sabato 13 Aprile 2024
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Nintendo, un bar segreto a Tokyo: aperto a tutti, ma l’indirizzo non si sa

Il caffè opera in segreto dal 2015, principalmente come luogo di ritrovo per le menti dietro alcuni dei franchise più amati della Nintendo, tra cui Pokémon e Zelda, per rilassarsi e discutere degli sviluppi del settore. Le pareti sono ricoperte di disegni degli sviluppatori e di manufatti della storia della Nintendo

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TOKYO – Come spesso accade, i bar più curiosi arrivano dal Giappone. L’ultima novità è l’apertura al pubblico di un locale segreto riservato ai creatori della Nintendo. Esistente già dal 2015, dopo un periodo di chiusura causa pandemia, torna ad alzare le serrande anche verso il pubblico. L’unico intoppo resta quello di scoprire dove si trova. Leggiamo più informazioni dall’articolo di Riccardo Lichene su corriere.it.

Nintendo: ecco il bar segreto per i giocatori

Un ristorante per soli membri di Tokyo è da anni il ritrovo segreto per rilassarsi e chiacchierare di alcune delle menti dietro i personaggi Nintendo più iconici dell’industria dei videogiochi. Inaugurato nel 2015 dall’ex dipendente Nintendo Toru Hashimoto, il locale sta riaprendo dopo essere stato costretto a chiudere per la pandemia e ora sarà un caffè più modesto ma aperto al pubblico.

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Il caffè opera in segreto dal 2015, principalmente come luogo di ritrovo per le menti dietro alcuni dei franchise più amati della Nintendo, tra cui Pokémon e Zelda, per rilassarsi e discutere degli sviluppi del settore. Le pareti sono ricoperte di disegni degli sviluppatori e di manufatti della storia della Nintendo. È probabile che molti degli oggetti in mostra si trovino sono in questo piccolo caffè all’ombra della stazione di Shibuya.

Habituè da sogno

I clienti abituali del caffè includevano Shigeru Miyamoto, il creatore di Mario e Zelda, e Shigeki Morimoto, una delle persone dietro il franchise dei Pokémon. La posizione del caffè è sempre stata parte del suo fascino: Hashimoto non ha mai fornito il suo indirizzo, quindi i visitatori dovevano trovarlo attraverso le loro connessioni con la Nintendo.

Il caffè si chiama Hashi che in giapponese può essere letto come 84 (hachi è otto e shi è quattro) ed è un tributo sia al soprannome che il fondatore aveva al lavoro sia al 1984, l’anno in cui Hashimoto è entrato in Nintendo. 84 è davvero una casa per i veri fan della Nintendo, dove possono divertirsi, giocare e rilassarsi.

«Conosco Hashimoto da molto tempo, da quando ci ha aiutato a realizzare il primo gioco dei Pokémon – ha detto Morimoto – 84 è la mia destinazione preferita: da solo per rilassarmi o con mio figlio per giocare con le carte dei Pokémon. Il posto ti fa sentire davvero a casa». Ora che 84 non sarà più esclusivo però, potrebbe essere meno attraente per il tipo di persone che lo hanno frequentato in passato e, a differenza di prima, il punto di ritrovo non servirà più birra o ramen, purtroppo. Questo perché Hashimoto è stato costretto a chiudere 84 all’inizio della pandemia e non è riuscito a trovare un nuovo chef. Ma il caffè sarà senza dubbio una destinazione imperdibile per tutti i fan della Nintendo in visita in Giappone.

Come trovare il caffè segreto

Hashimoto non fornisce la posizione di 84 e chiede a chiunque lo trovi di tenersela per se. «Trovare 84 è parte del gioco, sono venuti persino dalla Germania per trovare questo posto» ha detto. Le visite al bar sono solo su prenotazione e Hashimoto confermerà l’indirizzo solo se chi prenota glie lo dirà corretto. Un indizio? 84 si trova all’interno di un edificio anni ’70 a 10 minuti a piedi dalla stazione di Shibuya di Tokyo.

La stessa Nintendo sta aprendo un museo ufficiale in Giappone, chiamato provvisoriamente Nintendo Gallery

Ma Hashimoto dice che il suo caffè è speciale perché l’azienda non ha conservato molti reperti della storia dei suoi primi giorni, quindi alcuni degli oggetti che si trovano in 84 sono cose che la Nintendo stessa non ha più in suo possesso. Ci sono dei piatti autografati da Masahiro Sakurai, il creatore di Kirbi.

C’è un bellissimo Pikachu di Ken Sugimori, designer di alcuni dei Pokémon della prima generazione e un grande disegno di Super Mario ad opera dello stesso Shigeru Miyamoto. Un turista americano gli ha persino offerto 100mila dollari per acquistarlo ma Hashimoto ha rifiutato: «questi cimeli non sono miei, sono qui per i clienti e io sono felice di condividerli con loro».

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