lunedì 22 Dicembre 2025

Il caffè in ghiaccio entra nei PAT, Antonio Quarta: “Un traguardo per tutto il Salento”

La notizia arriva in un momento insolito per il consumo della bevanda, ma proprio per questo assume un valore ancora più profondo: un riconoscimento invernale per un sapore d’estate, che unisce generazioni e racconta un territorio attraverso il gesto semplice di versare un caffè caldo, zuccherato o amaro, su del ghiaccio

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LECCE – Il caffè in ghiaccio, simbolo dell’estate salentina e rito quotidiano per migliaia di persone, è stato ufficialmente inserito dalla Regione Puglia nell’elenco regionale dei Prodotti agroalimentari tradizionali (PAT). Un riconoscimento importante, che sancisce l’identità culturale di una preparazione semplice ma profondamente radicata nella storia di Lecce e del Salento.

L’inserimento è avvenuto con atto dirigenziale del 16 dicembre u.s., nell’ambito dell’aggiornamento annuale dell’elenco regionale dei PAT, che ha visto l’approvazione anche di altri 12 prodotti proposti attraverso il Progetto QBO, iniziativa attuata da Confagricoltura Lecce con il sostegno della Camera di Commercio di Lecce, finalizzata alla valorizzazione e tutela delle eccellenze agroalimentari del territorio.

La determina regionale colloca il caffè in ghiaccio tra le bevande analcoliche tradizionali, affiancandogli anche la denominazione comunemente usata di caffè alla leccese. Nei prossimi mesi, la documentazione sarà trasmessa al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) per l’inserimento nell’elenco nazionale dei PAT.

La ricetta, riconducibile agli anni Cinquanta e attribuita ad Antonio Quarta senior, torrefattore e innovatore, prevede la versatura di un espresso caldo su ghiaccio, con o senza l’aggiunta di latte di mandorla. La bevanda nasce dall’ingegno con la funzione di tonificare e attenuare la sete durante le lunghe estati salentine, diventando nel tempo simbolo di accoglienza, socialità e appartenenza.

“È un traguardo per tutto il Salento – commenta Antonio Quarta – che da decenni porta avanti questa tradizione con passione e coerenza. Il riconoscimento ufficiale tutela non solo la ricetta, ma soprattutto la memoria collettiva che rappresenta.”

La notizia arriva in un momento insolito per il consumo della bevanda, ma proprio per questo assume un valore ancora più profondo: un riconoscimento invernale per un sapore d’estate, che unisce generazioni e racconta un territorio attraverso il gesto semplice di versare un caffè caldo, zuccherato o amaro, su del ghiaccio.

Con l’ingresso nei PAT, il caffè in ghiaccio potrà essere ulteriormente tutelato e valorizzato nelle iniziative promozionali regionali, nei percorsi di turismo gastronomico e nei progetti educativi legati alla cultura alimentare pugliese.

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