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DeA Capital con il fondo Taste of Italy 2 ha comprato la Ekaf, sin qui proprietaria del Caffè Cellini

Ekaf che ha sede a Genova Bolzaneto dove c'è anche lo stabilimento ha registrato un fatturato 2019 di 40,5 milioni di euro realizzato in Italia e all'estero, +7% rispetto ai 38 milioni del 2018. In particolare, rispetto al 2018, è stata sviluppata una crescita a volumi nel settore del mono porzionato (comprendente cialde, capsule compatibili nei diversi sistemi) di oltre il 22% ed una crescita nelle referenze in grani di oltre il 13%.

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MILANO – Acquisizione importante all’interno del settore, che ha visto Ekaf, proprietaria di Caffè Cellini, sede a Genova e fatturato di 40,5 milioni di euro nel 2019, coinvolta nell’acquisizione di una partecipazione di maggioranza, portata a buon fine dal fondo di private equity Taste of Italy 2, specializzato nel settore agroalimentare e in mano a DeA Capital Alternative Funds SGR che ha la sede a Milano in Via Brera 21 a Milano.

Da mesi circolavano delle indiscrezioni e voci incontrollate riguardo a questa operazione. Definitivamente confermate con l’annuncio di lunedì 8 febbraio di cui illustriamo sotto i dettagli.

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Con focus approfonditi su Ekaf Caffè Cellini e il fondo di private equity Taste of Italy 2.

Taste of Italy 2 entra nel mondo Ekaf

Ekaf che ha sede a Genova ha un fatturato di 40,5 milioni di euro realizzato in Italia e all’estero, +7% rispetto ai 38 milioni del 2018. In particolare, rispetto al 2018, è stata sviluppata una crescita a volumi nel settore del mono porzionato (comprendente cialde, capsule compatibili nei diversi sistemi) di oltre il 22% ed una crescita nelle referenze in grani di oltre il 13%.

Nel 2019 i mercati esteri hanno assorbito circa il 60% dei volumi totali. Negli ultimi cinque anni il gruppo è cresciuto di circa il 40% passando dai 29,3 milioni del 2015 ai 40,5 milioni del 2019.

Questo di Ekaf-Caffè Cellini è il terzo investimento per il fondo private equity che ha recentemente chiuso la propria raccolta a 330 milioni di euro – diventando così il principale fondo europeo specializzato nel settore agroalimentare – e che ha ampliato il proprio ambito geografico alla Penisola Iberica.

Il fondo, facendo leva sulle affermate capacità industriali e commerciali di Ekaf, intende sostenere lo sviluppo della società nel mercato domestico ed internazionale, rafforzando i canali distributivi e i mercati serviti, anche valutando opportunità di crescita per linee esterne.

La famiglia Pieri, proprietaria di Caffè Cellini, manterrà una partecipazione significativa

Sempre a fianco di Taste of Italy 2, con l’obiettivo di favorire il passaggio generazionale e di condividere e supportare le scelte strategiche dell’azienda nel solco del processo di innovazione e sviluppo già intrapreso negli ultimi anni.

Giovanni Pieri: “L’azienda Ekaf proseguirà con i suoi nuovi progetti di sviluppo”

Giovanni Pieri, che manterrà la carica di presidente della società, ha commentato: “Grazie al sostegno di Taste of Italy contiamo di dare impulso a nuovi progetti per la crescita di Ekaf, tanto sul mercato nazionale quanto su quelli esteri. Siamo certi che insieme riusciremo a far evolvere l’azienda, preservando e valorizzandone gli elementi distintivi e caratteristici, come la qualità del caffè e delle persone che ci lavorano”.

Pierluca Antolini: “Ci aspetta una fase di ulteriore sviluppo e innovazione della Ekaf”

Pierluca Antolini, managing director di Taste of Italy, ha commentato: “Ekaf è una torrefazione storica, che si è sempre contraddistinta per la centralità del prodotto, il caffè, e della sua qualità, a cui non ha mai derogato nei progetti intrapresi negli anni, tra cui lo sviluppo di grande successo delle capsule in plastica e alluminio. Siamo orgogliosi di entrare a farne parte e metteremo al servizio dell’azienda tutto il nostro impegno per contribuire ad un’ulteriore fase di sviluppo e di innovazione”.

 

Caffè Ekaf

Ricordiamo che, lo scorso anno proprio di questi tempi, Ekaf Cellini investi 4 milioni di euro per il biennio 2020-2021 per la realizzazione di due nuove linee di confezionamento del caffè. Una linea (investimento 2 milioni) era dedicata alle capsule compostabili (smaltibili nell’organico).

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