mercoledì 08 Maggio 2024
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Luminist: la tazzulella di specialty 1895 by Lavazza colpisce di nuovo a Napoli

Palmieri: "Noi apriamo alle 8 e il caffè accompagna durante tutta la giornata anche il bistrot post pranzo e post brunch oppure come caffè freddo, o ancora dopo cena, per l’aperitivo in verità non ci sono ancora molte richieste."

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NAPOLI – Soltanto a fine settembre Luminist ha aperto le porte al pubblico all’interno delle Gallerie d’Italia in Via Toledo 177, museo di Intesa Sanpaolo. I due ambienti di ristorazione portano la firma dello chef bistellato Giuseppe Iannotti, portando un nome che comprende lo spazio dedicato alla caffetteria – con un’offerta speciale in tutti i sensi, ovvero la selezione di specialty 1895 by Lavazza – e al bistrot: presto completeranno l’offerta anche un ristorante fine dining e un cocktail bar. Così 1895 by Lavazza piazza un secondo colpo nel capoluogo partenopeo dopo l’Hotel Parker’s, il più antico della città.

Al piano terra dello storico edificio ex sede del Banco di Napoli, inaugurato nel 1940 su progetto di Marcello Piacentini e ora completamente rinnovato da AMDL Circle di Michele De Lucchi, l’esperienza gastronomica è una promessa di eccellenza: entriamo dunque in questi luoghi legati al museo di Intesa Sanpaolo.

Triestespresso

Luminist: ristorante, bistrot e caffetteria dentro Palazzo Piacentini. Come convivono queste tre anime e come si gestisce un organismo così ampio?

Da sx Giuseppe Iannotti, l’executive chef Antonio Grazioli e il pastry chef Armando Palmieri (foto concessa)

Iannotti: “Con tanto lavoro, coordinamento ed esperienza, con la creazione di uno staff attento preparato e attivo, ma soprattutto credendo in un progetto che dà un’offerta diversa alla città di Napoli.”

Qual è l’idea di cucina portata da Giuseppe Iannotti? Per caso ci sono anche dei piatti che usano il caffè come ingrediente?

Iannotti: “L’idea parte dalla cucina semplice al tempo stesso ricchissima della tradizione
partenopea, vista con piglio modernista e contemporaneo grazie a tecniche, esperienza e vera e propria ricerca in laboratorio Piatti che parlano di storicità valorizzate. Il caffè viene usato in diverse creazioni dal pastry chef.”

Entriamo nella caffetteria Luminist: avete scelto gli specialty 1895 by Lavazza. Che cosa avete selezionato tra le monorigini, li preparate soltanto in espresso e qual è il prezzo?

Palmieri: “Abbiamo selezionato uno specialty blend e uno specialty coffe, per il primo che è
quello che offriamo come espresso, abbiamo scelto il Cocoa Reloaded, con note più morbide, un Brasile, India, Colombia. Il Calima invece è 100% arabica mono origine Colombia che serviamo come caffè filtrato. Con estrazione più gentile dell’aroma del caffè, in filtro, un infusione.”

Quali macchine per espresso e macinini utilizzate dietro al bancone?

Palmieri : “Sono macchine Faema, create in partnership con Lavazza, ultra moderne con display di controllo e accanto abbiamo la macchina che macina che possiamo programmare in base alla miscela che vogliamo offrire.”

Avete un personale adeguatamente formato per estrarre gli specialty 1895 e gestire anche il racconto di questa offerta?

Palmieri: “Le persone che servono sono due professioniste, che raccontano le tipologie e le differenze.”

Come mai avete deciso di scommettere su un prodotto così particolare e di nicchia da abbinare alla pasticceria?

Palmieri: “Sempre per un discorso su qualità e fare la differenza.”

E a proposito di pasticceria, quali abbinamenti ha studiato Armando Palmieri per accompagnare una bevanda di questo tipo?

Palmieri: “Ho fatto la scelta di proporre una pasticceria mignon da 22 grammi (18 tipologie diverse), inusuale per Napoli, dove anche la mignon è sui 40, per abbinarla al caffè. Inoltre uso lo stesso caffè in diverse preparazioni, non solo per il mio tiramisù i cui savoiardi sono bagnati con il Cocoa. Anche la biscotteria (il sablé ad esempio è incluso nel prezzo del caffè) ha note di cacao e caffè. Ci sono anche le mono porzioni ad esempio con spezie: cardamomo che esalta il caffè, oppure zafferano che è di complemento alla bevanda.”

E il caffè esce dalla colazione, anche per le ore da aperitivo?

I cornetti in evoluzione (foto concessa)

Palmieri: “Noi apriamo alle 8 e il caffè accompagna durante tutta la giornata anche il bistrot post pranzo e post brunch oppure come caffè freddo, o ancora dopo cena, per l’aperitivo in verità non ci sono ancora molte richieste.”

Napoli con la tazzulella classica, miscela di Arabica e Robusta tostatura scura: è dura
proporre questi specialty da Luminist?

Palmieri: “Non offriamo un caffè con tostatura troppo pronunciata, ma il Cocoa Reloaded fa la differenza e le persone apprezzano la nostra offerta. All’inizio non è stato facilissimo per l’offerta della zona, ma piano piano hanno capito la qualità.”

Che cosa c’è scritto nel futuro di questo spazio?
“Luce!”

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