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MILANO – Il viaggio dentro i bar italiani alla scoperta dell’uso e consumo del latte vaccino e, parallelamente, dell’ingresso delle bevande vegetali nelle abitudini dei consumatori, continua con l’intervista a Gianluca Capocasale e Head of Trade Marketing BU Out of Home, Gruppo Lactalis Italia, proprietaria di Parmalat.
Il latte vaccino oggi, a fronte della grande crescita delle bevande vegetali, è ancora forte nelle caffetterie?
“Nel 2024 e nel primo trimestre 2025 i dati confermano che le bevande a base di latte vaccino quali cappuccino o latte in bicchiere rappresentano oltre il 92% delle consumazioni totali nelle caffetterie italiane. Le bevande vegetali confermano un trend positivo anche se coprono ancora solo l’8% del totale consumazioni (fonte TradeLab).
Il latte vaccino mantiene questa posizione dominante soprattutto per il valore che porta nell’esperienza della bevanda: cremosità, armonia con il caffè, qualità costante in ogni preparazione.
In un mercato in evoluzione, nel quale le bevande vegetali rispondono a nuove esigenze e sensibilità, il latte vaccino continua a essere la scelta di riferimento, per gusto, per resa, ma anche per tradizione. Non è solo un ingrediente, bensì un elemento che porta con sé valori di qualità, artigianalità e familiarità.”
Quanto state investendo nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti sempre più performanti sia per il latte vaccino che per le bevande vegetali?
“Come Gruppo Lactalis Italia – e in particolare come Business Unit dedicata all’Out of Home, investiamo in modo sempre più mirato nella ricerca e sviluppo, con un’attenzione particolare al latte vaccino, che rappresenta per noi un ingrediente chiave per garantire qualità, affidabilità e risultati concreti nel mondo del fuori casa. Crediamo nel valore del latte per le sue proprietà nutrizionali e per la sua capacità di offrire un’esperienza sensoriale completa, soprattutto nelle preparazioni a base caffè.

Il nostro lavoro si concentra sulla selezione delle migliori materie prime e sullo sviluppo di ricette che rispondano alle esigenze reali di chi lavora ogni giorno dietro al bancone, semplificando i processi e assicurando risultati costanti. Un esempio concreto è il Latte Selezione Bar Parmalat Professional, sviluppato grazie a un’attenta selezione di latte fresco premium 100% italiano. Grazie alla sua formulazione, consente di ottenere con facilità una schiuma piena, morbida, cremosa e setosa, anche senza tecniche avanzate.”
Quello che i consumatori cercano nei supermercati è lo stesso o è simile a quello che ordinano al bar?
“No, non è la stessa cosa, e questo è un punto molto rilevante. Al supermercato il consumatore è guidato da logiche più razionali: valuta il prezzo, la marca, la tipologia (intero, parzialmente scremato o scremato) e la data di scadenza del prodotto. In una caffetteria, invece, il nostro primo interlocutore è il barista: sono loro i nostri “primi consumatori”.
Cerchiamo di soddisfare le loro esigenze con prodotti specificamente pensati per il canale (diversi da quelli destinati alla grande distribuzione), offrendo gamme ad alto valore di servizio sia a livello di prodotto (in termini di formati e/o ricette) sia di consegna, grazie alla nostra rete diretta di Van Selling, che consegna Latte Fresco con più frequenze settimanali. Proprio questa rete diretta rappresenta un elemento distintivo e un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
Inoltre, come azienda, oltre a offrire prodotti dedicati, riteniamo fondamentale lavorare con marchi specifici per ciascun canale. È per questo che Parmalat Professional è il nostro marchio strategico per il fuori casa, mentre Parmalat opera nel canale retail, rivolgendosi direttamente al consumatore finale.”