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BINASCO (Milano) – Proprio immersi nel cuore del Mumac, Museo delle macchine del caffè di Cimbali Group, circondati da modelli moderni e antichi, l’intervista post finale della 33sima edizione di Maestri dell’Espresso Junior a chi c’è stato dal primo a quest’ultimo anno: il direttore dell’Università del Caffè illy, Moreno Faina.
Faina, ma come ci si sente alla 33esima edizione di Maestri dell’Espresso Junior?
“Molto bene. Perché sono 33 edizioni che non hanno però portato ad uno sfinimento o ad un esaurimento. Periodicamente sono state effettuate delle operazioni di refresh e i partecipanti cambiano tra studenti e istituti ogni volta. È un’opportunità molto ampia: oltre 1000 ragazzi che vengono toccati dalla formazione che coinvolge anche i docenti.
È una goccia nell’oceano che però è metodica, costante, e penso che possa portare a dei risultati. La perfezione ancora non c’è, ed è un messaggio che ho voluto dare alla conclusione del concorso: la meccanicità del gesto viene a volte data per scontata. Ma non deve essere così: la preparazione di un prodotto come l’espresso deve essere ottenuta, seguita. Tecnologicamente possono esistere diverse soluzioni, ma nessuna di queste è in grado di sostituire la persona che estrae il caffè.
È vero che l’automatizzazione, oggi sempre più forte, può aiutare e avere la sua utilità, ma resta il fatto che l’operatore deve essere il regista, saper gestire la macchina e non viceversa. Questo è lo stimolo che ho voluto dare ai ragazzi: guardiamo le basi, che devono essere rafforzate, ricordate, perseguite, per fare la differenza.”
Ricambio di istituti, ma quest’anno hanno vinto le stesse scuole che la scorsa edizione si sono distinte
“È vero che i ragazzi si rinnovano, ma è anche vero che i docenti si rinforzano: il fatto che continuiamo a fare formazione ai professori, risulta didatticamente utile per dare una certa coerenza e per questo ci possono essere negli anni delle conferme.
Non ci sono preferenze: c’è un giudice di gara super partes che certifica la qualità e poi la differenza la fa la preparazione del ragazzo.”
Maggiori partecipanti a questa edizione di Maestri dell’Espresso Junior, anche la qualità fa un salto in avanti?
Faina: “Siamo passati a 67 istituti rispetto ai 54 dell’anno passato. La qualità segue la buona volontà, ma si deve sempre fare di più. Noi siamo molto esigenti: rappresentiamo un’istituzione che ha dedicato la sua vita alla formazione, al fare cultura e trasformazione. Non possiamo soltanto raccontare che va tutto bene, se poi ci sono degli elementi migliorabili.
Vanno dati sempre nuovi stimoli: siamo in un contesto positivo, a contatto con ragazzi che certo da un lato rappresentano una élite ma dall’altro devono fare pratica, esercitarsi, devono allenarsi per arrivare preparati realmente sul mercato.”
Viceversa, gli stimoli rispetto alle scuole dei docenti?
“C’è una porta e un canale sempre aperto tra queste due parti. Cerchiamo di ricevere il più possibile i feedback da parte di istituti e docenti, sia dai nuovi che dai vecchi. Qualcuno ci ha detto che gli piacerebbe partecipare, ma trovano un po’ come ostacolo, le lunghe tempistiche del concorso.
Certo è più semplice mettersi alla prova in una gara da 3 ore, ma i presupposti di Maestri dell’Espresso Junior è di mantenersi ad un livello di professionismo elevato. È un percorso didattico, culturale, che è di vera crescita che noi cerchiamo di favorire.”
Partnership tra Cimbali Group e illycaffè: funziona sempre
“Sì, ci sono chiari segnali che indicano che questa collaborazione funziona. Condividiamo gli stessi obiettivi, la voglia di investire nel medio e lungo periodo. Ci piace pensare al futuro, anche in una situazione di mercato complessa come quella attuale: qui abbiamo davanti i professionisti del futuro. Questo è un mestiere che ancora interessa e non può essere sostituito dalle macchine: non abbiamo bisogno di automi, ma di persone che abbiano l’intelletto per capire, coordinare e gestire. Partendo sempre dalle basi, che a volte si danno per scontate ma non lo sono.”
Quindi Maestri dell’Espresso Junior la mantiene giovane?
“Si mantiene e ci mantiene giovani.”