giovedì 11 Aprile 2024
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Mistertea, i primi in Italia a portare il bubble tea in uno stile definito “coreano luxury”

Mistertea: "Tutti i punti vendita sono plasmati intorno a un concetto o a una tendenza che rappresentano l’identità e l’elemento differenziante del concept store. L’arredamento di design è improntato allo stile coreano luxury e si differenzia da tutti gli altri brand di Bubble Tea grazie all’accostamento di colori e materiali che lo rendono immediatamente riconoscibile."

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MILANO – Mistertea è stata la prima realtà ad importare in Italia nel 2016 il bubble tea: ha chiuso il 2020 con un fatturato di 300mila euro e i primi tre trimestri del 2021 segnano un +150% rispetto al 2020 con oltre 200mila bevande vendute. Nel 2020 ha aperto un nuovo punto vendita su Milano e ora, con tre punti vendita attivi ha raggiunto un nuovo obiettivo che si era prefissato da tempo: diventare entro la fine del 2021 totalmente plastic free. Raccontiamo quest’azienda nell’intervista ai diretti interessati.

Mistertea: com’è nata l’idea di portare il bubble Tea in Italia? Nel 2016 era già una bevanda di tendenza?

“L’idea è nata da Stefano Scaratti, ex consulente finanziario di un’importante società,
che ha scoperto il Bubble Tea durante un viaggio di piacere in Giappone. Dopo aver
provato questa bevanda se ne innamorò e decise di importarla in Italia nell’agosto
2016 creando però moltissime varianti e combinazioni, oltre che l’iconico Unicorn
Milkshake che ha reso famoso il brand dagli esordi, in Città Studi.”

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Quando e dove è stato aperto il primo punto? C’è dietro uno studio del vostro target di riferimento?

“Il primo punto vendita è stato aperto nell’agosto del 2016 in città studi a Milano. La
zona era particolarmente frequentata da giovani e universitari under 25 particolarmente
ricettivi verso le novità e le nuove tendenze. Il concept è stato studiato dalla designer
Antonella Sinigaglia – attuale ceo – in base al target di riferimento ovvero studenti,
appassionati di Manga e musica kpop, e affinato negli anni in seguito all’apertura dei
nuovi punti vendita su Milano e Monza.

Il target si indirizza a giovani, di sesso femminile, attente alle ultime tendenze, che
sono interessate a sperimentare nuovi prodotti con gusti originali, ma anche alle
famiglie che desiderano momenti di relax durante la giornata. Il brand offre un
prodotto di moda che può convogliare clienti giovani e target più adulti fornendo loro
una valida alternativa al gelato o centrifughe nel momento di consumo principale.”

Cosa ha di unico MisterTea, rispetto a un competitor come Frankly?

“Mistertea è sinonimo di Glamour Food e ha come missione quella di coinvolgere le
persone portando nella loro vita un po’ di magia, un bubble tea dopo l’altro.
Offre infatti bevande iconiche ed estetiche, super instagrammabili, ha come suo
punto di forza quello di essere molto riconoscibile e di offrire prodotti di alta qualità.
Il layout è focalizzato sull’ esperience marketing in modo da ingaggiare e fidelizzare in
modo più efficace il cliente.

Tutti i punti vendita sono plasmati intorno a un concetto o a una tendenza che rappresentano l’identità e l’elemento differenziante del concept store. L’arredamento di design è improntato allo stile coreano luxury e si differenzia da tutti gli altri brand di Bubble Tea grazie all’accostamento di colori e materiali che lo rendono immediatamente riconoscibile.”

La sostenibilità è diventata una priorità per il brand: il consumatore italiano è ricettivo a questo cambiamento?

“Finora con nostra sorpresa lo è stato, inizialmente temevamo storcessero il naso verso l’utilizzo delle cannucce di carta, ma la maggior parte dei clienti ha invece apprezzato. E’ davvero molto bello per noi vedere entrare i clienti con le nostre tumbler riutilizzabili chiedendoci di riempirle.”

La cannuccia bamboo di Mistertea

Ma la sostenibilità è anche impatto sociale: portate avanti anche iniziative su questo campo?

“Assolutamente si, da qui non si torna indietro, faremo tutto ciò che è possibile per
continuare verso questa strada. A febbraio lanceremo un nuovo trend per il frozen
yogurt che andrà a sostituire le coppette di plastica. Utilizzeremo come sempre la chiave estetica per favorire il cambiamento.”

Il tumbler riutilizzabile

Quali tè e quali ingredienti usate nelle ricette Mistertea?

“Utilizziamo prevalentemente tè nero indiano assam e tè verde al gelsomino. Di
recente abbiamo introdotto anche l’Oolong, una varietà poco nota in Italia. Riguardo
il latte utilizziamo invece molte bevande di origine vegetale quali soia, mandorla oltre
al classico latte senza lattosio e parzialmente scremato. Molto richiesti sono anche i nostri classici al caffè con tapioca.

Le bolle ben si abbinano al tè: e così anche per caffè, cioccolata, cappuccino? Avete mai provato?

“Molti nostri clienti sono ormai abituati a mettere le perle di frutta sopra il frozen yogurt, l’hanno scorso invece abbiamo proposto il cappuccino con tapioca dietro consiglio di una nostra affezionata cliente di origine filippina, ed è stato molto apprezzato.

L’e-commerce come funziona e ha aiutato a superare le chiusure e restrizioni dovute alla pandemia?

“Abbiamo lanciato l’e-commerce già nel 2017 spingendolo maggiormente durante il
covid. Le persone hanno apprezzato l’idea del kit fai da tè che abbiamo proposto
proprio all’inizio della pandemia durante lo scorso anno, ha sicuramente aiutato in
parte a superare le chiusure, dall’altro a mantenere saldo il legame cliente-brand

Puntate nel futuro a un’espansione in altre città d’Italia e anche all’estero?

“Ci piacerebbe moltissimo aprire a Roma e altre città del nord. La pandemia ha inesorabilmente messo un freno al piano di espansione, speriamo di poter esportare presto il format in altre città. Solo dopo aver consolidato il nostro paese potremo guardare all’estero.”

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