martedì 18 Novembre 2025
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Antonio De Martino, Chalet Ciro di Napoli, su REPORT: “Le conclusioni non combaciano con la realtà”

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Spaccanapoli, un'arteria viaria del centro storico di Napoli (immagine: Pixabay)

L’inchiesta del caffè di REPORT è tornata su Rai 3 domenica 9 febbraio. Antonio De Martino, Chalet Ciro di Napoli, ha affermato in un’anticipazione che non si devono togliere meriti alla città e che la realtà del bar è ben più complessa di quello che sembra. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo del quotidiano Il Mattino.

Antonio De Martino dello Chalet Ciro di Napoli su REPORT

NAPOLI – Dopo l’inchiesta del caffè portata avanti da REPORT su Rai 3 nel mese di dicembre la trasmissione ha deciso di tornare in città per raccontare la versione di Antonio De Martino, titolare dello Chalet Ciro.

Il servizio originale, andato in onda il 15 dicembre 2024, raccontava come il caffè, di cui gli italiani si vantano essere grandi esperti, in molte città d’Italia venga trattato, secondo il filmato, con superficialità. Seconda merce più venduta al mondo dopo il petrolio, girando nei bar da Napoli a Trieste, secondo il servizio di Report si sarebbe registrata una mancanza, quasi totale, di sensibilità verso il trattamento del caffè e della cura nella realizzazione della tazzina.

Questa domenica su REPORT è tornato a Napoli per sentire, questa volta, la versione di Antonio De Martino, titolare dell’eccellenza napoletana “Chalet Ciro”. Sui profili social del programma d’inchiesta, è stata pubblicata una anticipazione del servizio. “Le conclusioni non combaciano con la realtà di un bar che lavora con il caffè. Io sono sconcertato” ha detto.

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Gruppo Armani apre il primo café in Cina a Pechino

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L’Armani/Caffè a Pechino (immagine concessa)

PECHINO – Il Gruppo Armani annuncia l’apertura del primo ristorante in Cina: l’Armani/Caffè all’interno del China World Shopping Mall a Pechino. L’iniziativa testimonia il legame di Giorgio Armani con la città e con la Cina, alla cui cultura e alle cui atmosfere si ispira da sempre, offrendo ai clienti la possibilità di immergersi nel suo mondo lifestyle.

Disegnato dallo stilista con il suo team di architetti, l’Armani/Caffè ha il suo ingresso principale al terzo piano del grande department store, ma vi si può accedere anche con ascensore interno direttamente dalla boutique Giorgio Armani situata ai piani sottostanti.

Il nuovo Armani/Caffè a Pechino

Il ristorante, che si estende su una superficie di 350 mq, può ospitare fino a 110 persone nelle due sale interne e 40 sull’ampia terrazza esterna. L’architettura del locale presenta un design contemporaneo dall’allure retrò, con elementi di arredo dalle linee morbide e carte da parati blu chiaro e oro rese speciali dall’iconico motivo di palme.

L’elegante ingresso è siglato dal desk lineare ispirato alla consolle VENUS, cui fa eco il bancone dell’area bar, e introduce alle due aree destinate al dining: una sala più raccolta e una di più ampio respiro, cui si arriva attraversano un corridoio con wine cellar a vista.

Il pavimento a grandi lastre in seminato con contorni in metallo champagne e le grandi pareti in specchio bronzato e metallo dorato rievocano eleganti atmosfere anni ‘30 e ‘40. Punteggiano lo spazio lampade e arredi della collezione Armani/Casa.

La luce naturale, delicatamente schermata, inonda gli ambienti attraverso le finestre che si affacciano sulla terrazza esterna.

La cucina offerta è italiana con influenze internazionali: semplicità e leggerezza per dar vita ad un gusto sofisticato e unico.

La ricerca delle materie prime di altissima qualità, l’accuratezza della preparazione, la presentazione elegante ed essenziale dei piatti riflettono il piacere della tavola secondo Giorgio Armani, e sono gli elementi che identificano e accomunano tutti i ristoranti Armani nel mondo.

Iginio Massari Alta Pasticceria presenta Maritz, il primo store dedicato ai maritozzi a Milano

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Maritz (immagine concessa)

MILANO – Nasce Maritz, la prima maritozzeria interamente dedicata all’iconico maritozzo firmato Iginio Massari Alta Pasticceria. Localizzata a Milano, al civico 40 di corso di Porta Ticinese, Maritz rappresenta una nuova frontiera per la pasticceria italiana, reinterpretando in chiave contemporanea un classico della tradizione.

