KitKat come break ufficiale in Formula 1 (foto concessa)
VEVEY (Svizzera) – Nestlé e la Formula 1 sono entusiasti di annunciare una partnership storica, che rende KitKat il break ufficiale della competizione di motori più famosa al mondo per tutti i Gran Premi in programma. Questa collaborazione pluriennale rappresenta la più grande partnership globale sia per Nestlé sia per KitKat, uno dei brand di snack al cioccolato più amati dai consumatori.
KitKat, il break nello sport più veloce al mondo
KitKat porta il suo celebre slogan “Have a Break, Have a KitKat” nel mondo ad alta velocità della Formula 1, promuovendo l’importanza di concedersi un momento di pausa.
La collaborazione prenderà il via ufficialmente durante la stagione 2025, in occasione del 90° anniversario di KitKat e del 75° della Formula 1. Si estenderà poi a livello globale per tutto il 2026.
Gli appassionati della F1 potranno partecipare attivazioni esclusive, vincere premi promozionali e vivere fan zone immersive, con attività on-track ed esperienze interattive in occasione di alcuni Gran Premi, arricchiti da iniziative di branding a bordo pista e contenuti vivaci e divertenti.
Due icone globali insieme per un’esperienza condivisa
Questa partnership unisce due ampie community globali in modo innovativo, combinando l’adrenalina del motorsport con l’inconfondibile senso dell’umorismo di KitKat e la tradizione di condividere una pausa.
“La Formula 1 è un fenomeno globale con una fanbase in rapida crescita e sempre più diversificata, soprattutto tra i più giovani – dichiara Bernard Meunier, Head of StrategicBusiness Units and Marketing and Sales di Nestlé. – Grazie alla sua presenza globale e ad un calendario fitto di eventi, la F1 offre a KitKat l’opportunità ideale per ricordare a tutti l’importanza di concedersi una pausa. Siamo entusiasti di portare il nostro inconfondibile spirito di leggerezza in questo sport avvincente e di creare esperienze memorabili per i fan di tutto il mondo”.
Emily Prazer, Chief Commercial Officer di Formula 1, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di avere al nostro fianco come partner un brand così universalmente riconosciuto e divertente come KitKat. È un marchio amato da tutti e non vediamo l’ora di scoprire le esperienze straordinarie che offrirà ai nostri fan in pista e al nuovo pubblico che avvicinerà al nostro sport.”
Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.
Presente da più di 110 anni in Italia, rinnova ogni giorno il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.
L’azienda opera in Italia in 9 categorie merceologiche con un portafoglio di oltre 90 marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, Solgar, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.
I canali: nestle.it | @nestleit | fb.com/NestleIT | Nestlé Italia
#goodfoodgoodlife #goodbrands
MILANO – Francesco Sanapo si conferma un gestore capace, competente, da premiare: sì, il coffee hunter, barista, campione italiano di diverse gare SCA, è stato riconosciuto come “Imprenditore dell’anno 2024” secondo il Festival Il Magnifico, rassegna culturale multidisciplinare giunta alla sua terza edizione conclusa il 10 novembre 2024 con il patrocinio di Comune di Firenze, Regione Toscana e Confcommercio fiorentina, oltre alla collaborazione di Casa Sanremo e di altri sostenitori e partner.
Francesco Sanapo ha ritirato il suo premio durante la cerimonia nella Sala del Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione Toscana.
Così come compare nell’account Instagram del Festival: “Premiare Francesco Sanapo significa premiare un’idea, un credo che trasforma un sogno in realtà. Questo è anche il mondo dell’imprenditoria e sono felice di consegnare questo quinto premio insieme alla Confcommercio Firenze” – il commento del Direttore Artistico Leonardo Margarito.
E così ha commentato sul suo profilo Instagram questa conquista
Che funziona, che premia – letteralmente -, perché essere imprenditore significa occuparsi del personale, in uno scambio reciproco di professionalità, aggiornamento, formazione. Tra i tanti giovani che si sono disputati questo riconoscimento, la macchina di Ditta Artigianale – con una prossima apertura milanese fuori dai confini fiorentini, in Corso Magenta – c’è, e porta in alto la filosofia dell’espresso italiano di qualità.
