lunedì 06 Maggio 2024
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Il Corriere della Sera lancia il concorso per il miglior barista di Milano

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MILANO – Il Corriere della Sera ha lanciato un concorso per premiare il miglior barista del capoluogo lombardo. Ecco come presenta l’iniziativa: Spesso il primo sorriso che ci saluta la mattina è proprio quello del nostro barista. E diciamo «nostro» come lo diremmo di un parente stretto, perché il bar, per noi milanesi, è una consuetudine domestica e quotidiana. Se ne conoscete uno davvero speciale è arrivato il momento di mostrargli la vostra simpatia. Come? Partecipando alla nuova iniziativa «Vota il barista».

Basterà cliccare su milano.corriere.it/votailbarista, accedendo all’apposito modulo, compilarlo (le istruzioni nel box a fianco) e inviarlo. Attenzione, stiamo parlando di baristi che lavorano nei bar, non nei locali notturni (chissà, magari in futuro toccherà a loro). Per due mesi, ogni mercoledì, pubblicheremo le segnalazioni più interessanti: incontreremo i vostri baristi del cuore, li fotograferemo e daremo loro spazio sulle pagine del giornale, pubblicando anche le «motivazioni» di chi li ha segnalati. Le votazioni proseguiranno per circa due mesi, dopodiché verranno scelti i vincitori che riceveranno il «Premio ViviMilano-barista 2012».

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Per iniziare, potreste cominciare a chiedervi se il vostro barista è un confidente discreto, un compagno di chiacchiere che ci rispetta e non ci giudica, oppure un personaggio gentilissimo che ci conosce a memoria e ci sopporta con biblica pazienza. Non sono voli pindarici, badate. È matematica: i dati statistici affermano che i milanesi consumano circa 500mila caffè ogni giorno. Giorno dopo giorno, si finisce per coltivare una passione faziosa e arbitraria, affine a quella del tifo sportivo, ma più ragionevole e pensata, perché maturata nel tempo nei confronti di chi sta dietro al bancone. Per questo, il nostro barista prediletto può anche lavorare in un locale dimesso o anonimo, come tanti nella nostra città.

La chiave di volta non è un dettaglio estetico: sta nell’umanità di chi ci serve al banco. Chiaro che contano anche la tecnica e la professionalità. Ma se il barista è scostante o sgarbato, se non sa entrare in empatia con i nostri umori, non c’è cappuccino perfetto che tenga. Il barista è il «sacerdote laico» di un rito che non teme le stagioni, le mode e nemmeno la crisi. Al bar non si è mai soli: si varca quella soglia per bere un caffè e incontrare un vecchio amico. Volete partecipare? Basta un clic. Partecipare alla nostra iniziativa è molto semplice.

Andando sul sito milano.corriere.it/votailbarista si aprirà una schermata che dovrete compilare in tutte le sue parti. Prima di tutto, vi verranno richiesti i dati del barista che volete segnalare: il suo nome, il bar in cui lavora e la motivazione della scelta (è particolarmente cortese? Vi prepara un caffè eccezionale? ha sempre un’attenzione in più per voi?). Segue una parte nella quale dovrete inserire i vostri dati (nome, età, professione, email). Ogni settimana, da mercoledì prossimo, sceglieremo alcuni tra i baristi segnalati e ve li faremo conoscere. Fra circa due mesi, proclameremo i vincitori e consegneremo loro il «Premio ViviMilano».

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