martedì 08 Ottobre 2024

Julius Meinl Barista Cup: Raffy Vajio (Emirati Arabi Uniti) è il vincitore assoluto, Luca Riccardi è il re della categoria Cappuccino

Marcel Löffler, ceo del gruppo: "Ogni barista ha gareggiato utilizzando caffè di altissima qualità e attrezzature all'avanguardia, supportati dall'esperienza impareggiabile dei nostri team globali e locali. Questo è il servizio che offriamo a tutti i nostri partner horeca. Tutto ciò, abbinato al talento e alla dedizione dei nostri migliori baristi, garantisce ogni volta un caffè in tazza eccezionale”

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VIENNA – Sono pochi i Paesi al mondo che possono vantare una forte identità culturale legata al caffè come l’Italia ma l’Austria è un’eccezione alla regola. Le origini del chicco sono velate dal mistero, tuttavia alcune leggende narrano che la lunga cultura della nera bevanda nel capoluogo austriaco ebbe inizio quando alcuni turchi lasciarono i chicchi di caffè dopo un assedio fallito.

Un commerciante polacco ebbe perciò l’idea di utilizzare quei chicchi per aprire la prima caffetteria della città fondata nel 1683.

CIMBALI M2

Da lì succedette, dal diciannovesimo secolo in poi,  l’età dell’oro delle caffetterie viennesi, veri e propri centri culturali in cui scrittori, scienziati e artisti, tra cui Sigmund Freud, Hermann Broch e Karl Kraus si ritrovavano al centro di dibattiti e discussioni.

Raffy Vajio è il vincitore della Julius Meinl Barista Cup

Perciò quale luogo migliore se non Vienna per ospitare la prima edizione della Julius Meinl Barista Cup e decretare il vincitore mondiale della competizione? La gara è stata ospitata presso la sede storica dell’azienda, simbolo del caffè in tutta la città.

Dopo una competizione agguerrita, Raffy Vajio, rappresentante degli Emirati Arabi Uniti e originario delle Filippine, ha trionfato su tutti i dodici partecipanti.

Vajio lavora per Atlantis the Royal a Dubai ed è il capo barista dell’hotel, gestendo oltre 35 ristoranti. La sua maestria nell’arte del caffè ha impressionato i giudici, così come il cuore e la passione genuina per l’espresso che ha dimostrato durante la sua performance.

“Sono molto grato di essere venuto a Vienna per competere con queste persone straordinarie,” ha affermato Vajio. “Il segreto della mia vittoria è la passione dietro il mio lavoro.”

Gli altri vincitori delle singole categorie sono stati: Vladimir Chzou (Red Rabbit in Moldavia) per il miglior espresso; l’italiano Luca Riccardi con il premio per il miglior cappuccino, mentre Mario Benetseder, dall’Austria, ha trionfato nella categoria Signature Drink.

Luca Riccardi ha rivelato: “Il segreto della mia vittoria è semplice e si riassume in determinazione, passione e un po’ di fortuna. Non so cosa mi riservi il futuro ma sono soddisfatto della mia performance”.

Il team Julius Meinl Italia con Luca Riccardi

Vladimir Chzou, il vincitore per il miglior espresso, ha condiviso il motivo della sua ossessione per il caffè: “Sono originario della Russia e sono venuto in Moldavia due anni fa quando è iniziata la guerra. Ho iniziato il mio percorso nel mondo del caffè quattro anni fa in una caffetteria in Russia, dove ho assaggiato la migliore tazzina d’espresso della mia vita. Volevo imparare i segreti che si celavano dietro la bevanda. Vorrei competere di più in futuro e fare del mio meglio nell’approfondire questo mondo.”

Mario Benetseder ha condiviso i segreti dietro il signature drink: “Per la mia ricetta ho utilizzato olio d’oliva italiano del lago di Garda e lo sciroppo biologico fatto in casa al bergamotto calabrese. L’Italia ha avuto una grande influenza sul mio drink poiché il bergamotto proviene direttamente dalla Calabria, per non parlare dell’olio d’oliva rigorosamente italiano.”

Tutti e dodici i campioni hanno gareggiato utilizzando il caffè Julius Meinl super premium 100% Arabica Belvedere Blend, parte della linea The Originals Bio Fairtrade a doppia certificazione.