Maritz, lo store dedicato ai maritozzi di Iginio Massari Alta Pasticceria

“Il nostro maritozzo è un dolce che unisce innovazione e tradizione, ma la sua vera forza sta nella capacità di essere reinterpretato in infiniti modi – spiega il maestro Iginio Massari -. Con Maritz vogliamo celebrare la creatività, offrendo un prodotto unico e riconoscibile, che si adatta perfettamente allo stile di vita contemporaneo. Nel 2018 abbiamo avuto l’idea di rivisitare il classico maritozzo nella forma e nel gusto aggiungendo un cuore di crema pasticciera. Fin da subito il maritozzo rivisitato ha riscosso grande successo nelle nostre pasticcerie, con Maritz vogliamo celebrare questo nostro iconico prodotto.”

Maritz offre maritozzi in tutte le varianti di gusto già presenti nell’offerta di Iginio Massari Alta Pasticceria (crema pasticcera, cioccolato, nocciola, zabaione, pistacchio) e proporrà edizioni limitate in occasione di festività come San Valentino, festa della mamma, festa del papà e Halloween. “Il nostro obiettivo è rendere il maritozzo un protagonista universale, capace di conquistare tutti, dai palati più raffinati ai giovani in cerca di novità – sottolinea Debora Massari. Dal 2018 abbiamo lavorato incessantemente sulla versatilità del maritozzo, mantenendo sempre il nostro standard di eccellenza. Con Maritz inizia una nuova avventura all’insegna dell’innovazione di prodotto”.

“La scelta di partire da Milano non è certo casuale. E’ una città crocevia di culture e stili di vita, palcoscenico ideale per sperimentare e lanciare nuove tendenze – evidenzia Nicola Massari, L’offerta di Maritz è perfetta per ogni momento della giornata ed è pensata per un pubblico eterogeneo di tutte le età, con il chiaro intento di promuovere la cultura del maritozzo e offrire un’esperienza speciale da vivere e condividere”.

Maritz

Corso di Porta Ticinese 40, Milano Aperto tutti i giorni

Lunedì – venerdì 10.00 – 20.30

Sabato 10.00 – 21.00

Domenica 10.30 – 21.00

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Il maestro pasticciere Pierre Hermé arrivato dalla Francia a Milano

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Pierre Hermé, considerato il ‘Picasso della pasticceria’, è stato ospite d’onore a Sigep nella Pastry Arena

Il 63enne maestro alsaziano Pierre Hermé è uno dei monumenti della pasticceria d’oltralpe. Celeberrimo per i suoi macaron, è in realtà un innovatore su tutti i fronti della pasticceria. Il 20 novembre ha aperto a Milano il primo punto vendita nell’Europa continentale fuori da un paese francofono. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Massimiliano Tonelli per il portale d’informazione Cibo Today.

L’apertura di Pierre Hermé a Milano

Pierre Hermé ha aperto in Italia. Ebbene sì, sotto Natale (il debutto è stato il 20 novembre 2024) e senza grandissimi clamori un mito vivente della pasticceria francese ha inaugurato la sua prima insegna. È anche il primo punto vendita nell’Europa continentale fuori da un paese francofono.

Lo ha fatto a Milano e grazie alla collaborazione con la società di ristorazione SSP, lo ha fatto alla Stazione Centrale di Milano, con una scintillante boutique giusto di fronte all’arrivo dei treni: impossibile non vederla (e c’è anche la caffetteria).

Si tratta con ogni probabilità anche di un’apertura-test: se le cose andranno come devono andare, vedremo i macaron di Hermé in vendita anche in altre grandi strutture commerciali in Italia a partire da Roma Termini e magari pure nelle arterie dello shopping.

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Nextourism: che cos’è il progetto che digitalizza caffè e ristoranti

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Il logo Custom

Custom Group, con istituzioni e reti di imprese, dà vita al progetto Nextourism che intende accompagnare le micro, piccole e medie aziende del settore horeca a digitalizzare il proprio punto vendita. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Jessica Muller Castagliuolo per il quotidiano La Repubblica.

Il progetto Nextourism

MILANO – Aiutare caffè, hotel e ristoranti ad essere più competitivi attraverso la tecnologia. È la missione di Nextourism, l’alleanza pubblico privata dell’Horeca che Custom Group, azienda esperta di retail, ha stretto con istituzioni e reti di imprese come Confesercenti, Federfranchising, Assoturismo, Impresa Donna, Giovani Imprenditori e Cnr.

