sabato 04 Maggio 2024
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Import italiano in crescita del 9% nel 2022 a 10,8 mio

Secondo la Federazione europea del caffè, la Germania rimane il massimo paese importatore dell’UE, con 18.060.220 sacchi, in lieve crescita (+0,9%) sull’anno precedente. L’italia consolida il suo secondo posto con balzo in avanti di quasi 900 mila sacchi (+9%), che porta il nostro import a 10.835.002 sacchi. Il Brasile rimane il principale fornitore di caffè verde dell’UE, con oltre un terzo (35,3%) delle importazioni

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MILANO – L’import europeo è in netta ripresa, ma rimane sempre inferiore ai livelli pre-Covid. Secondo le statistiche dello European Coffee Report, redatto dalla Federazione europea del caffè (Ecf), le importazioni di caffè verde dei 27 paesi dell’Unione europea sono state pari, nell’anno solare 2022, a 49.128.220 sacchi: un incremento del 5,9% rispetto al 2021. Il dato rimane tuttavia lontano da quello record di 53,5 milioni (escluso il Regno Unito) registrato nel 2016.

La Germania rimane il massimo paese importatore dell’UE, con 18.060.220 sacchi, in lieve crescita (+0,9%) sull’anno precedente.

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L’Italia consolida il suo secondo posto con balzo in avanti di quasi 900 mila sacchi (+9%), che porta il nostro import a 10.835.002 sacchi.

Forte incremento anche per il Belgio, le cui importazioni superano i 6,3 milioni di sacchi, con un incremento del 12,3%. Dopo la flessione subita nel 2021, la Spagna torna ai livelli del 2020, con un volume di 4.275.053 sacchi (+13,7%).

L’incremento più significativo lo registra però l’Olanda, che passa da poco più di un milione a quasi 1,8 milioni di sacchi importati (+74%). In flessione (-7,8%) invece l’import della Francia, che scende a 2.433.410 sacchi. In lieve calo anche le importazioni di Svezia e Finlandia.

Al di fuori del perimetro dell’UE, il Regno Unito sfiora i 3 milioni di sacchi importati, con un incremento superiore al 19%, mentre la Svizzera cresce lievemente mantenendosi sopra i 3,2 milioni.

Le importazioni dell’Europa occidentale risalgono così a quasi 56 milioni di sacchi: oltre il 6,2% in più rispetto al 2021.

Oltre i due terzi (36,8%) delle importazioni dell’UE fanno capo alla Germania. L’Italia, che ha registrato l’incremento maggiore in termini assoluti, conta per il 22,1% dell’import dell’Unione. A seguire Belgio (12,8%) e Spagna (8,7%).

I dati sopra riportati riflettono la tendenza a una sempre maggiore concentrazione dei commerci, con i 4 principali paesi importatori che assorbono ormai oltre l’80% dei volumi.

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