Il bar Francesconi di Firenze è stato vittima di tre furti in meno di un anno. Il titolare Antonio Francesconi ha affermato: “Mai come adesso ci sentiamo impotenti e indifesi, servono leggi più severe”. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Rossella Conte per il quotidiano La Nazione.
L’incubo dei furti al bar a Firenze
FIRENZE – E’ la terza volta in meno di un anno che il bar Francesconi, in piazza Pier Vettori dal 1966, viene visitato dai ladri. L’episodio è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. Due uomini, come mostrano le immagini delle telecamere del sistema di video sorveglianza, poco dopo le tre con un tombino hanno infranto la porta a vetri per poi intrufolarsi all’interno e scappare via con il fondocassa e circa cento pacchetti di sigarette. Questo, nonostante le telecamere e il sistema di allarme.
I due, con il capo appena coperto da un cappuccio e con estrema disinvoltura, hanno arraffato quello che hanno trovato sotto mano per poi abbandonare nel giro di pochi minuti il bar.
Non ne possono più Antonio Francesconi che gestisce il bar con i due figli Andrea e Marco: “Abbiamo aperto nel 1966 e mai come in questi ultimi anni ci sentiamo così impotenti e indifesi non tanto da parte delle forze dell’ordine ma dalla mancanza di leggi o meglio di giustizia”, dice Andrea, la seconda generazione. “Servono leggi più severe, un tempo Firenze non era così” apre le spalle.
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Blitz del Codacons contro i dehors che si sono moltiplicati durante la pandemia. Sono state controllate alcune vie del quartiere Prati di Roma per le dimensioni dello spazio occupato da bar e ristoranti attraverso i dehors. Nella Città Eterna in media il 20% dei dehors installati da bar e ristoranti sono irregolari. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Elena G. per Radio Roma.
Il blitz del Codacons
ROMA – Il Codacons con il presidente Carlo Rienzi, metro alla mano, ha misurato in diverse vie del quartiere Prati lo spazio pubblico occupato da bar e ristoranti attraverso strutture esterne e il numero di tavoli, sedie, pedane, ombrelloni installati sui marciapiedi.
“A Roma in media il 20% dei dehors installati da bar e ristoranti sono irregolari, occupano abusivamente il suolo pubblico e limitano la libertà di movimento dei cittadini” ha denunciato il Codacons commentando i dati emersi dalle sanzioni elevate dalla Polizia Locale di Roma Capitale nell’ultimo periodo.
“Su 10mila controlli effettuati negli ultimi nove mesi, ben 2mila dehors, 1 su 5, è risultato irregolare – spiega il Codacons – Numeri che, purtroppo, confermano il nostro allarme su una situazione di illegalità diffusa che caratterizza soprattutto il centro storico della capitale, dove si concentra quasi la metà di tutte le violazioni registrate sul territorio comunale”.
L’esposto in Procura
E’ così scattato l’esposto in Procura presentato nei giorni scorsi dal Codacond che “chiede alla magistratura di acquisire tutti i verbali dei vigili urbani e aprire una inchiesta nei confronti dei responsabili degli illeciti per i possibili reati di associazione a delinquere, blocco stradale, deturpamento e uso illecito di beni culturali e paesaggistici“.
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I vincitori Nadia Giacomelli, 1° posto, Andrea
Ducoli, 2° posto, Chiara Riviera, 3° posto (immagine concessa)
BERGAMO – Al suo debutto in Fiera Bergamo con la Campionaria, la Trismoka Challenge – giunta alla diciottesima edizione – ha confermato la bontà del progetto, che mira a promuovere una nuova cultura legate al caffè e a sostenere sia i professionisti che le nuove leve di baristi.
Dopo aver superato nei mesi scorsi le fasi preliminari, nella splendida area allestita in Campionaria dalla torrefazione con sede a Paratico (Bs), sette studenti di altrettanti istituti alberghieri e cinque baristi professionisti si sono sfidati venerdì e sabato per accedere alla finalissima di domenica 3 novembre.
