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Tutti posson esser produttori di caffè: ecco come coltivare una pianta a casa propria

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Dalla Corte
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MILANO – Dopo gli angoli ideali per gustare l’espresso nelle proprie cucine, arriva la svolta per molti coffeelover. Almeno quelli con il pollice verde. Infatti, per coloro che hanno dentro di sè un piccolo coltivatore inespresso, ecco il modo di farlo uscire alla scoperta: dal sito piantinedaorto.it, condividiamo alcuni consigli per avere in casa una piantina di caffè. 

Ci vogliono buona volontà, dedizione e, soprattutto passione. Ma questa non manca mai quando si parla della bevanda così amata nel mondo.

Piantina di caffè fai date: ecco come fare

Questa piantina, essendo di origine tropicale, ama particolarmente le temperature alte. Nonché la luce e una buona umidità. Non sarà difficile coltivarla anche in casa, persino in vaso come pianta da appartamento, se seguite alcuni accorgimenti che tengono conto delle necessità della pianta del caffè.

Procuratevi un buon terriccio con ph acido o subacido

Profondo, fertile, ricco di sostanze nutritive, e ben drenato, e un vaso abbastanza grande (almeno 45-50 centimetri di diametro e altrettanti di profondità). Per ospitare l’apparato radicale che necessita di spazio vitale.

Sistemate quindi sul fondo dell’argilla espansa, che aiuterà il drenaggio. Scegliete una posizione luminosa, evitando però i raggi del sole diretti. (durante l’estate potrete pensare di schermare le finestre più vicine con delle tende bianche e leggere). Dev’essere uno spazio anche arieggiato. Dove la pianta possa godere di un tepore senza sbalzi di temperatura. Ricordate di rinvasare almeno ogni due anni le piantine.

Se invece la coltivate fuori, tenete conto che la pianta del caffè sopporta una temperatura minima di 14°C

E delle posizioni riparate e non troppo soleggiate. Considerate anche l’opzione di una serra o una veranda riscaldata, Così che le condizioni di luce, temperatura e umidità saranno ottimali e i risultati saranno l’ideale per questa varietà.

Cure colturali

La sua necessità idrica è media: durante l’estate vi consigliamo di irrigare con una certa frequenza, mentre d’inverno potrete farlo semplicemente al bisogno. Il caffè ha poi bisogno di frequenti concimazioni.

Infatti, a seconda della sua età e della coltivazione all’esterno o dentro casa, avrà bisogno di essere concimata anche una volta ogni due settimane (in fase adulta). Con del concime liquido ad alto tenore di potassio. All’inizio della stagione invernale, invece, spargete sulla superficie dello stallatico ben stagionato, che incorporerete al terriccio con delicatezza.

Anche la potatura è un’attenzione particolare che vi consigliamo di riservare a questa pianta

Specie tra maggio e giugno: farlo in modo corretto vi aiuterà a tenerla in modo ordinato e farà sì che continui a fiorire e crescere negli anni. Alla fine della primavera potate appena sopra la terza o quarta gemma. C: cresceranno poi dei rami secondari che andranno nuovamente tagliati. Ma attenzione: non potate le piante che non sono in buona salute, potrebbero risentirne.

Mantenete sempre il substrato della pianta di caffè fresco e un’alta umidità

Specialmente in estate e durante i periodi più caldi. Evitate però con cura i ristagni idrici: sono sempre molto dannosi. Ma per questa pianta lo sono particolarmente. Se la coltivate in interno, possono esservi utili degli umidificatori o delle vaporizzazioni fogliari da eseguire a mano. Non lasciate seccare gli apici fogliari per mancanza di acqua: se li notate, correte ai ripari.

In ogni caso, sempre meglio utilizzare l’acqua demineralizzata o piovana.

Da giugno a ottobre, la pianta del caffè fiorirà

Rivelando i suoi bei fiorellini bianchi direttamente su rami e fusto. Da ottobre a marzo andrà in riposo vegetativo.  Riservate, inoltre, un’attenzione particolare a parassiti e malattie della pianta di caffè. La clorosi, una malattia causata da carenza di microelementi, è frequente.

Potete però evitarla con concimazioni regolari a base di prodotti completi, con un buon equilibrio di azoto, fosforo e potassio ma anche di microelementi come ferro, magnesio, zinco, manganese. Vi sconsigliamo anche l’uso di acqua calcarea per le annaffiature; poiché potrebbe compromettere la salute della pianta in questo senso.

Fate caso poi anche alla ruggine e all’antracnosi

Rimuovete le foglie che ne risultano colpite, perché non danneggino l’intero vegetale. Per quanto riguarda i parassiti. I più comuni sono gli afidi, il ragnetto rosso, la cocciniglia.

Raccolta del caffè

I preziosi frutti della pianta del caffè maturano con agio nell’età adulta: a seconda del clima, solitamente, tra i sei e i dodici mesi dopo la fioritura. Con un clima ideale, però, sia la fioritura che la fruttificazione possono verificarsi in qualunque momento dell’anno, anche contemporaneamente.

Raccoglieteli quando i frutti da verdi vireranno su un bel rosso scuro. Quindi apriteli ed estraete da ognuno uno o due chicchi. Tostateli poi nel microonde, in forno oppure in padella. Infine conservateli in barattoli con chiusura ermetica in un luogo fresco e asciutto.

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