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martedì 03 Dicembre 2024
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Lavazza porta in Francia, al torneo di tennis del Roland-Garros, la sua strategia per lo sviluppo sostenibile

• 98% del caffè del Gruppo è prodotto da energia rinnovabile • 25 mln € di investimenti dedicati alla Roadmap del packaging sostenibile al 2022 • 66% del packaging dell’intero portfolio prodotti del Gruppo è già riciclabile con un obiettivo del 100% al 2025, secondo la nostra Roadmap del Packaging Sostenibile • Più dell’89% dei rifiuti generati dagli stabilimenti produttivi viene recuperato e riciclato • Il 97% degli scarti vegetali derivanti dalla lavorazione del caffè degli stabilimenti italiani viene trasformato in fertilizzante

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PARIGI – Il Gruppo Lavazza, tra i leader mondiali della torrefazione e caffè ufficiale del Roland-Garros, sceglie il prestigioso torneo francese per presentare la propria visione di crescita e gli ultimi traguardi del proprio impegno in ambito sostenibile. Il suggestivo contesto del Gran Slam francese, con cui Lavazza condivide dal 2015 valori come la ricerca dell’eccellenza, l’innovazione e l’attenzione alla sostenibilità, si conferma una piattaforma strategica per condividere, accanto all’esperienza del caffè, le novità più significative del Gruppo con uno sguardo al futuro.

Il Gruppo Lavazza a Roland-Garros con l’attenzione alla sostenibilità

“Oggi torniamo per il nono anno al prestigioso torneo in Francia, che si conferma uno dei mercati più importanti per il Gruppo.” – afferma Giuseppe Lavazza, neo Presidente del Gruppo. – “Continua il nostro percorso di internazionalizzazione, che in poco più di un decennio ha visto raddoppiare il fatturato dell’azienda che oggi vede il 70% dei ricavi provenienti dall’estero, sempre con una speciale attenzione rivolta al tema della sostenibilità, economica, sociale e ambientale. “

Grazie ad una efficace strategia di internazionalizzazione, che vede la Francia protagonista di nuove acquisizioni, unitamente a continue innovazioni che riflettono il percorso di integrazione dei criteri ESG nel modello di business, il Gruppo ha raggiunto eccellenti risultati nel 2022 con una crescita del +17,6% rispetto al 2021.

Lavazza e sostenibilità: al Roland Garros gli ultimi risultati di un impegno ambientale e sociale del Bilancio di sostenibilità 2022

98% del caffè del Gruppo è prodotto da energia rinnovabile
• 25 mln € di investimenti dedicati alla Roadmap del packaging sostenibile al 2022
• 66% del packaging dell’intero portfolio prodotti del Gruppo è già riciclabile con un obiettivo del 100% al 2025, secondo la nostra Roadmap del Packaging Sostenibile
• Più dell’89% dei rifiuti generati dagli stabilimenti produttivi viene recuperato e riciclato
• Il 97% degli scarti vegetali derivanti dalla lavorazione del caffè degli stabilimenti italiani viene trasformato in fertilizzante

Dal 2004, con la nascita della Fondazione Lavazza, il Gruppo ha iniziato a strutturare il suo impegno nel coniugare sostenibilità sociale, ambientale ed economica, partendo dal supporto alle comunità produttrici di caffè, attraverso progetti misurabili di cui oggi beneficiano oltre 180.000 coltivatori di caffè grazie agli attuali 33 progetti in essere in 21 Paesi e 3 continenti.

Attraverso la collaborazione con i diversi attori del territorio, la Fondazione si pone l’obiettivo di migliorare la resa produttiva e la qualità del caffè, promuovere l’imprenditorialità dei produttori e migliorare le loro condizioni di vita, valorizzando al contempo il lavoro delle donne e coinvolgendo le nuove generazioni.

La Reserva De ¡Tierra! Cuba: a Roland Garros Lavazza racconta una storia contemporanea di sostenibilità

Dall’impegno di Lavazza in ambito ambientale e sociale è nata La Reserva De ¡Tierra! Cuba, una contemporanea esperienza di caffè sostenibile.

Nel 2018, il Gruppo Lavazza attraverso la Fondazione Lavazza ha avviato a Cuba un programma di sviluppo sostenibile in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura di Cuba, GAF (Grupo Empresarial Agroforestal) e AICEC Torino (Agenzia di Interscambio Culturale ed Economico con Cuba) con un duplice obiettivo: ripristinare la coltivazione del caffè nel Paese, drasticamente ridotta a causa dello sfruttamento e della deforestazione tra ‘800 e ‘900, contribuendo al programma di riforestazione in atto; riportare la qualità del caffè verde cubano ai livelli di eccellenza che lo hanno reso noto in tutto il mondo, creando valore condiviso lungo la filiera, a cominciare dal miglioramento delle condizioni socio-economiche delle comunità locali produttrici di caffè, con una particolare attenzione alle donne e ai giovani.

“E’ questo uno dei progetti più importanti che la Fondazione Lavazza ha sviluppato dalla sua nascita nel 2004 e che, grazie ad uno straordinario sforzo e impegno collettivo di tanti attori, è riuscito a rilanciare da zero una produzione di caffè tra le più antiche e di qualità. Con questa iniziativa abbiamo voluto far ripartire la produzione a Cuba, scomparsa da molti anni ma rimasta utopica e leggendaria per chi l’aveva conosciuta, come noi azienda nel mondo del caffè da oltre 125 anni. ” conclude Giuseppe Lavazza.

Da questo programma di sviluppo sostenibile è nata una Associazione Economica, un ente cubano che in maniera sistemica sostiene un percorso di potenziamento della filiera produttiva del caffè per arrivare a valorizzare tutto il potenziale della produzione rimasto inespresso negli ultimi anni.

E da qui ha anche origine la nuova miscela La Reserva De ¡Tierra! Cuba il cui caffè proviene dai 170 contadini coinvolti nel progetto dalla Fondazione, nelle province cubane di Santiago e Granma: un caffè che racchiude una storia completamente tracciabile all’insegna della trasparenza, garantita dalla tecnologia blockchain integrata che rende disponibili anche al consumatore tutte le informazioni sulla filiera e sul prodotto, dalla piantagione alla tazzina.

Dal lavoro sinergico del Gruppo Lavazza con gli enti del territorio coinvolti nelle attività della Fondazione, ha origine una miscela che si cura degli agricoltori, promuovendo il ruolo delle donne e dei giovani, e dell’ambiente, in termini di conservazione delle foreste, condivisione delle buone pratiche agricole, miglioramento della qualità del caffè e delle condizioni socio-economico delle comunità produttrici.

Infine, in un contesto ambientale e sociale articolato come quello cubano, l’innovazione tecnologica ha un ruolo centrale anche nel supportare i contadini a fronteggiare l’impatto del cambiamento climatico su una cultura particolarmente vulnerabile come quella della pianta del caffè: una serie di supporti tecnologici portati dal progetto della Fondazione monitorano costantemente le condizioni delle piantagioni, dalla temperatura dell’aria agli accumuli di pioggia, dalla velocità e direzione del vento all’umidità del suolo, aiutando i contadini ad adottare in tempi rapidi le pratiche agricole più opportune per salvaguardare la produzione di caffè.

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