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«Non è detto che il caffè bio sia sempre più buono e sano»: qui lo spiega il super esperto Gianfranco Brumen

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MILANO – Il caffè bio è sempre più buono e sano rispetto ai caffè provenienti dalle filiere commerciali? Facendo seguito all’articolo pubblicato lunedì 8 dicembre riceviamo questa breve, ma significativa riflessione di Gianfranco Brumen, esperto di caffè, torrefazione ed espresso.

Una riflessione che può interessare sicuramente gli addetti al settore, così come chi ha ancora tanto da scoprire sul mondo del chicco.

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Caffè bio, l’opionine di Gianfranco Brumen

Per quanto riguarda i prodotti biologici in genere l’aspettativa del consumatore è di accedere a un prodotto che rispetta l’ambiente, eticamente e socialmente corretto, più sano e non so perché anche più buono.

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Dal 1° luglio l’eurofoglia indicai prodotti biologici in Europa quindi anche il caffè

La mia ultradecennale esperienza mi ha dimostrato che qualitativamente non è detto che un caffè bio sia più buono e più sano dei caffè commerciali.

Acquistando caffè di qualità le analisi non mi hanno mai mostrato fitofarmaci, pesticidi e inquinanti rilevabili al di sopra dei limiti di legge. In alcuni casi, la loro presenza non era nemmeno rilevabile con i metodi analitici ufficiali.

E per quanto riguarda la qualità in tazza vale sempre il solito discorso: essa dipende da molteplici fattori quali: il terreno, la cultivar, le pratiche agricole, il metodo di raccolta, il tipo di lavorazione e così via.

Gianfranco Brumen

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