venerdì 12 Aprile 2024
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illycaffè e Nestlé Italiana: il progetto ReCap procede con la fase due in 4 comuni

Una seconda fase che avrà la durata di tre mesi e vedrà protagonisti i comuni di Trieste, Udine, Campoformido e Pasian di Prato. Ovviamente prevedendo delle tipologie differenti per conferire le capsule esauste, che saranno raccolte in un sacchetto confezionato e messo a disposizione dei cittadini

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TRIESTE – Da luglio aveva visto la sua partenza il primo progetto pilota d’Italia per recuperare le capsule in plastica di caffè usate, ReCap. Un protocollo nato dalla collaborazione della Regione, di Arpa Fvg, Illycaffè e Nestlé Italiana, che si è sviluppato tramite l’attivazione della raccolta differenziata delle capsule esauste e del loro trattamento in un impianto appositamente creato in via sperimentale con la separazione del loro contenuto dal contenitore.

Il progetto, ufficializzato a marzo, con la firma al protocollo d’intesa tra Regione, Arpa Fvg, i produttori e distributori di caffè, illycaffè Spa e Nestlè Italiana Spa, e le tre aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti in regione: Net Spa, A&T2000 Spa ed AcegasApsAmga Spa, ora si evolve e inizia una nuova fase di sperimentazione estendendosi a 4 comuni del Friuli Venezia Giulia.

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Illycaffè e Nestlè Italiana si sono impegnate a sostenere i costi del progetto, compresi quelli della progettazione, realizzazione e gestione dell’impianto sperimentale di separazione delle capsule e quelli connessi alla gestione dei rifiuti.

ReCap: il secondo step è partito

A presentarla, a Trieste, è stato l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro, che già si era pronunciato sull’importanza di questa iniziativa nel momento del suo primo avvio. E ora conferma la sua opinione iniziale, consacrandone il passaggio da progettazione a realizzazione concreta. Il rispetto per l’ambiente, non può più essere percepito come un onere, ma come valore aggiunto anche per gli imprenditori, che possono trovare così nell’economia circolare la risposta alle emergenti richieste degli stessi consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità.

Una seconda fase che avrà la durata di tre mesi e vedrà protagonisti i comuni di Trieste, Udine, Campoformido e Pasian di Prato. Ovviamente prevedendo delle tipologie differenti per conferire le capsule esauste, che saranno raccolte in un sacchetto confezionato e messo a disposizione dei cittadini.

Prossimo obiettivo, costruzione di un impianto di rigenerazione in linea con le norme europee

Così da poter puntare ai finanziamenti messi a disposizioni dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, rientrando nei criteri richiesti al suo interno.

Chi vorrà partecipare nei comuni coinvolti, potrà ricevere la newsletter per email e così iscriversi al metodo di raccolta. In cambio, riceverà innanzitutto l’informativa che spiega le modalità del progetto, un contenitore per la raccolta domestica, insieme a un piccolo bidone da esporre in strada.

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