giovedì 11 Aprile 2024
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McDonald’s sfida Starbucks: McCafé non basta più e arriva CosMc’s che irrompe nel redditizio settore delle catene di caffetterie

L’arrivo nuova catena arriva in coincidenza dell’espansione dell’azienda, la quale ha dichiarato la prossima apertura di quasi 10.000 ristoranti in tutto il mondo nei prossimi quattro anni per raggiungere un totale di 50.000 punti vendita

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CHICAGO (Illinois, Stati Uniti) – McDonald’s lancia il guanto di sfida a Starbucks con il brand CosMc’s, una catena di caffetterie comprendente una vasta offerta di snack. Il primo store ha aperto a Bolingbrook, Illinois, poco distante dal quartier generale del celebre fast-food a Chicago. E già nel 2024 sono previste le aperture di altri 10 punti vendita in Texas. Il lancio di CosMc’s è il nuovo tentativo della celebra catena di fast-food di entrare nel redditizio mercato del caffè sulla scia della sirenetta di Seattle.

McDonald’s presenta CosMc’s

Ricordiamo che già adesso McDonald’s può vantare la presenza di numerosi McCafé con un’offerta che prevede solo dolci e caffè. Ma CosMc’s si spinge più in là, attraversando il proverbiale extra mile, con un format verticale che ricorda a tutti gli effetti Starbucks in cui vengono serviti snack e bevande a base di caffeina.

Non è un caso che entrambe le realtà sono nate negli Stati Uniti, considerando che oltre il 60% della popolazione beve almeno una bevanda a base di caffè al giorno.

L’amministratore delegato Chris Kempczinski ha annunciato l’origine dietro il nome del brand CosMc’s, il quale richiama un personaggio di McDonald’s degli anni ‘80: un alieno metà surfista e metà robot.

I piani di espansione di McDonald’s

L’arrivo della nuova catena di caffetterie arriva in coincidenza dell’espansione dell’azienda, la quale ha dichiarato la prossima apertura di quasi 10.000 ristoranti McDonald’s in tutto il mondo nei prossimi quattro anni per raggiungere un totale di 50.000 punti vendita.

Novecento dei nuovi ristoranti verranno aperti negli Stati Uniti, 1.900 compariranno nei mercati internazionali dove il brand gestisce i propri ristoranti e 7.000 punti vendita verranno costruiti nei mercati internazionali con licenza.

Più della metà di questi 7.000 nuovi locali apriranno in Cina, il secondo mercato più grande per il gruppo statunitense.

di Federico Adacher

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