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Per La Marzocco è l’anno d’oro vendite record, ricavi oltre 210 milioni (+60%) e investimenti

Anche nel difficilissimo 2019 i ricavi erano cresciuti del 3 per cento. Adesso, al boom 2020 del segmento domestico, si aggiunge la ripresa del canale dei bar. Per tenere il passo alla vorticosa crescita l'azienda fiorentina ha assunto 90 addetti nel 2020, 120 quest'anno con 20 posizioni ancora aperte

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MILANO – La Marzocco dei record in questo pur complicato 2021. Sì perché la storica azienda fiorentina produttrice di macchina da caffè espresso professionali e da casa, fondata nel 1927 dai Fratelli Bambi, chiuderà i bilanci con ricavi dalle vendite di oltre 210 milioni. Nonostante i noti problemi dei rifornimenti di materie prime e componenti e pure quelli relativi ai container mancanti che stanno rallentando le consegne all’estero.

Si tratta di una crescita del 60% rispetto al fatturato 2020 che pure rappresentava un record, nonostante i lockdown e la pandemia.

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Da notare che La Marzocco è stata una delle poche aziende del settore a chiudere con il segno più il bilancio del 2020, molto difficile per la maggior parte dei marchi.

Ma non è tutto perché per tenere il passo a questa esplosione delle vendite sono state necessarie nel 2020 novanta assunzioni. Che sono diventate 120 quest’anno. Ma non bastano ancora, tanto è vero che le posizioni aperte sono altre 20.

la marzocco
Lo staff La Marzocco dello stabilimento di Scarperia nei pressi di Firenze

In totale La Marzocco ha oltre 420 dipendenti in Italia che diventano 670 con quelli all’estero. Le macchine per caffè e i macinacaffè sono esportati in oltre 100 Paesi con il supporto di distributori e partner, con una presenza in 5 continenti.

Infatti l’azienda, che ha la sede vicino a Firenze, ha uffici anche a Auckland (Nuova Zelanda), Barcellona (Spagna), Londra, Melbourne (Australia), Milano, Seattle (Stati Uniti), Seoul, Shanghai (Cina), Stoccarda (Germania) e Sydney.

Come si vede si tratta di dati sorprendenti, più simili a quelli di una start-up che di una storica azienda del made in Italy.

Il boom del settore domestico de La Marzocco

La Marzocco GS3 con finiture in legno
La Marzocco GS3 con finiture in legno per l’impiego casalingo

Che cosa è successo è presto detto. Si tratta del clamoroso successo del mercato domestico, che per altro La Marzocco ben conosce e presidia da diversi anni in grande anticipo.

Per il settore casa, ma anche per gli uffici di tutto il mondo, La Marzocco costruisce e propone macchine che, in piccolo, ripropongono in tutto e per tutto le caratteristiche delle professionali.

Senza sacrifici tecnici per via delle dimensioni. In tutto il mondo anche le piccole de La Marzocco sono ormai considerate oggetti-cult che hanno un grande mercato nonostante prezzi attorno ai 5.000 euro.

Sì perché con queste macchine non è difficile replicare in casa o in ufficio l’esperienza dell’espresso nelle migliori caffetterie di tutto il mondo. Questo successo del settore home ha permesso a La Marzocco di superare con successo il 2020, l’anno più duro per il canale horeca, in tutto il mondo.

Il risultato è scritto nel bilancio che ha riportato il segno più. Perché mentre altri costruttori hanno registrato segni meno, le vendite mondiali de La Marzocco sono cresciute di 3 punti percentuali rispetto al 2019.

La Marzocco Leva
La Marzocco Leva

Quella che avete appena letto è la necessaria premessa ad una lunga intervista a Guido Bernardinelli, che de La Marzocco è l’amministratore delegato, pubblicata dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore a firma di Luca Orlando.

Bernardinelli inizia la sua analisi dal ritorno alla quasi normalità dei consumi del fuori casa.

