sabato 20 Aprile 2024
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The Blend Post, ecco il concept che porta avanti la filosofia degli specialty coffee in Italia

I fondatori: "Seppur il Bistro sia un canale importante per il progetto, vorremmo continuare sviluppando il sito tramite l’e-commerce e creare connessioni tra gli attori della filiera specialty (torrefattori e titolari di specialty coffee shop) attraverso eventi e servizi di comunicazione. Una vera agenzia di servizi per il mondo specialty."

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MILANO – The Blend Post è un’attività guidata da due giovani appassionati di caffè, che si sono uniti nonostante il periodo pandemico, per avviare un loro progetto che spinge sugli specialty. Una scelta piuttosto coraggiosa che non ci siamo lasciati sfuggire e che anzi vogliamo raccontare attraverso le parole degli stessi fondatori: Loris Buffon, di 29 anni e Michele Marmino, di 36. Il primo, laureato in ingegneria della sicurezza nell’industria di processo, ha lavorato in un settore lontano da quello del caffè, bevanda con la quale è scoppiato l’amore durante la sua esperienza di cameriere per pagarsi gli studi. Il secondo, professionista della comunicazione, ha gestito per 4 anni il ristorante enoteca di famiglia, locale storico di Luino, sul Lago Maggiore. Da questa esperienza, si è legato al mondo del caffè (spesso vicino a quello del vino). La missione di questi due ragazzi: comunicare e valorizzare la tazzina esattamente come un calice di Barolo. E il frutto di questa unione è un concept di somministrazione e vendita di sole referenze specialty, il primo sul lago maggiore.

The Blend Post: cosa vi avvicina al caffè?

Raccontano uniti: “Nell’avere lo stesso obiettivo abbiamo due approcci differenti, che insieme si completano.”

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E poi il primo a rispondere è Loris: “C’è qualcosa di particolare che da sempre mi attira al caffè e mi incuriosisce. È meraviglioso il fatto che il caffè possa risvegliare la mente e stimolare la creatività umana. Ogni varietà di pianta produce frutti particolari, peculiari del suo territorio e con sentori unici. Il profumo che sento preparando ogni caffè, risveglia in me la voglia di emozionarmi. Quello che adoro fare, è trasmettere questa energia positiva alle persone, usando il caffè come veicolo.”

Michele racconta: “Per me il caffè è un potente connettore sociale. Fin dall’epoca illuminista intorno ai caffè sono nati incontri e movimenti politici e culturali, e ancora ai giorni nostri le persone anche solo per un saluto si incontrano attraverso il rito del caffè, anche se è un espresso al banco. La pausa caffè tra colleghi spesso si trasforma in un vero momento di team building. Trovo interessante anche il differente modo di comunicarlo: ogni locale attraverso l’arredo, la scelta dei menù, trova un proprio modo di veicolare il caffè. ”

Ma che cos’è The Blend Post? Un posto fisico, uno virtuale, uno fisso a Luino o uno in movimento per tutta Italia?

“The Blend Post è un “coffee project”, nato dalla passione di Loris per il caffè, già espressa durante i corsi di studi liceali, portando alla maturità una tesina interdisciplinare dedicata a questo tema. Durante il primo lockdown ha approfondito il tema appassionandosi allo specialty coffee, ed è così che è nato il profilo instragram chiamato proprio ‘The Blend Post’. Quest’estate, durante un nostro viaggio abbiamo ragionato insieme sullo sviluppo concreto di una promozione del caffè sia dal punto di vista comunicativo che commerciale. Come iniziare? Conoscendo direttamente sul campo torrefazioni e coffee specialty shop.

Da agosto a novembre, insieme o separatamente, abbiamo viaggiato in diverse nazioni europee: Svizzera (Ginevra, Zurigo, Berna, Losanna, Lucerna), Francia (Parigi), Germania (Amburgo, Berlino, Stoccarda, Costanza), Estonia (Tallin), Lettonia (Riga), Finlandia (Tampere, Helsinki), Paesi Bassi (Amsterdam), Spagna (Palma de Maiorca) e in Italia (Milano, Barolo, Torino e Domodossola). In questi nostri primi viaggi abbiamo scoperto una vera community di persone che attraverso stili e modalità differenti hanno l’entusiasmo e la passione nel promuovere la cultura.

