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La storia italiana da cui è nato Tipsy Scoop, il gelato che inebria New York

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MILANO – Ha inizio a Picinisco, un piccolo comune della provincia di Frosinone, la storia Tipsy Scoop” una delle gelaterie più di tendenza della Grande Mela. A cosa si deve il suo successo? A una formula esclusiva che miscela, ad arte, gelato e sorbetto “all’italiana” con vari tipi di alcolici. Vi proponiamo questa storia raccontata da Angela Vitaliano e ripresa da Napolicittàsolidale.it

“I miei antenati, italiani, hanno portato la tradizione del gelato in Scozia, durante il 1800. A cominciare tutto, fu il mio bis bis bis nonno, Achille, che lasciò la sua città natale, localizzata sulla cima di una montagna, Picinisco, piccolo centro del Regno di Napoli”.

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Nasce così la storia di “Tipsy Scoop” una delle gelaterie (e marche di gelato) più innovative, apprezzate e “cool” di New York.

Il segreto? Gelato e sorbetto “all’italiana”, miscelati con ogni tipo (o quasi) di liquore e birra, per un risultato davvero unico e squisito

A dare corpo a un sogno, pur proseguendo, senza nemmeno saperlo, almeno all’inizio, una tradizione centenaria, è Melissa Tavss, newyorchese, con sangue italiano ereditato da sua madre, Virginia Arcari che, a sua volta, da anni, ricerca appassionatamente la storia delle sue origini e ha già pubblicato un libro intitolato “Picinisco: Uncovering 1000 Years of history”.

“Achille Arcari preparava il gelato a casa e lo vendeva portandolo in giro per la città grazie a un carretto che spingeva a mano”.

Una certa similitudine anche in questo con la storia di Tipsy Scoop che comincia a prendere forma, a partire da alcuni “esperimenti” casalinghi; fatti con una “gelatiera” comprata proprio in Italia e mai pienamente utilizzata. Le feste di compleanno e il giorno del Ringraziamento diventano così l’occasione giusta per “testare” i nuovi mix.

Anche il trisavolo, a un certo punto, riuscì ad aprire il primo negozio e suo figlio cominciò ad aiutarlo rubando i segreti del mestiere. Giovanni, dunque, aprì diverse gelaterie a Glasgow, agli inizi del ‘900, e la tradizione non si interruppe neppure con il bisnonno di Melissa, Federico, che allargò l’impresa familiare arrivando anche in Inghilterra e in molte altre città della Scozia, fino a diventare presidente della Ice Cream Alliance of Great Britain.

Anche “Tipsy Scoop” ha fatto un passo dopo l’altro

prima raggiungendo i clienti attraverso catering ed eventi, poi cominciando a distribuire i gelati confezionati in maniera sempre più capillare (oggi, il “gelato alcolico” è distribuito in tutti gli Stati Uniti e si può trovare nei migliori supermercati). Fino ad arrivare, due anni fa, all’apertura della prima gelateria vera e propria a Manhattan.

Per giorni, dopo l’inaugurazione, la fila era così lunga da riempire un intero tratto dell’isolato e, zelanti bodyguard controllavano con attenzione i documenti degli avventori, per assicurarsi che avessero tutti compiuto 21 anni (la legge americana vieta l’acquisto di alcolici a chi ha meno di quell’età).

Ci sono anche i cocktail con aggiunta gelato

Oggi, Tipsy Scoop ha sedi anche a Williamsburg (Brooklyn), a Myrtle Beach, a Las Vegas e, nuovissima, a Dallas. E, alla vasta gamma dei gusti offerti (squisito quello al lampone e limoncello tanto per citarne uno), da pochi giorni, si sono aggiunti i cocktail preparati appunto con l’aggiunta di gelato.

Angela Vitaliano

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