sabato 13 Aprile 2024
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Ecco l’abito fatto con capsule di caffè della studentessa De Stefanis

Oggetto dell'edizione della Biennale era la progettazione di opere artistiche sul tema “Il Futuro – Ogni creazione autentica è un dono al futuro”.

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MILANO – Laura De Stefanis, studentessa del liceo artistico Mazara di Sulmona, ha ideato un abito della linea Capsule dress, nata dal riuso di capsule di caffè per macchinette espresso. La studentessa è stata chiamata a partecipare alla mostra della IV Biennale di Venezia dei licei artistici italiani. Riportiamo di seguito l’articolo pubblicato sul il portale Il germe.

Il vestito con il caffè di Laura De Stefanis

PRATOLA PELIGNA (L’Aquila) – Vestiti di caffè, non del colore, ma delle capsule. Quelle mangiate quotidianamente da migliaia di macchine espresso e che rappresentano uno dei materiali più difficili da riciclare, vista la presenza in molte delle marche sul commercio di più materiali non separabili.

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Un problema molto serio, oggetto di un’accurata inchiesta qualche anno fa di Report, e che alcune aziende si sono impegnate a superare con l’utilizzo di capsule e cialde biodegradabili.

Per tutte le altre, ora, interviene l’arte e l’estro di una studentessa di Pratola Peligna, Laura De Stefanis, che dai banchi della 5B del liceo artistico Mazara di Sulmona, è stata chiamata a partecipare alla mostra della IV Biennale di Venezia dei licei artistici italiani, organizzata dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione, in collaborazione con “ReNaLiArt” (Rete nazionale dei Licei Artistici) e con l’associazione A.Bi.Li. Art. (Amici della Biennale dei Licei Artistici). Evento che si terrà a Roma dal 3 al 18 novembre prossimi nello spazio Wegil.

Capsule dress

La giovane stilista, guidata dalle docenti Angelina Presutti e Anna Maria Delli Castelli, e sostenuta da un percorso di ricerca pluridisciplinare, ha ideato un abito della linea Capsule dress, nata dal riuso di capsule di caffè per macchinette espresso.

Oggetto di questa edizione della Biennale era, infatti, la progettazione e ideazione di opere artistiche sul tema “Il Futuro – Ogni creazione autentica è un dono al futuro”, in linea con i dettami dell’Agenda 2030 Onu per lo sviluppo sostenibile.

Nella scheda progettuale che accompagna il lavoro della studentessa del liceo Mazara si legge infatti che: “la nuova tendenza del Futuro si chiama eco-moda, moda ecosostenibile, una moda che si realizza riciclando, dando vita a materiali di scarto”.

Fino alla mostra non sarà possibile visionare l’abito e, per il momento, l’opera della studentessa si potrà solo immaginare e sognare. Caffè permettendo.

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