Un progetto che si rivolge alle micro, piccole e medie imprese che ancora non sono riuscite a innovare, anche perché non tutte sono a conoscenza delle opportunità di finanziamento per investire in nuove tecnologie. L’approccio è infatti anche orientato alla formazione, con consigli pratici e webinar. Il primo incontro si terrà il 29 gennaio e approfondirà soluzioni tecnologiche innovative come sistemi di cassa avanzati, pagamenti integrati e chioschi self-ordering e selfservice.

Lavorare in un punto vendita digitale

Dalle ultime ricerche dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail della School of Management del Politecnico di Milano emerge che il mondo del retail è sempre più pronto a investire in digitale: gli investimenti crescono infatti dal 2,5% del fatturato nel 2022 al 3,1% nel 2023. Un’accelerazione che coinvolge bar e ristoranti soprattutto a partire dalla pandemia.

Pagamenti digitali e servizio di delivery sono stare la base digitale per attrezzarsi al cambio della domanda. Oggi l’elevato tasso di turnover e la difficoltà a reperire personale è per molti imprenditori una sfida non semplice. Ma innovare il punto vendita, con soluzioni che possano ottimizzare le mansioni noiose e ripetitive, può essere un modo per valorizzare la forza lavoro.

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Icam ottiene un finanziamento di 30 mln con garanzia futuro di SACE

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Il logo di Icam

La società Icam con sede a Orsenigo ottiene 30 milioni di euro, con garanzia futuro di Sace, favorendone la crescita internazionale in un contesto di aumenti del prezzo del cacao. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Food Service.

L’operazione finanziaria di Icam

ORSENIGO (Como) – Icam ha annunciato la concretizzazione di un’operazione finanziaria di valore storico per i suoi contenuti e per il mondo del cioccolato.

La società con sede a Orsenigo , che si distingue all’interno del suo settore per modello organizzativo – con controllo totale della filiera, partendo dalla piantagione del cacao per arrivare fino al prodotto finito – e per giro d’affari – ha concluso il 2024 superando i 300 milioni di euro, di cui il 60% realizzato all’estero per la commercializzazione dei prodotti in 76 paesi del mondo – ha ottenuto un finanziamento di 30 milioni di euro con garanzia futuro di SACE, operazione finalizzata a rafforzare l’accesso ai mercati esteri, in un contesto di rialzo dei prezzi delle materie prime, con benefici anche in termini di competitività e sostenibilità grazie a un focus specifico sulle catene di approvvigionamento e all’adozione di pratiche agricole più efficienti.

Questi elementi, come si legge in una nota stampa firmata dai tre protagonisti dell’operazione, si collegano ai cardini delle azioni che la Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, dedica alle Pmi italiane con l’intento di incentivare investimenti e progettualità verso obiettivi di sostenibilità e internazionalizzazione con un’attenzione particolare al mondo agroalimentare anche in virtù di uno specifico accordo con il Masaf.

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Cioccolato di Modica Igp: ecco il passaporto digitale per garantire la tracciabilità

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La produzione di cioccolato (Pixabay License)

Arriva il passaporto digitale per il cioccolato di Modica Igp. Una delle eccellenze gastronomiche italiane più riconosciuta nel mondo e da oggi ancora di più identificabile grazie a questo innovativo strumento di tracciabilità. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Turismo Italia News.

Il cioccolato di Modica Igp

MILANO – Viene rafforzata la reputazione del cioccolato di Modica Igp sul mercato nazionale e internazionale e garantita una tutela ancora più efficace della sua filiera produttiva contribuendo a valorizzare il territorio e a sostenere le piccole imprese locali.

Il Consorzio rappresenta un esempio di tradizione e modernità e promuove un patrimonio unico, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico.

Composto da un contrassegno sicuro personalizzato e univoco ed un sistema digitale di informazioni specifiche, il Passaporto digitale del cioccolato di Modica Igp consente al consumatore di riconoscere l’autenticità e sicurezza del prodotto, la sua tracciabilità e la sua storia.

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Callebaut sceglie la scuola internazionale di cucina Alma per plasmare l’ospitalità di domani

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Il progetto di Callebaut (immagine concessa)

MILANO – Le aspettative degli ospiti in continua evoluzione, i progressi tecnologici e la crescente domanda di pratiche sostenibili richiedono al settore dell’ospitalità di ripensare sé stesso. In risposta, il leader mondiale del cioccolato gourmet Callebaut, si avvale della rinomata Alma – la scuola internazionale di cucina italiana – e dei pionieri del design Afa Arredamenti per lanciare L’ospitalità di domani inizia oggi, un’iniziativa trasformativa per plasmare il futuro dell’ospitalità.

