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Stevia possibile cura contro la malattia di Lyme, secondo studio USA

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MILANO – La stevia potrebbe essere una cura contro la malattia di Lyme. A sostenerlo uno studio che è stato portato avanti negli Stati Uniti, nel quale si ricorda inoltre che in base agli ultimi dati disponibili questa patologia è considerata in crescita nel mondo occidentale.

Se non trattata subito la malattia di Lyme può diventare grave, con la manifestazione di diversi sintomi tra i quali stanchezza, mal di testa e un’elevata temperatura corporea.

La dottoressa Eva Sapi, ricercatrice presso l’Università di New Haven, si occupa da 15 anni di sperimentazioni e studi clinici proprio sulla malattia di Lyme. Ha scoperto che il dolcificante sarebbe in grado di combattere i batteri che causano la patologia.

Il medico ne è estremamente convinto, arrivando a sostenere che la sostanza zuccherata utilizzata come dolcificante potrebbe rivelarsi molto più efficace nell’uccisione dei batteri rispetto agli antibiotici.

Ci sono ancora delle sperimentazioni in corso. Ma i risultati delle sue prime ricerche sono stati pubblicati sul Journal of Microbiology and Immunology già nel 2015.

La dottoressa Sapi ha dichiarato che il suo interesse nei confronti della malattia di Lyme è arrivato quando la patologia è stata diagnostica proprio a lei.

Adesso, dopo differenti terapie, la malattia della dottoressa sembra essere sotto controllo. E lei è sempre alla ricerca di una cura.

L’interesse per la stevia si è manifestato dopo che è un altro ricercatore ha scoperto che il dolcificante era in grado di lavorare per “svegliare” i batteri dormienti. Che sono ritenuti persistenti.

I batteri sarebbero protetti da una sorta di rivestimento. Che impedisce agli antibiotici di ucciderli.

In Giappone usato da secoli come antibiotico

Nella sua ricerca la dottoressa ha scoperto che proprio un estratto di stevia è efficace nell’eliminare i batteri. Prevenendo la formazione del rivestimento che li rende persistenti. Secondo lo studio già da secoli l’estratto di stevia è stato utilizzato in Giappone come agente microbiotico.

Gianluca Rini

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