Nadia Giacomelli trionfa alla Trismoka Challenge
Nel pomeriggio conclusivo, al termine di un acceso quanto professionale ed emozionante confronto generazionale, la giuria di esperti ha decretato la vittoria di Nadia Giacomelli, cinquantaseienne di Palazzolo sull’Oglio (Bs), alla macchina da caffè da ben 40 anni. Secondo posto ad Andrea Ducoli, diciottenne di Pianico (Bg), studente dell’Istituto Olivelli Putelli di Darfo Boario Terme (Bs). Terzo gradino del podio a Chiara Riviera, ventiquattrenne di Bagnolo Mella (Bs), barista da sei anni presso Pasticceria Maresi (Brescia).
Il giovane Andrea Ducoli si è aggiudicato anche i due premi tecnici: miglior Giovane (Premio Gino Uberti, intitolato alla memoria del primo patron di Trismoka) e miglior Cappuccio (Premio ReCappuccio).
Citazione più che meritata anche i restanti finalisti, tutti di alto livello: Linda Pennati, quindicenne di Brescia, studentessa all’Istituto Andrea Mantegna (BS); Tania Maifredi, trentenne di Palosco, dieci anni di esperienza, lavora presso il Trex Risto forno Caffè di Bergamo; Edoardo Faletti, studente diciottenne di Capriolo (Bs). La giuria della finalissima era composta da: Federico Pinna, campione italiano Baristi 2024, e da giornalisti esperti del settore: Giorgio Lazzari, Eco di Bergamo; Monica Pagani, BergamoNews; Paola Gregorio, Giornale di Brescia; Nadia Rossi, Bargiornale.
“Il debutto della Trismoka Challenge in Campionaria è stato straordinario – commenta Paolo Uberti, patron e presidente di Trismoka -. È stato davvero bello festeggiare qui la 18esima edizione del nostro evento. Il livello della competizione è stato molto elevato, così come è stato gratificante vedere un pubblico così numeroso e interessato. Con il debutto in Fiera Bergamo Trismoka vuole portare anche a Bergamo i temi che ci stanno più a cuore: cultura, formazione e giovani”.
Il conduttore Fabio Fazio (immagine: Wikimedia Commons)
Il conduttore, autore e produttore televisivo Fabio Fazio ha rilevato la fabbrica di cioccolato Lavoratti situata a Varazze, in provincia di Savona, salvando così un simbolo della sua infanzia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Alba Romano per il portale d’informazione Open.
Fazio rivela la fabbrica di cioccolato Lavoratti
VARAZZE (Savona) – Fabio Fazio ha rilevato una fabbrica di cioccolato, la Lavoratti: “Varazze è a sei chilometri da Savona, è il paese dove è nato mio padre, il paese dei miei nonni. Ci passavo le vacanze, ho immagini e memorie bellissime legate a quel posto e a quegli anni. L’uovo di Pasqua arrivava esclusivamente dalla Lavoratti, un cognome toscano di giostrai che da Pistoia si trasferirono in Liguria e nel 1938 aprirono questa fabbrica di cioccolato, una realtà molto locale”, dice in un’intervista a La Stampa.
“Il mio amico Davide Petrini mi ha detto: lo sai che chiude? Nooo, avevo un ricordo così bello, quel profumo di cioccolato, ricordo di aver pensato. E istintivamente gli ho detto: perché non la prendiamo?”.
Nel colloquio con Caterina Soffici il racconto prosegue: “Alla fine l’abbiamo comprata, senza sapere niente di cioccolato. Da tre anni, piano piano, la stiamo rimettendo in piedi. Faticoso, ma il cioccolato è buonissimo”.
