giovedì 11 Aprile 2024
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Lindt si oppone al marchio Igp Torino: “Il giandujotto l’abbiamo inventato noi”

Il segretario del comitato del giandujotto di Torino Igp, Antonio Borra: "l progetto volto a ottenere il riconoscimento di indicazione geografica protetta per il giandujotto di Torino è in stallo perché il Gruppo Lindt si oppone"

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Dal palco di CioccolaTò Antonio Borra, segretario del comitato del giandujotto di Torino Igp, ha chiesto aiuto alla città per il riconoscimento Igp del prodotto. Tuttavia il primo giandujotto della storia è stato sfornato da Caffarel, nel 1865, oggi proprietà di Lindt che contesta il progetto. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Christian Benna pubblicato sul quotidiano Corriere della Sera.

La rivendicazione del giandujotto da parte di Lindt

TORINO – Giandujotto made in Torino? Non proprio. Almeno non più. A decidere sul futuro del marchio del cioccolatino nato dall’abbraccio del cacao con le nocciole infatti potrebbe essere Zurigo e non Torino.

Infatti il gruppo svizzero Lindt & Sprüngli si è opposto al disciplinare di riconoscimento Igp presentato al ministero dell’Agricoltura da un gruppo di aziende del cioccolato, dalle grandi come Ferrero, Venchi, Domori, Pastiglie Leone fino ai cioccolatieri come Guido Gobino, Guido Castagna, Giorgio e Bruna Peyrano.

E lo ha fatto rivendicando l’invenzione del giandujotto, che risale al carnevale del 1865 per mano di Caffarel, storica azienda torinese di Luserna San Giovanni acquisita nel 1997 dal gruppo Svizzero.

La crisi diplomatica è esplosa sul palco di CioccolaTò, la grande festa del cioccolato che si tiene ogni anno in centro a Torino. “l progetto volto a ottenere il riconoscimento di indicazione geografica protetta per il giandujotto di Torino è in stallo perché il Gruppo Lindt si oppone”. Le parole del segretario del comitato del Giandujotto di Torino Igp, Antonio Borra al convegno “Il Cioccolato delle meraviglie: salute, benessere e felicità”, organizzato nell’ambito di CioccolaTò.

Il progetto per l’Igp del giandujotto torinese è nato nel 2017. Dal palco di CioccolaTò Borra ha chiesto aiuto alla Città e alla Regione “per fare rete e ottenere il riconoscimento dall’Europa”.

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