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Starbucks resta sponsor: palme e banani ancora in Piazza Duomo a Milano

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MILANO – Starbucks raddoppia: la catena americana si aggiudica per altri tre anni la sponsorizzazione della maxi aiuola di piazza Duomo a Milano. Il nuovo allestimento riprenderà le linee del contestato progetto del 2017, con alcune varianti volte ad armonizzarlo meglio nel contesto urbano. Ecco quanto scrive in merito Repubblica.

Palme e banani? Resteranno al loro posto almeno per i prossimi tre anni. Si è chiuso il bando del Comune per la nuova sponsorizzazione della maxi aiuola di piazza Duomo a Milano, quella allestita nel 2017 da Starbucks che, all’inizio, aveva portato tante polemiche per la scelta delle piante nella piazza più centrale di Milano.

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Ed è di nuovo il colosso americano del caffè ad aggiudicarsi a partire da gennaio 2020 lo spazio. La proposta revede il sostanziale mantenimento delle piante e delle essenze presenti, che si sono adattate al clima e all’estetica del luogo. Il progetto ha ricevuto il benestare della Soprintendenza.

“Dopo tre anni possiamo vedere come le piante siano cresciute e in buona salute – spiega l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran -. Ringraziamo lo sponsor che ne ha garantito la cura fino ad oggi. E continuerà a farlo, dando continuità a un intervento di qualità”.

Le modifiche al progetto originario di Starbucks

Il progetto, come nel 2017 a firma dell’architetto milanese Marco Bay, porterà un lieve aggiornamento delle aiuole, necessario a ristabilire una certa permeabilità visiva degli spazi.

In particolare, verranno diradate le piantumazioni di banani che, godendo di ottima salute, negli anni si sono moltiplicati prendendo molto spazio all’interno delle aiuole, e uno sfoltimento delle specie Miscanthus sinesis, anch’essa divenuta molto rigogliosa.

Restano protagoniste le altre specie vegetali presenti che garantiscono fioriture colorate – trachycarpus fortunei (palme), musa ensete, malvoni, hibiscus, ortensie paniculate, spighe del miscanthus – con l’eccezione della Bergenia ibryda Bach, sostituita nel progetto con la Felce Dryopteris erythrosora, che offrirà un maggior risultato estetico e compositivo nella bordura delle strisce verdi a confine con la parte grigia della ghiaia nero ebano.

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