Una volta acquisite queste conoscenze e i contatti abbiamo pensato che oltre ad un’eventuale promozione digitale (blog e futuro e-commerce) sarebbe stato interessante promuovere in prima persona e verso clienti reali (soprattutto non consapevoli dell’esistenza di questa third wave del caffè) alcune referenze provate nei nostri tour.
Coincidenza il Cavallotti Bistro, ubicato nel centro storico di Luino, era libero fino a Pasqua così abbiamo deciso di partire da qui per concretizzare il nostro progetto, che prevede anche la realizzazione e compartecipazioni ad eventi non solo locali.”

Perché un temporary shop e non uno stabile?

“Avendo entrambi due lavori differenti abbiamo trovato nella formula del week end l’unica soluzione attualmente possibile e nel periodo natalizio quello più coinvolgente.”

Che caffè proponete nello shop di The Blend Post, a che prezzo, con quale metodo di estrazione e quali macchine usate?

“La selezione delle torrefazioni è avvenuta tramite un criterio: la conoscenza diretta dei torrefattori o dell’azienda. La qualità del prodotto è importante ma non solo. Uno dei criteri fondamentali è l’empatia trasmessa durante l’incontro e l’approccio al business.
Attualmente siamo partiti con circa una ventina di referenze di: “Rocket Bean” – una realtà dinamica, originale ed affascinante lettone; la toscana Ditta Artigianale e la zurighese Vertical, che ha abbinato il concetto caffè e sport, molto caro a Loris.

Dentro l’offerta di The Blend Post

Al “The Blend Post Bistro” proponiamo l’espresso e i metodi filtri Chemex e V60. Abbiamo anche l’Aeropress e la french press, che al momento non abbiamo ancora deciso di utilizzare. La Chemex è il metodo che più incuriosisce e affascina i clienti.

Il prezzo di vendita è proporzionato a quello d’acquisto. Rispetto a una confezione di 250 grammi delle principali aziende presenti nella gdo è sicuramente differente agli occhi del consumatore tradizionale. Ma una volta vissuta l’esperienza del primo specialty espresso o brew, già qualche nostro cliente è entusiasta nel portarsi a casa un caffè di qualità.”

Quali sono i servizi che offrite alla community?

“Basandoci sulla filosofia dello specialty abbiamo pensato di aggiungere altri prodotti e proposte food legate al concetto di territorio ed eccellenza. Una selezione di prodotti volta a connettere il cliente con le aziende che in modo artigianale realizzano specialità espressione del nostro territorio e di altre zone d’Italia. Prodotti che insieme al caffè possono anche diventare un’idea di Natale di qualità.”

Qual è lo scopo di The Blend Post?

“Lo scopo principale di The Blend Post è quello di promuovere la cultura dello specialty coffee, soprattutto in Italia. Nazione riconosciuta a livello mondiale come “il Paese del consumo di caffè” ma in cui nella realtà c’è una cultura e valorizzazione del caffè molto bassa.

Basti pensare alla classica situazione al ristorante dove esistono diverse carte – da quella del vino fino a quella dell’acqua – ma non quella del caffè e nel momento dell’ordinazione ci si accontenta del solo caffè prescelto dal gestore. Per il consumo mondiale e per il ruolo che ha nella nostra quotidianità il caffè ha bisogno di acquisire una maggiore dignità, non è un solo un prodotto commodity ma uno specialty. Siamo partiti dal nostro territorio, da Luino, dove Michele è cresciuto e dove è nato e cresciuto il papà di Loris.”

Come mai il vostro sito è completamente in inglese? A chi vi state rivolgendo?

“Il sito, che dobbiamo implementare, è stato la nostra prima “pietra” ed inizialmente avevamo l’interesse nel dialogare e connetterci con la community internazionale. Con l’evoluzione del Bistro sul Lago Maggiore stiamo valutando di comunicare il mondo dello specialty anche in italiano (soprattutto sui social). Il target di riferimento è un po’ cambiato: non più solo gli #specialtylovers ma coloro che non conoscono questa dimensione del caffè. Vogliamo comunicare che dietro ad una tazzina di caffè c’è un mondo tutto da scoprire e conoscere come i differenti sentori che ci sono nelle referenze che proponiamo.”

Come vorrete far evolvere il progetto?

“Seppur il Bistro sia un canale importante per il progetto, vorremmo continuare sviluppando il sito tramite l’e-commerce e creare connessioni tra gli attori della filiera specialty (torrefattori e titolari di specialty coffee shop) attraverso eventi e servizi di comunicazione. Una vera agenzia di servizi per il mondo specialty.”

Li potete leggere qui, nel loro nuovo sito.

 

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