Invece la passione per i libri “è quella che ci ha dato l’idea di definirci editori del cioccolato. I prodotti li chiamiamo libri, alcuni li inseriamo in scatole a forma di cofanetti. Rispecchiano la mia ossessione per l’estetica del libro: la forma rispetta la sezione aurea, i colori della carta sono quelli di Adelphi, le cornicette sulla copertina sono quelle di Gallimard. Altri prodotti si chiamano Matite, quest’anno presenteremo i Fogli, tre millimetri di cioccolato ripieni di frutta. Il foglio di albicocca, di fragola e altri sapori. Essendoci autodefiniti editori del cioccolato ci è poi venuta la voglia di editare anche qualcosa di carta”.
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È stato presentato a Torino, nel prestigioso Circolo unificato, il Caffè Esercito 1659, frutto della collaborazione tra l’azienda torinese DL Caffè e l’Esercito italiano. Durante l’evento, il ceo di DL Caffè, Valter Schiavone, accompagnato dalla moglie Enrica Morsone, ha espresso gratitudine per chi ha contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Andrea Monticone per il portale Torino Cronaca.
Il Caffè Esercito a Torino
TORINO – Un nuovo protagonista va all’assalto – è proprio il caso di dirlo – del mondo del caffè italiano, combinando tradizione e innovazione con l’intento di soddisfare i palati più esigenti. È stato presentato a Torino, nel prestigioso Circolo Unificato, il Caffè Esercito 1659, frutto della collaborazione tra l’azienda torinese DL Caffè e l’Esercito Italiano.
“Questo progetto si distingue non solo per l’elevata qualità del prodotto, ma per una visione di marketing innovativa che punta a creare un brand di valore e prestigio”. spiegano da DL, un brand storico a Torino, fondato nel 1961.
Durante l’evento, il ceo di DL Caffè, Valter Schiavone, accompagnato dalla moglie Enrica Morsone, ha espresso gratitudine per chi ha contribuito alla realizzazione di questa importante iniziativa. “Ringrazio lo Stato Maggiore dell’Esercito per aver scelto il nostro brand – ha dichiarato Schiavone come riportato da Torino Cronaca – e Ivan Tanzariello, il vero protagonista di questo progetto. DL Caffè, che da oltre 60 anni opera nel cuore del Piemonte, è un marchio che mette al primo posto la qualità e la cura nella produzione, con chicchi provenienti da tutto il mondo, selezionati e tostati con precisione artigianale.”
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Da semplici punti di ristoro, alcune strutture Autogrill sono diventate vere e proprie icone architettoniche e culinarie. Questo è il caso del Cantagallo, inaugurato nel 1961, noto per la sua forma a ponte sospeso sull’autostrada A1 tra Bologna e Firenze. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Simone Tortoriello per il portale Derapate alla Guida.
I migliori Autogrill in Italia
MILANO – Negli anni ’60, durante il boom economico, gli Autogrill hanno iniziato a popolare le autostrade italiane, offrendo ai viaggiatori non solo carburante, ma anche cibo e servizi. Da semplici punti di ristoro, alcune strutture sono diventate vere e proprie icone architettoniche e culinarie.
Ad esempio, l’Autogrill Cantagallo, inaugurato nel 1961, è noto per la sua forma a ponte sospeso sull’autostrada A1 tra Bologna e Firenze. Oltre alla sua architettura distintiva, offre una varietà di piatti che spaziano dagli antipasti ai dolci, rendendolo una tappa obbligata per molti viaggiatori.
Negli ultimi anni, alcune aree di servizio hanno stretto collaborazioni con marchi di eccellenza gastronomica. Un esempio è l’Autogrill Secchia Ovest sull’autostrada A1, frutto della partnership tra Autogrill ed Eataly.
Qui, i viaggiatori possono gustare piatti preparati con ingredienti di alta qualità, come la pizza napoletana cotta in forno a legna e pane fresco sfornato quotidianamente.
Questa collaborazione mira a offrire un’esperienza culinaria superiore, trasformando una semplice sosta in un viaggio nel gusto italiano.
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MILANO – Grande successo con una finale sold out e numeri da record per la IV edizione della Coppa del mondo del panettone 2024 che ha visto sfidarsi a Milano a Palazzo Castiglioni dall’8 al 10 novembre maestri pasticceri provenienti da tutto il mondo. Dopo due anni di selezioni nazionali nei diversi stati, sono arrivati in finale 24 pasticceri per la categoria panettone tradizionale e 18 per la categoria panettone al cioccolato.
