.

Lanci in incognito

Il brand è tutto? Non proprio, per combattere la resistenza alle multinazionali, i big si nascondono dietro lanci “mascherati”. McDonald’s ha aperto The Salad Society per inseguire ideali salutistici poco riconducibili al marchio originale.

Triestespresso

Unilever lancia Evaus per la nuova linea di haircare professionale di Suave, sganciandosi così dall’immagine un po’ troppo basica del brand, senza però rinnegarlo del tutto (basta leggerlo al contrario)

Tutorial per neogenitori

I Millenials hanno iniziato a riprodursi e anche in questa delicata fase della vita abbisognano di un nuovo approccio di marketing. Ed ecco che i brand si inventano veri e propri serie a base di “how-to”. Il canale YouTube per neogenitori di Johnson’s Baby, la web serie di Lysol sui lavori di casa. E una più classica campagna pubblicitaria di Clinique dall’evocativo titolo “Sto invecchiando?” (Am I getting old) rivolta alle mamme.

Geo-targettizzazione

Pubblicità che cambia secondo la location: dagli adv sui truck che si adattano alla tratta percorsa, ai tweet live al cinema, fino alle locandine interattive dei film.

Approccio post-demografico. Individui e non più target a cominciare dalle identità di genere e così il giovane influencer James Charles diventa ambasciatore per il brand di makeup Covergirl e la modella 56enne Mercy Brewer è volto e corpo di Lonely Label, neozelandese marchio di lingerie “che celebra la forza e l’individualità delle donne”. Il tutto all’insegna de “Vive la différence”.

“Sempre tra i piedi”

Il marketing in cui (più o meno letteralmente) si inciampa camminando … così Foodora ha creato un concept di ristorante pop-up a Toronto, Montreal e Vancouver in cui regalava burger allo sciroppo d’acero per celebrare i 150 anni del Canada e Heinz ha messo le sue zuppe in latta in appositi contenitori “d’emergenza” lungo il Tamigi per aiutare i londinesi a difendersi dagli attacchi del freddo.

Istallazioni instagrammabili

Lo spazio urbano diventa opera d’arte che a sua volta echeggia grazie ad Instagram, allestimenti come quello fatto da Nike con Pigalle che, insieme, hanno creato un campo da pallacanestro cromaticamente perfetto, o le sculture di Lorenzo Quinn a Venezia che ricordano il risalire del mare.

Il giro del mondo in una tazza di caffè

Per noi italiani un classico, per il resto del mondo una scoperta … così Body Shop apre un pop up in cui le origini degli ingredienti sono narrati nelle teche che offrono il prodotto e Java Coffee offre un giro del mondo a base di caffè in tazza.

L’influencer in un kit

Le personalità dei social media non si limitano più al gadget ma dilagano gli abbonamenti ai kit che siano lunch box firmati da chef famosi da riceversi periodicamente a casa, al  kit disegnato dalla reginetta del pop, Demi Lovato, per Fabletics.

Cristina Lazzati*

*direttore Markup e Gdoweek

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