MILANO – Un caffè veloce, ristretto, preso quasi per caso e per abitudine. Siamo orgogliosi del nostro modo di bere il caffè e guai a chi nè parla come se fosse una bevanda, guai a chi parla di “caffè americano”.

Ma esiste un mondo al di fuori della “tazzina del caffè” che è affascinante anche per chi, come me, non è affascinata dal sapore di questa abitudine quotidiana.

Ma parliamo della caffettiera a depressione o “vacuum brewer”, sicuramente uno dei metodi più spettacolari e d’impatto visivo per l’estrazione del caffè.

Inventata da Loeff a circa metà 1800, funziona grazie ad un principio curioso e molto particolare: due bocce di vetro, posizionate l’una sopra l’altra e collegate da un sifone che sporge dalla boccia superiore all’interno della boccia inferiore, dentro il quale è posizionato un filtro.

Come funziona? Nella boccia inferiore si inserisce l’acqua fino al livello indicato (quella che abbiamo noi ha due tacche… per 3 o 5 “tazze”), mentre nella boccia superiore si inserisce la polvere di caffè macinata

A questo punto si può mettere la caffettiera sulla fiamma di un fornelletto. Un fornelletto molto piccolo che impiegherà decina di minuti per scaldare l’acqua.

Ci sono anche delle versioni in cui la caffettiera viene messa direttamente sul fornello, accorciando sicuramente i tempi.

Ad un certo punto, inizia la parte affascinante: raggiunto il punto di ebollizione, la pressione nella boccia inferiore aumenterà, spingendo l’acqua verso l’alto nel sifone fino a riempire la boccia superiore, mischiandosi con la polvere di caffè per dar luogo al processo di estrazione.

Una piccola quantità di acqua e vapore acqueo sufficienti rimangono nel recipiente inferiore per sostenere la colonna d’acqua nel sifone.

Il caffè viene ora mescolato e lasciato a sobbollire per un minuto al massimo, per poi spegnere la fiamma.

Con la diminuzione della temperatura, il liquido nella boccia superiore inizierà nuovamente a scendere nella boccia inferiore, separandosi dalla polvere di caffè attraverso il filtro.

Spettacolare

Il caffè verrà “risucchiato” verso il basso, lasciando i fondi nella boccia superiore. Lasciando gli occasionali spettatori basiti.