I finalisti sono arrivati da Europa, Asia, America Latina, Stati Uniti e Australia. Tre giorni intesi di presentazioni, masterclass e workshop, nella suggestiva location di Palazzo Castiglioni, con la possibilità di acquistare e assaggiare i panettoni più buoni del mondo.
Premio miglior panettone tradizionale
A conquistare il titolo di miglior panettone del Mondo per la categoria panettone tradizionale è stato il maestro pasticcere Ton Cortés (Spagna), al secondo posto Pasquale Pesce (Italia) e al terzo posto Maurizio Sarioli (Italia).
Il lavoro della giuria internazionale del panettone tradizionale in questi giorni è stato serrato sotto la severa sorveglianza del notaio per giudicare i panettoni per forma, profumo e sapore.
La giuria internazionale del Panettone tradizionale era composta da Iginio Massari (Italia) Owner Iginio Massari alta pasticceria, Julien Alvarez (Francia) Chef Ladurée Parigi Campione del mondo di Pasticceria nel 2011, Bruno Buletti (Svizzera) Maestro dei lievitati in Svizzera, Rogerio Shimura (Brasile) Maestro panettiere e Direttore della Levain Escola de Panificação, Paco Torreblanca (Spagna) Pastry Chef, Juan Carlos Lopez (Perù) medaglia d’oro International Chocolate Award, Markus Bohr (Inghilterra) Executive chef Harronds, Marta Boccanera (Italia) Premio “100 Eccellenze Italiane 2024” di Forbes, Gianbattista Montanari (Italia) il più grande lievitista italiano e Giuseppe Mascolo (Italia), vincitore di Coppa del Mondo del Panettone 2022.
Premio miglior panettone al cioccolato
Podio tutto italiano per la categoria panettone al cioccolato. Primo classificato Pasquale Iannelli della Pasticceria Casa Mastroianni di Lamezia Terme, secondo Pasquale Marigliano, al terzo posto Armando Pascarella.
La giuria internazionale del panettone al cioccolato invece era composta da Ernst Knam (Italia) chef & maître Chocolatier, François Stahl (Svizzera) mâitre chocolatier, Jimmy Griffin (Irlanda) master of baker, Andrea Besuschio (Italia) presidente Club CMP Italia, Carlos Mariel (Spagna) profesor Escuela Richemont Suiza presidente Club Richemont España, Matteo Cunsolo (Italia) presidente Richemont Club Italia, Marta Giorgetti (Italia) Chef Chocolate Academy Milano, Annibale Memmolo (Italia) vincitore della Coppa del mondo del panettone 2022.
Premio della stampa miglior panettone al cioccolato
Pasquale Iannelli ha conquistato anche il premio della stampa composta da Roberta Schira, Sonia Peronaci, Margo Schächter, Livia Chiriotti, Luigi Cremona, Massimo De Marco, Mariella Tanzarella, Stefania Pompele.
Premio maestro del panettone
Durante la premiazione è stato assegnato anche il Premio del maestro del panettone 2024 a Piergiorgio Giorilli con la seguente motivazione “per la competenza e la passione che ha saputo trasmettere a tutti i professionisti che ha incontrato lungo il suo cammino”. Giorilli dell’Associazione Panificatori di Varese, rappresentante di Zona e Vice-Presidente, ha ricevuto premi e riconoscimenti, è fondatore nel 1996 e presidente del “Richemont Club Italiano”.
È docente all’Istituto Universitario Professionale di Scienze Culinarie per la Facoltà di scienze e tecniche della panificazione, Istituto associato all’Università Europea Jean Monnet di Bruxelles, che gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Nel 2022 è stato nominato MAM – Maestro d’Arte e Mestiere, premio promosso dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, in collaborazione con ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana.
Miglior Club Cmp Internazionale
Il premio miglior Club internazionale è andato a quello del Perù per il lavoro di organizzazione delle selezioni nazionali che si sono svolte a Lima nell’aprile 2024. È stato premiato Juan Carlos Lopoez Maestro panettiere e Direttore Choco Pastry.
