giovedì 02 Maggio 2024
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Elio Carta racconta: “Volevo creare un amaro al caffè, che fosse senza zucchero e con infusione del chicco intero”

Il distillatore: “L’idea nasce proprio perché volevo creare un amaro al caffè che, a differenza del liquore al caffè che viene composto solo con aggiunta di zucchero, arrivasse da un’infusione del chicco intero senza spaccarlo a temperatura ambiente (18-20 gradi), della durata di due mesi in una soluzione idro alcolica al 70% di alcol."

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MILANO – Da Oristano alla conquista del resto del mondo, l’azienda Silvio Carta si è ritagliata nel tempo la sua clientela di appassionati agli alcolici di qualità: dalla Vernaccia di Oristano DOC ai distillati con quel tocco di Sardegna in più che si avverte nelle ricette. A proposito di questo legame con il territorio, Elio Carta, ha realizzato Bomba Carta Caffè Tustatu. Un amaro al caffè che è una novità assoluta a integrazione dei prodotti offerti dall’azienda frutto di un lavoro di ricerca ben specifico, di cui abbiamo parlato con il suo stesso creatore.

Un anno e mezzo di lavoro e studio. Perché, racconta Elio Carta: “La filosofia dell’azienda è preparare un prodotto che soddisfi il palato, altrimenti continuiamo con la ricerca sino a quando non si arrivi al nostro standard: alta qualità. Non basta avere l’idea, bisogna raggiungere un risultato finale che è ben riuscito. “

Bomba Carta Caffè Tustatu: perché un amaro con il caffè: è un abbinamento che funziona secondo lei?

Bomba Carta Tustatu Caffè (foto concessa)

“Bomba Carta Caffè Tustatu è un amaro ottenuto attraverso l’infusione dei chicchi di caffè Arabica, provenienti da El Salvador, Santos, Colombia e Honduras, tostato in Sardegna con la caratteristica della “tonaca del frate”. Una miscela che si contraddistingue per un perfetto equilibrio. Il blend ha rispecchiato l’idea che avevo inizialmente per il mio prodotto. Ho lavorato con sedici caffè per poi alla fine scegliere proprio El Salvador, Santos, Colombia e Honduras, perché traducevano in qualcosa di concreto quel gusto che avevo in mente.

Prese singolarmente, le caratteristiche di ciascun caffè sono ben presenti: l’El Salvador che ha un corpo leggero, profumato e con bassa acidità, dai richiami dolci ma leggermente pungenti, che rimandano al miele di coriandolo, lasciando un retrogusto di frutta secca. Poi il Santos che possiede un’acidità più equilibrata rispetto alle altre varietà di Arabica, leggermente caramellato, maltato con note cioccolatose e di nocciola. Il Colombia con un’acidità ancora più bassa e in tazza regala note che vanno dalla nocciola al cioccolato o floreali e fruttate. Infine l’Honduras che è coltivato in altura, corposo, con sentori frutta secca e ancora una volta di cioccolato e caramello, delicato all’assaggio.

Combinati insieme, offrono un risultato all’olfatto complesso ed armonioso, con una spiccata intensità aromatica. Al palato il sapore risulta dolce e con note fresche, fruttate e dalla bilanciata acidità. Anche il retrogusto ha dato sensazioni interessanti, determinati oltre che dalla miscelazione delle varie origini anche dall’uso del miele amaro di corbezzolo.”

Cos’ha di unico Bomba Carta Caffè Tustatu?

Un bicchiere di amaro al caffè (foto concessa)

“L’idea nasce proprio perché volevo creare un amaro al caffè che, a differenza del liquore al caffè che viene composto solo con aggiunta di zucchero, arrivasse da un’infusione del chicco intero senza spaccarlo a temperatura ambiente (18-20 gradi), della durata di due mesi in una soluzione idro alcolica al 70% di alcol.

C’è bisogno di un processo più lungo operando senza zucchero, così da ottenere una parte
amarognola senza che però sia troppo invasiva. Con un tocco di sapidità, perfetto servito con 4 cubetti di ghiaccio o per un Espresso Martini o, perché no, anche sul tiramisù. La temperatura della tostatura è di 37/38 gradi, una cottura lenta, in modo da estrarre la parte aromatica che il caffè può dare.

Un dettaglio (foto concessa)

Abbiamo svolto questo processo insieme all’azienda Grafina di Cagliari. Per noi è stata la prima volta che ci siamo cimentati su questo abbinamento tra caffè e amaro. Abbiamo voluto sperimentare perché il caffè va sempre di moda, e l’Espresso martini sta ritornando in voga (e noi lo proponiamo con l’amaro invece che con il liquore).

Siamo partiti e arrivati nel mondo con il nostro gin, trovando ricette che fossero internazionali: nel gin abbiamo scoperto, come nella vodka e nel whisky, che sono tra i prodotti più consumati nel pianeta. Il liquore al caffè, l’infuso al caffè è il settimo cocktail più bevuto. “

Dove si può acquistare?

“Direttamente dalla nostra azienda per il momento, perché è un prodotto che stiamo presentando attraverso eventi dedicati”.

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