Il consumo regolare di energy drink è associato a un aumento significativo del rischio di aritmie e di innalzamento della pressione sanguigna secondo uno studio del Journal of the American Heart Association (2023). Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Nazzareno Silvestri per Microbiologia Italia.

I possibili pericoli degli energy drink

MILANO – Gli energy drink sono bevande stimolanti sempre più diffuse, utilizzate per aumentare la concentrazione, la resistenza e la sensazione di energia immediata. Tuttavia, il loro consumo eccessivo — o anche una sola dose in soggetti sensibili — può provocare tachicardia, ansia, tremori e, nei casi più gravi, disturbi cardiaci acuti.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association (2023), il consumo regolare di energy drink è associato a un aumento significativo del rischio di aritmie e di innalzamento della pressione sanguigna, specialmente nei giovani adulti e negli sportivi.

La tachicardia è una condizione in cui la frequenza cardiaca supera i 100 battiti al minuto a riposo.

Dopo il consumo di energy drink, il fenomeno può comparire anche entro 15–30 minuti, accompagnato da altri sintomi.

Meccanismo fisiologico

La caffeina stimola il rilascio di adrenalina e noradrenalina, ormoni che:

  • Aumentano la contrazione del cuore;
  • Dilatano i bronchi e i vasi muscolari;
  • Riducono il flusso sanguigno verso l’apparato digerente;
  • Provocano euforia seguita da agitazione e affaticamento.
  • In soggetti sensibili o con predisposizione cardiovascolare, ciò può scatenare tachicardia intensa, aritmie o palpitazioni.

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