Grande successo anche per la seconda edizione del Panettone Art Capsule Collection, promosso da Artecarta, il contest aperto ad artisti, creativi, studenti e designer e finalizzato alla realizzazione del packaging del panettone vincitore della quarta edizione della Coppa del Mondo del Panettone.
Il premio della giuria è andato Linda Sandrini dell’Istituto “C. Golgi” di Brescia indirizzo Tecnico Grafico e Comunicazione per aver compreso il progetto di Coppa del Mondo del Panettone nella sua completezza in quanto evento internazionale capace di valicare i confini italiani. La scelta di raccontare i diversi paesi attraverso i monumenti che li rappresentano interpretando il panettone come metafora e raccontare l’eccellenza italiana nel mondo.
Menzione speciale a Sara Merigo Linda Sandrini dell’Istituto “C. Golgi” di Brescia, indirizzo Tecnico Grafico e Comunicazione per l’originalità e la creatività guardando oltre il tradizionale concetto del Natale. Partendo da una riflessione ispirata allo stile degli anni 70’-80’ ha progettato un packaging colorato e originale.
Il Premio del pubblico è andato invece a Floriana Pastore.
Premio miglior video
Il premio per il miglior video dei maestri pasticceri realizzato per raccontare il laboratorio, il lavoro, la passione è andato a Francesco Lastra (Italia).
Premio miglior panettone extra europeo
Il premio per il Panettone extra europeo per la categoria Panettone tradizionale è andato a alla pasticcera Yasuda Tazumi (Giappone) e per la categoria Panettone al cioccolato a Carlo Strobbe (Perù).
La Coppa del mondo del panettone
La Coppa del mondo del panettone è il grande evento internazionale interamente dedicato al lievitato per eccellenza. Nasce per celebrare la storia e la lavorazione di un prodotto in grado di valicare i confini d’origine per imporsi sulla scena dolciaria mondiale. Patron della manifestazione è il Maestro Giuseppe Piffaretti; la prima edizione si è svolta a Lugano nel novembre 2019; la seconda nel novembre 2021 e la terza a Milano a novembre 2022. Oltre alla competizione l’evento promuove dimostrazioni, degustazioni, visite agli espositori, laboratori, workshop per celebrare la storia e la lavorazione di un prodotto che è riuscito a valicare i confini d’origine e la stagionalità per imporsi sulla scena dolciaria mondiale.
Le prossime tappe
Sono già in programma le prossime tappe per il 2025/26: 18 gennaio 2025 a Sigep Rimini, ci sarà la selezione unica italiana per la categoria “Panettone al cioccolato” e la prima selezione della “Summer Edition Panettone con gelato”
A maggio 2025 in Belgio si svolgeranno le selezioni nazionali del finalista in collaborazione con Corman International
18 luglio 2025 a Singapore Marina Bay Sundes ci sarà la prima selezione Asia, in collaborazione con SIGEP Asia che coinvolgerà candidati provenienti da Cina, India, Filippine e altri paesi del Sol Levante.
Settembre 2025 ci sarà la selezione del candidato americano a Las Vegas, presso lBIE-International Baking Industry Exposition.
Nel 2026 si tornerà in Brasile, Perù, Giappone e Australia per la selezione dei finalisti di queste nazioni e per la prima volta si svolgeranno selezioni in Sud Corea.
In Europa sono previste delle selezioni in Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo e per la prima volta si svolgeranno anche in Germania e Inghilterra.
In Italia si terranno tre pre-selezioni in location e date ancora in definizione, mentre la finale italiana con i campioni che avranno incontrato parere positivo della giuria sarà a Sigep Rimini a Gennaio 2026. La quinta edizione della prossima finalissima mondiale sarà a Milano a novembre 2026.
A Roma gli stati generali del mercato food&beverage in Italia sulle sfide di settore
ROMA – Tempi difficili, di crisi economica, in Italia. Oltretutto il potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni continua a scendere, secondo i dati degli economisti. E questo incide, pesantemente, sull’andamento di bar, ristoranti, esercizi pubblici in generale che non stanno vivendo il loro periodo migliore.