Perché è importante: un ponte tra generazioni e una professione da rilanciare

Il settore dell’ospitalità si fonda sull’esperienza e la passione dei professionisti più esperti, un patrimonio di conoscenze inestimabile. Ma sono altrettanto importanti le nuove idee e i valori delle nuove generazioni.

Il progetto L’ospitalità di domani crea una piattaforma per uno scambio di visioni, dove chef affermati e leader dell’ospitalità possono condividere la loro esperienza con giovani desiderosi di innovare ed essere protagonisti del cambiamento.

Allo stesso tempo, è chiaro che la professione deve evolversi. I giovani di oggi cercano ruoli che offrano creatività, responsabilità e un sano equilibrio tra lavoro e vita privata. Questa iniziativa mira a ridefinire l’ospitalità come una scelta di carriera vivibile, appagante e orientata al futuro, dove tutte le generazioni possono prosperare insieme, continuando a connettere le persone attorno alla tavola.

L’ospitalità di domani: il cioccolato protagonista

Il cioccolato è più di un ingrediente: è un simbolo universale di creatività e artigianalità, amato da tutti. La sua versatilità ispira gli chef a innovare, rendendolo il mezzo perfetto per la collaborazione tra professionisti esperti e nuove generazioni.

Ecco perché Callebaut pone al centro del progetto la promozione di una nuova cultura del cioccolato con il supporto di Alma.

A completare questo suo impegno, il coinvolgimento di AFA arredamenti, offrendo strumenti e idee per perfezionare competenze utili a guidare l’ospitalità del futuro. Con la coltivazione sostenibile del cacao come fondamento, il cioccolato unisce tradizione e innovazione ponendo le basi per creare nuove esperienze culinarie.

Costruire una visione olistica per l’ospitalità

“Per continuare a creare momenti memorabili, gli chef hanno bisogno di grandi ingredienti. Con il nostro cioccolato, il know-how degli chef di Chocolate Academy e una visione sempre più sostenibile, Callebaut vuole continuare a portare innovazione, consapevolezza e condivisione.”, spiega Simone Annese – managing director Italia di Barry Callebaut.

“Fondamentali sono le competenze e il contributo esperto dei professionisti dell’ospitalità per continuare ad evolverci, sia in cucina che in sala”, aggiunge Matteo Berti, direttore didattico di Alma. “Ecco perché abbiamo accettato l’invito di Callebaut a partecipare a questo progetto”

“Infine, l’ospitalità è immaginazione; offrire alle persone un’esperienza che ricorderanno, che si tratti di farle sentire a casa o di immergerle in una storia straordinaria. Motivare chef e imprenditori dell’ospitalità a pensare fuori dagli schemi quando danno forma all’ambiente fisico del loro ristorante, è al centro di ciò che facciamo in AFA Arredamenti.”, afferma il ceo Cesare Francolini.

Il domani dell’ospitalità inizia oggi

Già il 2025 ospiterà iniziative importanti di questo progetto. A partire dalla presenza a SIGEP 2025, dove più di 500 esperti del settore hanno vissuto nuove forme di ospitalità.

Nel corso dell’anno seguiranno altre importanti iniziative:

A partire da marzo 2025 – Il cioccolato è in carta, iniziativa dedicata al mondo della ristorazione.

Verrà portata una squadra di giovani chef talentuosi all’interno dei ristoranti o hotel che aderiscono all’iniziativa. L’obiettivo è quello di promuovere una connessione forte tra professionisti dell’ospitalità e giovani talenti direttamente all’interno del ristorante.

Saranno 2 giorni di hands on dedicati alla messa a punto di una carta dei dessert più accattivante, più sostenibile e in linea con le esigenze dei clienti.

La squadra di giovani chef è già stata formata ed è pronta ad entrare in azione:

  • Arianna Valente, Libera Pasticceria – Asti Raffaele
  • Vitellozzi Maicol Croissant Pane Pasticceria – Torino
  • Domenico Giove La Patisserie  Ginosa Taranto, Pastry Chef di Bottega Urbana – Milano
  • Carmine Pica  Pâtisserie&Caffè – Consilina Salerno
  • Mattia Casabianca Pastry Chef Uliassi – Senigallia
  • Luigi Margiovanni – Consulente

Un’occasione per celebrare la gioia del cioccolato e portare in tavola l’ospitalità di domani.

