mercoledì 01 Maggio 2024
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Lo stampatore della classifica Euromonitor sul consumo del cioccolato scorda l’Italia

Nell’ultimo Salon du Chocolat di Milano, sono stati resi noti alcuni dati di Euromonitor International. Nei Paesi occidentali il consumo di cioccolato ristagna o decresce (-2% dal 2010 al 2015 in Nord America).

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MILANO – L’immagine in evidenza racconta un po’ la storia attuale dei consumi di cioccolata nel mondo. La fonte, è niente di meno che Euromonitor: attendibile e autorevole che, per questo, riferisce un quadro abbastanza realistico di quali sono i Paesi più “golosi” a livello globale.

Quell’ “abbastanza” è una puntualizzazione che sorge spontanea per l’assenza, ma la colpa è dello stampatore, dell’Italia all’interno della classifica. Va bene che per il leader della Lega Matteo Salvini la Nutella non va bene perché contiene le nocciole turche, ma il cioccolato, sino a prova contraria, è un prodotto che va forte sulle tavole tricolore. Leggiamo da habitante.it, cui aggiungiamo una integrazione necessaria per dare giustizia ai palati degli amanti del cacao italiani.

Euromonitor dà il primato alla Svizzera ma lo stampatore dimentica l’Italia

Uno dei Paesi al mondo più conosciuti per la produzione di cioccolato è anche il più grande consumatore al mondo. Si tratta della Svizzera, dove ogni abitante consuma in media 8,8 kg. A seguire troviamo l’Austria e la Germania rispettivamente 8,1 kg e 7,9kg.

Ma, invece, il mercato del cioccolato in Italia? Sta bene, grazie

Ogni abitante italiano ne mangia 4 kg all’anno. È questo il consumo annuale pro-capite di cioccolato in Italia: si tratta di circa 11 grammi al giorno. E se gli abitanti italiani vanno matti per il cioccolato, non possono fare a meno di quello fondente. Sarà la progressiva estensione e articolazione dell’offerta, sarà che per i puristi “il vero cioccolato è solo nero”, ma quello fondente è il più amato e consumato tra tutti i tipi di cioccolato.

Il cibo degli Dei, che sia bianco, che sia nero, comunque agli abitanti dello Stivale piace molto

Questo vale per il cioccolato in tutte le forme: accanto alle varianti classiche nel nostro Paese si sono affermate negli ultimi anni nuove declinazioni. Come il cioccolato senza glutine, quello vegano e quello biologico.

Il mercato del cioccolato nel mondo

Nell’ultimo Salon du Chocolat di Milano, sono stati resi noti alcuni dati di Euromonitor International. Nei Paesi occidentali il consumo di cioccolato ristagna o decresce (-2% dal 2010 al 2015 in Nord America).

In compenso, aumenta la spesa complessiva (in Europa del 2%, negli Usa del 4%). In poche parole: se ne mangia meno, ma più caro. In Cina, negli ultimi dieci anni, i consumi sono più che raddoppiati.

Anche se rimangono lontani da quelli occidentali: 100 grammi all’anno i cinesi, 8 chili gli inglesi.Le stime Icco (Organizzazione internazionale del cacao) indicano che dal 2020 si avrà un deficit dell’offerta di cacao rispetto alla domanda.

I mercati internazionali hanno risposto con un aumento del prezzo del cacao.

Ma quando Euromonitor, all’inizio dello scorso anno, ha definito i dati ICCO sbagliati, il prezzo del cacao è crollato del 30% in meno di 3 mesi. Segno di una forte speculazione su questo prodotto. Il mercato italiano vale 2,5 miliardi di euro.

Ma c’è anche un’altro cioccolato made in Italy che fa fortissimo, quello esportato nel mondo

L’export del cioccolato made in Italy ha raggiunto i 665 milioni di euro, il 6,1% del mercato mondiale. La materia prima, ovvero il cacao, arriva principalmente da Costa d’Avorio (1,7 milioni di tonnellate annue nel 2015) e Ghana (835mila tonnellate nel 2015), che insieme coprono quasi il 60% del mercato mondiale. Con il loro cacao sono prodotti soprattutto cioccolati da copertura, mentre quelli provenienti da Venezuela, Ecuador, Colombia e Perù sono utilizzati per tavolette, praline, cioccolatini di alto pregio.

I maggiori trasformatori al mondo sono gli olandesi con una produzione annua di 530mila tonnellate. Alla classica tavoletta vengono preferiti i formati più piccoli come le praline.

Le aziende del cioccolato italiane più famose al mondo

In Italia in diverse aree geografiche, col passare degli anni, la produzione del cioccolato è diventata un’attività prevalente. In queste zone si sono, infatti, organizzate manifestazioni fieristiche dove i produttori di cioccolato fanno conoscere i loro prodotti. Tra questi abbiamo La Eurochocolate a Perugia, CiocclaTò a Torino e Cioccoshow a Bologna. Solo 3 tra i numerosi appuntamenti dedicati al cibo degli Dei in Italia.

Tra le aziende del cioccolato più famose al mondo, abbiamo Ferrero, che è la più grande, un gigante da 8 miliardi di fatturato, il Gruppo Elah Dufour‎ e Nestlé‎ con Perugina‎. Ma anche Icam.

.Non meno importanti, in ordine alfabetico abbiamo:

Amedei, Caffarel, Caffè Baratti & Milano, Elah Dufour; Feletti, illycaffè, Kalev, Kraft Foods; La Suissa, Läderach, Laica, Leonidas; Lindt & Sprüngli, Majani, Neuhaus; Novi, Pernigotti, Peyrano, Streglio, Talmone; The Willy Wonka Candy Company, Venchi; Whittaker’s, Wilbur Chocolate e Wittamer & Co.

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