Questi ed altri argomenti sono stati discussi a Roma nella sede della Confindustria, nell’evento annuale degli Stati Generali del Mercato Food & Beverage in Italia, organizzato, da Italgrob, la Federazione italiana dei distributori per l’horeca, in collaborazione con il conglomerato fieristico Riminese-vicentino di Ieg, Italian exhibition group.
Il logo di Italgrob
I lavori si sono articolati anche su tavole rotonde dove si è parlato delle sfide che attendono il settore, le opportunità della filiera distributiva e i principali trend dei consumi in un contesto economico che è in continua evoluzione.
Il logo della Confindustria, l’associazione degli industriali italiani, che ha ospitato il convegno Italgrob
Una prima fotografia è stata scattata con lo studio della società di ricerche e analisi di mercato Circana con Marco Colombo, Global solution delivery, che ha parlato di trend e criticità per il 2024 del settore horeca. Secondo le slide mostrate dal ricercatore di Circana, dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia da Covid-19, la ripresa del settore distributori bevande è stata assai sostenuta sino alla fine del 2023.
Il logo di Circana
Questo clima positivo è derivato innanzitutto da quello di fiducia seguito all’isolamento forzato. Inoltre si è verificato un aumento della domanda nonostante il freno dell’inflazione. A questo andamento positivo hanno contribuito anche l’andamento climatico, l’esplosione del turismo nazionale e internazionale.
Circana ha però fatto notare come l’indice di fiducia dei consumatori, pur migliore di inizio 2024, rimane ai minimi degli ultimi sette anni raggiungendo progressivamente un livello di preoccupazione.
Logo TradeLab
Luca Pellegrini, presidente TradeLab, si è dedicato ad un’analisi dei canali di sbocco dei consumi food & beverage e sull’incidenza di alcuni fattori come l’inflazione, seppur in calo, sulle dinamiche di consumo. Dal valore pre-pandemia di 85 miliardi di euro (2019) e dopo la caduta a 53 miliardi nel 2020, si è assistito a una progressiva ripresa: 68 miliardi nel 2021 fino ai 99 miliardi di euro di valore nel 2023, mentre per il 2024 c’è una previsione a 101 miliardi.
Dall’analisi continuativa di TradeLab sulle visite, emerge che nel periodo da marzo a giugno si è registrato un calo, con un temporaneo recupero in luglio e un nuovo ribasso tra agosto e settembre.
Cresce la colazione al bar, stabili pranzi e cene e, sul fronte dei canali, migliori performance per il take away e per pizzerie e ristorazione oltre i 35 euro di scontrino medio, mentre i bar risultano il canale più in difficoltà e, come indicano i dati, in calo di numero: dal 2017 meno 23.000.
Questo deriva anche dalla saturazione del mercato dei bar: dal 2017 sono stati chiusi ben 23.000 esercizi. Al contrario i ristoranti, che hanno espresso una grande espansione con il raddoppio del locali da 70.000 nel 2010 a quasi 150.000 nel 2024, ora si stanno consolidando.
Anche le catene mostrano segnali di saturazione
Anche le catene, pur in crescita negli ultimi anni, mostrano segnali di saturazione nelle piazze principali e guardano sempre più verso aree emergenti. Con previsioni positive per il 2025 sulle visite (+0,9%) con un valore del +2,8%.
Al convegno è stata presentata pure la relazione di Antonio Faralla, amministratore delegato di Formind (consulenza aziendale Horeca e monitoraggio del consumi), sulle diverse occasioni di consumo del fuoricasa, tra novità e conferme. Farfalla ha detto: “In questo periodo si riscontra una tenuta della colazione con un orientamento verso i prodotti salutistici, una rimodulazione del pranzo con una crescita dei formati di servizio, una criticità nell’aperitivo diurno a causa del suo posizionamento che si riflette sui consumi degli aperitivi monodose”.
