domenica 05 Maggio 2024
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Nespresso, Seruso, Silea e Cial: il progetto di riciclo delle capsule in alluminio

Pietro Antonio D’Alema, direttore generale di Silea: "Il progetto è nato nel 2017 e oggi coinvolge circa un milione di cittadini lombardi che quotidianamente consumano cialde di caffè. Per parlare concretamente di economia circolare occorrono modalità di raccolta differenziata pensate per semplificare la vita alle famiglie e impianti tecnologicamente avanzati, concepiti per le effettive esigenze delle filiere del riciclo"

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La partnership tra Silea, Seruso, Nespresso e Cial (Consorzio nazionale degli imballaggi in alluminio) compie sei anni di notevoli risultati. Nella mattinata di martedì scorso, all’impianto di Seruso, con sede in via Piave a Verderio, si è tenuta la conferenza stampa che ha presentato i risultati ottenuti in questi anni di collaborazione. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata su Prima Merate.

La rinascita delle capsule di caffè

VERDERIO (Lecco) –  Il progetto rappresenta un unicum in Italia, che permette di recuperare un materiale minuto come le capsule in alluminio del caffè, facendole confluire nella raccolta del multimateriale leggero (comunemente conosciuto come sacco viola) grazie alle avanzate tecnologie che offre l’impianto recentemente riqualificato.

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“Il progetto è nato nel 2017” – ha spiegato Pietro Antonio D’Alema, direttore generale di Silea – “e oggi coinvolge circa un milione di cittadini lombardi che quotidianamente consumano cialde di caffè. Per parlare concretamente di economia circolare occorrono modalità di raccolta differenziata pensate per semplificare la vita alle famiglie e impianti tecnologicamente avanzati, concepiti per le effettive esigenze delle filiere del riciclo”.

Come avviene, appunto, a Verderio. “Il progetto per il recupero delle capsule in alluminio rappresenta un esempio di partnership tra aziende pubbliche locali, realtà industriali e consorzi nazionali del riciclo – ha continuato D’Alema – Silea è stata la prima azienda italiana ad avviare questa iniziativa promuovendo la raccolta delle capsule in alluminio attraverso il semplice conferimento nel sacco multimateriale, insieme a plastica, lattine e tetrapak. Questo non sarebbe stato possibile senza la tecnologia di selezione automatica dell’impianto di Seruso”.

Recupero dell’alluminio piccolo e leggero

Il recupero di alluminio piccolo e leggero avviene con un sistema di vagli in grado di dividere il flusso di rifiuti in tre frazioni – fine, intermedia e grossolana – e costituito dalla tecnologia Ecs (Eddy Current Separator) che sfruttando il magnetismo raccoglie l’alluminio piccolo e leggero separandolo dai materiali non conduttivi (come vetro, pietre, plastica, carta, legno), prima che vengano avviati al processo di riciclo.

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