giovedì 02 Maggio 2024
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Lo chef Simone Rugiati denuncia sui social la mancanza di norme igieniche al bar dell’aeroporto di Linate

Lo chef: "Mentre aspetto che prendano la mia ordinazione, vedo una delle signore che si stuzzica naso, orecchie e bocca, poi passa la mano nuda sulla vetrina delle brioche e raccoglie le briciole che, immancabilmente, cadono sulle brioche. Vedendo la scena, chiedo all’uomo se può farmi lui il caffè e spiego alla signora che, avendo toccato qualunque cosa senza guanti, non mi sembra il caso che me lo faccia lei. Scocciatissima, la signora mi guarda e dice: 'io non ho parole'. La mia replica: 'No guardi, sono io che non ho parole'"

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Prendendo spunto da uno spiacevole episodio avvenuto qualche giorno fa in un locale pubblico dell’aeroporto di Linate e raccontato in una Instagram Story, lo chef Simone Rugiati ha voluto ribadire come spesso ci si dimentichi delle norme basilari di pulizia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Simona Marchetti pubblicato sul quotidiano Il Corriere della Sera.

La denuncia ci Simone Rugiati al bar dell’aeroporto di Linate

MILANO – Maleducazione e batteri, gente che si tocca naso, bocca e capelli e poi serve al banco, fra briciole e sporcizia. Questo “lo schifo” (parole sue) a cui ha assistito lo chef Simone Rugiati in un bar di Linate, tanto da decidere di farci una Instagram Story per denunciare il tutto.

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“Ho deciso di fare la storia a Linate non perché ce l’abbia con Linate, scalo strategico e operativo, ma perché quello a cui ho assistito è successo tante volte in tanti posti — spiega il cuoco — . Non voglio rompere le scatole a chi lavora, ma dopo due anni in cui abbiamo vissuto un incubo, non è che adesso dobbiamo dimenticarci dell’igiene o pensare che una mascherina, magari appoggiata sotto il mento e che non cambiamo da una settimana, possa risolvere tutto. Posti come gli aeroporti sono quelli che meritano maggiore attenzione: visti i flussi di persone, simili mancanze non ci devono essere. Da consumatore dico che dovremmo essere tutti più esigenti, pretendere il rispetto delle regole basilari di igiene e denunciare quando vediamo qualcosa che non va”.

Come in effetti ha fatto Rugiati nel filmato che tanto scalpore ha scatenato sui social. “Sono arrivato in questo bar con il mio collaboratore, volevo prendere una bottiglietta d’acqua e un caffè — ci racconta lo chef — . Il bancone era vuoto e pure lurido e dietro a servire c’erano tre persone, due donne e un uomo, tutti senza guanti né mascherina”.

Lo chef continua: “Mentre aspetto che prendano la mia ordinazione, vedo una delle signore che si stuzzica naso, orecchie e bocca, poi passa la mano nuda sulla vetrina delle brioche e raccoglie le briciole che, immancabilmente, cadono sulle brioche. Vedendo la scena, chiedo all’uomo se può farmi lui il caffè e spiego alla signora che, avendo toccato qualunque cosa senza guanti, non mi sembra il caso che me lo faccia lei. Scocciatissima, la signora mi guarda e dice: ‘io non ho parole’. La mia replica: ‘No guardi, sono io che non ho parole'”.

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