Gli interventi dei protagonisti dell’horeca
Tra gli altri ha parlato anche il senatore Matteo Gelmetti, che ha presentato il disegno di legge Albo nazionale distribuzione Horeca: “Necessario e fondamentale”.
Antonio Portaccio, presidente Italgrob (immagine concessa)
Antonio Portaccio, presidente Italgrob, ha rilevato, tra l’altro “La preoccupazione della contrazione dei consumi in relazione alla forte diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie”.
Poi Portaccio ha lanciato “Il monito a tutti gli attori della filiera sulle scelte di politica commerciale relative all’aumento prezzi, da attuare il prossimo anno per non contribuire ulteriormente ad una riduzione dei consumi con tutte le conseguenze drammatiche, in termini d’occupazione in primo luogo, che scaturirebbero da questo scenario”.
Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group
Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, Italian exhibition group, ha osservato che: “La partnership tra Italgrob e italian exhibition group ha un valore strategico molto importante. Lo svolgimento della 14ª edizione dell’International Horeca Meeting, che si terrà a Rimini nell’ambito di Beer&Food Attraction a febbraio 2025, ne è la conferma.
International Horeca Meeting è un evento di grande rilevanza per Ieg e rappresenta il faro di orientamento per il futuro del settore Horeca, dove ogni anno si traccia lo stato dell’arte della Beverage Industry, protagonista della nostra fiera Beer&Food Attraction”.
Flavia Morelli, Group Exhibition Manager di Italian exhibition group ha parlato agli stati generali Italgrob di Roma
Flavia Morelli, Group Exhibition Manager di Italian exhibition group, ha sostenuto che: “International Horeca Meeting è uno dei fiori all’occhiello di Beer&Food Attraction, che giunge alla sua decima edizione dopo il successo dello scorso anno testimoniato dalla presenza di oltre 41mila operatori del mondo Horeca.
Il meeting che sarà internazionale darà risalto alla filiera del beverage abbinata al food in un contesto fieristico che coinvolgerà tutta la bar industry con le due novità del Mixology Village e dell’area Sparkiling & Mix. Durante la tre giorni, gli incontri di business si alterneranno alle opportunità di aggiornamento professionale grazie al nutrito programma di talk offerto dal meeting”.
Una delle precedenti riunioni di Italgrob nella sala del Superstudio di Milano con l’international horeca meeeting voluto dall’organizzazione del presidente Portaccio
Horeca, lo speciale elenco delle imprese di distribuzione
Secondo Dino Di Marino, Direttore Generale Italgrob: “Il Disegno di legge che istituisce lo speciale elenco delle imprese della Distribuzione Horeca rappresenta un’iniziativa fondamentale non solo per i distributori ma anche per il mercato.
Questo elenco darà una precisa identità ai distributori Horeca Italiani che si iscriveranno, una riconoscibilità che permetterà di usufruire di iniziative politiche amministrative e fiscali con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti alle imprese operanti nel settore della distribuzione del canale Horeca e ai loro utenti finali.
Italgrob sarà sempre in prima linea in questo percorso diretto a innovare, trovare nuove soluzioni e attuare sinergie positive, come abbiamo voluto scrivere a chiare lettere nel claim della prossima edizione dell’International Horeca Meeting.
Il ruolo dell’operatore della distribuzione appare sempre più centrale nell’ambito di una filiera di valore, come quella del mercato dei consumi fuoricasa, che rappresenta un asset fondamentale per l’economia del Paese, oltre che un settore di straordinaria valenza culturale e sociale”.
Infine Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi di Confindustria, ha argomentato come “l’economia italiana stia mostrando segnali di tenuta considerato il contesto sfavorevole. Per il 2025 abbiamo stimato un +0,9% del Pil, tuttavia, restano numerose incognite legate al contesto internazionale.
In tal senso, conteranno le scelte economiche della nuova amministrazione Trump, il rallentamento dell’economia tedesca e la conseguente crisi politica e l’evolvere delle guerre in corso. Un tema particolarmente significativo riguarda inoltre la domanda europea che rimane strutturalmente bassa a causa di inflazione e tassi ancora elevati”.
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