Luglio 2025 – Festa del cioccolato di domani

In occasione delle Giornata mondiale del cioccolato, il 7 luglio 2025 presso ALMA, celebreremo il cioccolato in modalità futura. Riuniremo una rappresentanza dei professionisti dell’ospitalità ed esperti del settore per promuovere il tema e identificare nuove iniziative in grado di accelerare la transizione. Aspettatevi nuove visioni e idee sul cioccolato, talk di esperti e scambi vivaci tra professionisti su come plasmare nuove forme di ospitalità.

Come unirsi al movimento: un futuro da creare insieme

Il futuro dell’ospitalità si costruisce attraverso la collaborazione, la creatività e l’impegno di tutti coloro che vivono questo settore con passione.

Attraverso questa iniziativa, Callebaut, oltre a ALMA e AFA, invita tutti i professionisti del settore a entrare nel network e far parte del cambiamento. L’ospitalità di Il domani inizia oggi non è solo un’iniziativa, ma una chiamata all’azione. Che tu sia un professionista affermato, un aspirante riferimento dell’ospitalità o un appassionato del settore e del suo futuro, questa è l’occasione per plasmare ciò che verrà.

Master coffee grinder championship torna il 16 marzo a Torino

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Il logo Master coffee grinder championship 2025 (immagine concessa)

TORINO – La finale della terza edizione di novembre 2024, che ha visto trionfare il siciliano Giuseppe Fiorini, ha segnato un punto di svolta nel primo campionato di macinatura al mondo. Infatti, la visione di un giovane professionista del mondo del cinema ha spinto il suo ideatore, Fabio Verona, a riconfigurare una parte della competizione per renderla oltre che più divertente anche più attrattiva per il pubblico ed i partecipanti.

Il ritorno della Master coffee grinder championship

Innanzi tutto – ci dichiara l’organizzatore – la gara si suddividerà in 3 differenti prove, che porteranno ciascuna un vantaggio o una penalità ai concorrenti.

La prima, il caffè analogico, si baserà sull’utilizzo di attrezzature che non siano dotate di sofisticate caratteristiche o digitali.

I concorrenti avranno a disposizione acqua, sempre comunque filtrata grazie ai sistemi di Brita Italia, da scaldare “a sentimento”, ovvero senza l’ausilio di un termometro, per preparare un caffè macinato manualmente con un grinder Pietro di Fiorenzato , pesato su una vecchia bilancia a basculante e scegliendo tra un aeropress o una pump my moka come metodi di estrazione.

F64 Evo Pro Sense (immagine concessa)

La sfida sarà a coppie, e la sorte del “testa o croce” deciderà chi ad ogni coppia potrà scegliere il sistema preferito. Vi sarà quindi una prima classifica in base al gusto migliore che otterranno dal caffè in gara, che nella prima tappa di selezione che si svolgerà a Torino sarà tostato dalla storica torrefazione Costadoro.

Il vincitore di questa prima prova avrà due vantaggi: scegliere quale sfida sostenere nella seconda prova e quale assegnare a ciascuno dei suoi competitor.

La seconda prova, quella tecnica, vedrà impegnati differenti sponsor quali giudici aggiunti, ciascuno per le proprie competenze, tra quattro diverse specialità: cambio macine sul grinder Fiorenzato, pulizia completa e corretta secondo Pulycaff, sostituzione con guarnizioni in silicone by DVG e doccette Dalla Corte, ed infine i settaggi da impostare sulla Multiboiler Studio Dalla Corte, sul F64 Evo Sense di Fiorenzato e sul sistema filtrante by-pass Brita. Una sfida al cardiopalma, uno contro uno, con soli 5 minuti di tempo.

Un punteggio sarà assegnato in base alla qualità ed alla completezza della prova.
Il vincitore della manche, oltre ad aggiudicarsi punti preziosi per la competizione, potrà conoscere il TDS della ricetta per la prova finale del campionato di macinatura.

La somma dei punti delle due sfide porterà ciascun concorrente ad ottenere dei secondi di tempo aggiuntivi per la vera gara, quella che metterà alla prova le capacità dei baristi o tecnici in gara di dimostrare le proprie conoscenze sul caffè e sull’utilizzo del grinder.

Si partirà da 12 minuti a cui si aggiungeranno secondi di tempo extra in base ai punti guadagnati nelle prove precedenti.

