giovedì 11 Aprile 2024
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Il caffè, alleato dei ciclisti, riduce il deterioramento della forza durante l’attività fisica: ecco lo studio

In un articolo pubblicato su Medicine & Science In Sports & Exercise, un gruppo di ricercatori brasiliani ha sottoposto dieci ciclisti maschi a vari test sul tempo di esaurimento dopo l’ingestione di placebo o caffeina (5mg/kg di peso corporeo, dove un espresso medio è 75mg una tazza di tè 50mg)

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Un team di ricercatori brasiliani ha scoperto che la caffeina riduce il deterioramento della potenza muscolare durante l’esercizio fisico: questi sono i risultati che provengono dal test su un gruppo di ciclisti sportivi. Il legame tra il caffè e il ciclismo è ben radicato nella community italiana: basti pensare a Gruppo Cimbali che con il suo brand Faema  si è confermata anche quest’anno partner del Giro d’Italia.

Degno di nota è anche Francesco Sanapo, titolare di Ditta Artigianale, appassionato della bicicletta che ha documentato più volte sui social le sue odissee a due ruote. Menzione speciale per il tempio dell’espresso e del ciclismo Eroica Caffè che ha aperto un punto vendita a Milano due mesi fa. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Ciclismo.

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I benefici del caffè nel ciclismo

MILANO – La caffeina contenuta nel tè e nel caffè è una metilxantina che si lega ai recettori che rilevano l’adenosina, un composto collegato alla fatica. Se chiedete a uno scienziato in che modo la caffeina aumenta le prestazioni sportive, vi dirà che abbassa lo sforzo percepito, facendo sembrare l’esercizio più facile in modo da spingere di più.

In un articolo pubblicato su Medicine & Science In Sports & Exercise, un gruppo di ricercatori brasiliani ha sottoposto dieci ciclisti maschi a vari test sul tempo di esaurimento dopo l’ingestione di placebo o caffeina (5mg/kg di peso corporeo, dove un espresso medio è 75mg una tazza di tè 50mg).

Sono stati monitorati l’attivazione muscolare e l’ossigeno nel sangue. In primo luogo, è emerso che la caffeina ha funzionato: il tempo di esaurimento è aumentato di circa il 14% rispetto al placebo.

In secondo luogo, la forza muscolare si è deteriorata meno con la caffeina: al punto di esaurimento per i ciclisti con placebo, la forza muscolare era diminuita del 60%, mentre i ciclisti con caffeina pedalavano con una diminuzione del 45%.

Inoltre, l’attivazione volontaria (VA, voluntary activation) dei muscoli – in pratica la forza dei segnali che il cervello invia ai muscoli – è diminuita costantemente durante i test con placebo, ma è rimasta pressoché costante durante i test con caffeina.

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