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MILANO – Dopo la freschissima (in tutti i sensi) notizia che celebrava i 70 anni dell’iconico gelato de La Coppa del Nonno, ora si ritorna a parlarne su un altro piano e coinvolgendo altri brand: quello delle acquisizioni. Nel mirino di Goldman Sachs sta finendo il Gruppo britannico Froneri, co-partecipato Nestlè e valutato a circa 15 miliardi di euro includendo il debito. La fonte è il Financial Times ripreso da La Repubblica qui.
Goldman Sachs a caccia di gelati
Così come riporta Repubblica, alcuni dei marchi di gelato più noti a livello mondiale come i prodotti realizzati e venduti in Italia dal Gruppo Froneri, (Nuii, Maxibon, Coppa del Nonno, Oreo, i classici Motta, La Cremeria e Antica Gelateria del Corso, Häagen-Dazs, potrebbero diventare proprietà della banca di investimento Goldman Sachs.
Così ha pubblicato il Financial Times, ripreso da Repubblica: Goldman Sachs sarebbe in procinto di fare un’offerta per l’acquisizione di una quota della società e affiancare nella joint venture la società europea di private equity Pai. Un accordo significativo per tutto il settore, che potrebbe concludersi già questo settembre.
Scrive Repubblica: “Secondo fonti vicine alla questione, l’accordo, che potrebbe valutare Froneri – joint venture con il gruppo svizzero di beni di consumo Nestlé – a circa 15 miliardi di euro, debito incluso, implicherebbe che la divisione di gestione patrimoniale di Goldman Sachs diventi l’investitore principale del veicolo societario. – e, continua su Repubblica – L’accordo si perfezionerebbe attraverso un continuation fund, una società veicolo istituita per subentrare a un fondo arrivato al termine della sua durata.
Sarebbe il secondo per Pai in Froneri, fondata come joint venture con Nestlé nel 2016 e che è diventato il secondo produttore di gelati nel mondo. Froneri ha aumentato i propri ricavi, 5,5 miliardi di euro nel 2024 dai 2,6 miliardi nel 2019. Pai aveva già investito parte della sua quota del 50% in un continuation fund nel 2019, nel tentativo di trarre vantaggio dalla crescita della joint venture con l’acquisizione dei marchi statunitensi di Nestlé. La durata di quel primo fondo di continuazione sta ora volgendo al termine. Il gruppo dovrebbe mantenere la sua quota del 50% e aggiungere alcuni marchi in Froneri nei prossimi anni.”