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Ecco la storia delle zollette di zucchero, utilizzate anche per il vaccino contro la poliomelite

Fino a metà dell'Ottocento in commercio esisteva solo il pan di zucchero, un cono raffinato che veniva grattugiato tramite una serie di utensili, un po' come siamo abituati a fare oggi con le forme di grana e parmigiano. Era un sistema scomodo e faticoso, che richiedeva un certo lavoro e rischiava anche di essere pericoloso nei casi in cui veniva utilizzato un coltello per rompere il cono di zucchero. E proprio da un taglio arriva l'idea che rivoluziona l'industria

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Compatta, comoda e dolce, la zolletta di zucchero è stata a lungo una valida alleata per rendere meno amari tè e caffè. Ma come è nato l’agglomerato di zucchero piccolo e compatto? In realtà il suo ideatore Jacob Christoph Rad lo ha inventato per puro caso. Un giorno la moglie di Rad si tagliò la mano perché usò un coltello per ricavare dal grande cono di zucchero dei pezzettini più piccoli.

Il direttore allora ebbe l’idea di creare uno stampo con forme più piccole in cui colare lo zucchero.

Ma c’è di più: la zolletta di zucchero ha avuto anche un’importante funzione medica più avanti nel tempo, in quanto venne utilizzata per somministrare ai bambini un vaccino che salvò centinaia di vite. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Martina De Angelis per Cookist.

La storia delle zollette di zucchero

MILANO – Fino a metà dell’Ottocento in commercio esisteva solo il pan di zucchero, un cono di zucchero raffinato che veniva grattugiato tramite una serie di utensili, un po’ come siamo abituati a fare oggi con le forme di grana e parmigiano.

Era un sistema scomodo e faticoso, che richiedeva un certo lavoro e rischiava anche di essere pericoloso nei casi in cui veniva utilizzato un coltello per rompere il cono di zucchero. E proprio da un taglio arriva l’idea che rivoluziona l’industria.

Nel 1841 Jacob Christoph Rad dirigeva la sua raffineria dello zucchero a Dačice, nell’odierna Repubblica Ceca. Un giorno la moglie di Rad si tagliò la mano perché usò un coltello proprio per ricavare dal grande cono di zucchero dei pezzettini più piccoli.

Il direttore allora ebbe l’idea di creare uno stampo con forme più piccole in cui colare lo zucchero, una specie di alveare in cui erano ricavati circa 400 incavi quadrati: era una pressa speciale, dove veniva colata la sostanza bagnata e lasciata essiccare per mezza giornata.

Rad riuscì a produrre un lotto di zollette, impiegò diversi anni per ottenere dalla Corte di Vienna la concessione del privilegio per la produzione e solo nel 1843 riuscì a proporre il prodotto sul mercato.

Così comparve in commercio il “The zucchero”, un pacchetto contenente 250 cubetti del peso di una libbra (mezzo chilo) in una scatola con la stessa forma di quelle per il tè.

La scoperta non ebbe subito successo, soprattutto perché problemi economici costrinsero Rad a chiudere la sua azienda; la produzione di zollette si interruppe e l’industriale morì senza che nessuno si ricordasse di lui.

Eppure la sua invenzione non si perse nel nulla: venne riscoperta nel 1875 dal magnate inglese dello zucchero Henry Tate: usando lo stampo di Rad trasformò la zolletta in un bene di consumo disponibile per tutti.

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