Il cappuccino di Luca Riccardi

I baristi, a turno, hanno preparato due espressi, due cappuccini e due signature drink con tempi di preparazione limitati: 12 minuti per organizzare la stazione, 12 minuti per comporre e creare le miscele e 7 minuti per pulire la stazione.

La giuria di esperti era composta da: Tim Sturk, capo giudice, fondatore e direttore di Coffee Education presso il Coffee Cherry Training. Sturk è un Q Grader con licenza e giudice certificato degli eventi World Coffee: si dedica da oltre un decennio a migliorare la qualità del caffè servito nell’industria horeca; Angelika Galas (giudice tecnico), capo dell’Accademia del Caffè del gruppo Julius Meinl, è la responsabile della formazione di centinaia di dipendenti e clienti di Julius Meinl ogni anno; Agnieszka Rojewska (giudice sensoriale), è la campionessa mondiale barista 2018 e campionessa mondiale di Coffee in Good Spirits 2022. Rojewska ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è diventata una figura di spicco nella comunità del caffè specialty; Ali Vogel (giudice sensoriale) è il campione austriaco di Latte art 2024 con una vasta esperienza nelle competizioni.

Da sinistra: Christina Meinl e i giudici Tim Sturk, Angelika Galas, Ali Vogel e Agnieszka Rojewska

Anche gli altri baristi in competizione hanno dimostrato un grande talento sulla scena internazionale:

  • Mladen Jurošević (Café Bar Vremeplov), Bosnia ed Erzegovina
  • Davor Meštrović (Garaža Coffee Bar), Croazia
  • Štěpánka Potůčková (Café and Bistro Chodský), Repubblica Ceca
  • Davit Nikolishvili (Ambassadori Tbilisi Hotel), Georgia
  • Daria Tovkach (Mr & Mrs Coffee), Polonia
  • Ionela Todoran (Café Wien), Romania
  • David Melicher (Crowne Plaza), Slovacchia
  • Coral Gamliel (Café Noir), Stati Uniti d’America

Marcel Löffler, ceo del gruppo Julius Meinl Coffee, ha dichiarato: “Ogni barista ha gareggiato utilizzando caffè di altissima qualità e attrezzature all’avanguardia, supportati dall’esperienza impareggiabile dei nostri team globali e locali. Questo è il servizio che offriamo a tutti i nostri partner horeca. Tutto ciò, abbinato al talento e alla dedizione dei nostri migliori baristi, garantisce ogni volta un caffè in tazza eccezionale”.

I baristi hanno mostrato le loro abilità utilizzando la macchina Sca certificata Rancilio RS1, il macinacaffè Fiorenzato F83 Pro e i sistemi a osmosi inversa BWT Bestaqua ROC. Questi strumenti, mantenuti con soluzioni di pulizia specializzate di Cafetto, riflettono la dedizione di Julius Meinl all’innovazione e alla qualità del caffè in tazza.

La macchina Rancilio RS1

I quattro vincitori viaggeranno in Honduras a gennaio, dove Julius Meinl acquista caffè biologico certificato Fairtrade per la linea The Originals Bio Fairtrade.

L’avventura in Honduras, organizzata in collaborazione con Fairtrade, offre un’opportunità unica per i baristi di immergersi nella ricca cultura del caffè del Paese. Anche Christina Meinl, membro della quinta generazione della famiglia, e Hartwig Kirner, direttore di Fairtrade Austria, si uniranno al viaggio.

Christina Meinl ha aggiunto: “Da oltre 160 anni la missione di Julius Meinl è dedicata a condividere la ricca cultura delle caffetterie viennesi con il mondo. La nostra convinzione è semplice: il caffè è un’arte che va oltre la semplice tazzina. Con un’eredità di oltre un secolo di esperienza e un impegno per l’innovazione, la Julius Meinl Barista Cup serve come piattaforma per celebrare i baristi che condividono la stessa passione.”

La linea Burundi

L’evento è stata anche l’occasione per provare il nuovo caffè specialty Burundi, disponibile in occasione della Giornata internazionale del caffè il 1° ottobre.

La linea Burundi ha note di arancia rossa con un accenno di tè nero e zucchero di canna caramellato.

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