Il tutto sarà trasmesso in diretta sullo schermo con interazioni tra i concorrenti, i giudici ed il pubblico.

L’idea finale è quella di realizzare per ogni tappa una specie di “puntata televisiva”, realizzata da BCS Multimedia, che sarà poi montata e resa disponibile a tutti gli sponsor da utilizzare per una comunicazione differente con divertimento e professionalità, ed al contempo rinnovare il #MCGC giunto ormai alla sua quarta edizione.

Un’altra particolarità del 2025 è l’ingresso di Antonelli Academy quale centro di formazione accreditato per il supporto ai baristi che parteciperanno alla competizione, i quali potranno seguire dei corsi dedicati ai temi specifici della gara per prepararsi al meglio e provare a vincere questa emozionante nuova edizione, dove gli sponsor mettono sempre importanti omaggi per i competitor.

Come sempre i concorrenti dovranno semplicemente iscriversi gratuitamente sul sito e portare ad ogni tappa competenza, entusiasmo e voglia di divertirsi.

Anche l’edizione di quest’anno vedrà il sostegno alle associazioni Parallelo Lab per la realizzazione delle targhe premio e IWCA Italia per il sostegno alle donne lungo tutta la filiera del caffè.

Il campionato 2025, che prenderà il via domenica 16 marzo presso il salone Horeca Expoforum al Lingotto di Torino, seguirà questa scaletta:

  • ore 10.30 inizio spiegazione formativa delle prove speciali e del regolamento aperta a tutti
  • ore 13:00 inizio warm-up sulle attrezzature di gara
  • ore 14:00 inizio competizione
  • ore 17:30 premiazione

In questa prima tappa di apertura sarà la Costadoro Caffè a preparare lo specialty per i concorrenti, proponendo un caffè di alto valore sociale appartenente alla Slow Food Coffee Coalition, appositamente tostato dal mastro torrefattore Davide Giolitti che realizzerà un profilo particolare per le tazze che saranno valutate dal team di giudici ormai collaudato, capitanati quest’anno da Luigi Pillitu.

Il particolare format è stato riconosciuto dalle istituzioni di categoria Ascom ed Epat Torino ad alto contenuto formativo e culturale per il settore dei bar e delle caffetterie, ed ha ottenuto il loro Patrocinio.

Grazie ad un accordo con l’organizzazione, allo scopo di rendere un servizio aggiuntivo ai propri associati, il 26/2 presso le sale Ascom/Epat di via Massena 20 a Torino si terrà una presentazione in anteprima con una masterclass dedicata ai giornalisti ed aperta a chiunque vorrà partecipare.

In ultimo, ma non certo scontato, le postazioni e le attrezzature saranno messe a disposizione dagli sponsor Costadoro, Fiorenzato, Dalla Corte, Brita, Pulycaff, Metallurgica Motta, Ipa Porcellane, DVG Coffee, Pump my Moka, Antonelli Academy, Bargiornale, EatBin, ToBe Event e Lingotto Fiere.

Non resta che attendere i due vincitori di ogni tappa per scoprire chi parteciperà alla finale nazionale diventando il nuovo campione di macinatura 2025.

Slow Food Coffee Coalition spiega come valorizzare il caffè nella ristorazione: il convegno a Bologna, 24/02

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Slow Food Coffee Coalition (foto dal sito)
Slow Food Coffee Coalition (foto dal sito)

Il 24 febbraio a Bologna ci sarà un incontro a cura dei roaster, esperte ed esperti del caffè della Slow Food Coffee Coalition, approfondendo come valorizzare al meglio l’espresso nella proposta della ristorazione e delle enoteche. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale Slow Wine Fair.

Il convegno di Slow Food Coffee Coalition

BOLOGNA – Nel mondo della ristorazione si racconta il vino parlando di terroir, provenienza specifica, dettagli aromatici e moto altro. In questo incontro verrà mostrato che lo stesso si può fare con il caffè. In questo panel verrà scoperto come valorizzare il caffè nella proposta della ristorazione, nelle enoteche e nell’accoglienza turistica per offrire soluzioni informate e consapevoli a tutte le appassionate e gli appassionati di questa bevanda.

Inoltre passiamo in rassegna soluzioni alternative su come estrarre e proporre un caffè buono pulito e giusto.

L’incontro è a cura dei roasters, esperte ed esperti del caffè della Slow Food Coffee Coalition e avverrà il 24 febbraio alle ore 11:30 a Bologna.

Per maggiori informazioni e leggere l’articolo completo basta cliccare qui