“La ripresa del bar ora è evidente – esordisce l’ad Guido Bernardinelli parlando con Il Sole 24 Ore – anche se la forza della domanda ci ha sorpreso, è andata oltre ogni nostra previsione mettendoci anche in difficoltà in termini produttivi”.

KB90
Il funzionamento dello straight in l’inserimento del portafiltro ergonomico ne La Marzocco KB90 che è valso a questo modello il premio internazionale assegnato da Sprudge

Progressi – sottolinea Luca Orlando – non legati all’Italia ma ai mercati mondiali, che per l’azienda fiorentina valgono il 95% del fatturato. Realizzato in particolare nei luoghi più lontani, come Cina, Stati Uniti, Arabia Saudita, Indonesia o Thailandia.

Prosegue Guido Bernardinelli: “Nell’esperienza del caffè il made in Italy è un valore aggiunto evidente e il fatto di produrre tutto qui, con la stragrande maggioranza dei componenti che arriva dal territorio, è certamente uno dei motivi alla base del nostro successo”.

L’impennata dei volumi de La Marzocco

Modbar
Un particolare della Modbar, la macchina professionale modulare con la parte tecnica sotto il bancone

Il Sole 24 Ore analizza poi la crescita de La Marzocco che nel 2021 ha porta l’azienda a piazzare nel mondo altre 35mila macchine (15mila delle quali legate al segmento domestico).

“Un’ impennata dei volumi che ha richiesto da un lato l’ampliamento dell’organico italiano a 420 unità (670 nel mondo), dall’altro nuovi investimenti in capacità produttiva, 16 milioni di euro. Mentre in parallelo prosegue l’upgrade tecnologico delle macchine, su cui progressivamente viene installata nuova “intelligenza”.

L’introduzione della tecnologia Iot, Internet of things

La Marzocco KB90 tre gruppi della presentazione italiana
La Marzocco KB90 tre gruppi della presentazione italiana (il fotoservizio dell’evento è stato realizzato da Andrea Pinacci)

Guido Bernardinelli spiega così il successo de La Marzocco: “Il percorso Iot è tra le nostre priorità strategiche e le macchine connesse sono già 13mila. Rete utile per raccogliere i dati di utilizzo ma soprattutto per attivare forme di manutenzione predittiva. In questo modo, con un monitoraggio effettivo a distanza, è possibile anche prevedere forme di pagamento sulla base dell’utilizzo: invece di vendere la macchina da caffè, si può pensare di far pagare all’esercente una quota per singola tazzina”.

Sei milioni di investimenti de La Marzocco anche sulla formazione

progetto di ricerca la marzocco
La serra con le piante del caffè all’interno dell’Accademia del Caffè Espresso di Firenze

Il Sole 24 Ore entra poi nei dettagli spiegando come “agli investimenti in tecnologia si affiancano altri impegni in termini di formazione/narrazione, attraverso l’Accademia del Caffè Espresso aperta a Firenze negli scorsi anni, investimento da sei milioni. Ex fabbrica affacciata sulle colline di Fiesole ristrutturata per accogliere laboratori, una piantagione di caffè in serra, un museo, un centro di tostatura.”

“L’esperienza sul prodotto partendo dalla cultura del caffè”

Un’originale immagine con i dettagli di alcuni dei nuovi prodotti La Marzocco

Guido Bernardinelli conclude così la sua analisi consegnata a Il Sole 24 Ore: “L’obiettivo è quello di costruire un’esperienza sul prodotto, portare conoscenza facendo allo stesso tempo cultura e formazione puntando su target diversi.

Può essere il turista che visita Firenze e cerca alternative ai monumenti, nostri distributori che portano clienti potenziali, oppure singoli clienti che vengono a visitarci per customizzare i propri prodotti.

Si tratta anche un modo per evidenziare i nostri sforzi verso la sostenibilità, facendo vedere con pochi interventi sia possibile ridurre di molto il nostro impatto sull’ambiente. Su questo punto abbiamo un progetto ben definito, vogliamo diventare una delle realtà più green del nostro settore”.

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