venerdì 12 Aprile 2024
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“È omofobo e antiabortista”: la Swiss chiude con il fornitore di cioccolato

La compagnia aerea elvetica taglia i ponti con il gruppo Läderach a causa delle posizioni ultraconservatrici dell'attuale amministratore delegato

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MILANO – Attorno a prodotti generalmente apprezzati come il cioccolato si possono sviluppare episodi singolari. È successo in Svizzera per il fornitore di tavolette e praline della compagnia aerea elvetica Swiss. Che è di proprietà della tedesca Lufthansa. È successo che la Swiss ha deciso di cambiare il fornitore di cioccolatini da offrire a bordo a causa di dichiarazioni omofobe e  antiabortista del titolare dell’azienda. Vi proponiamo la notizia così come l’ha pubblicata il sito repubblica.it .

di Franco Zanotelli

ZURIGO (Svizzera) – È omofobo e antiabortista. La Swiss rompe con il proprio fornitore di cioccolato I cioccolatini Läderach, marchio di lusso elvetico, inciampano nel politicamente corretto e vengono tagliati da Swiss, la compagnia svizzera del gruppo Lufthansa. All’origine della rottura del rapporto di collaborazione, nato 10 anni fa, le dichiarazioni omofobe e anti-abortiste di Johannes Läderach, il 33enne titolare del gruppo cioccolatiero e attuale amministratore delegato, proprietario di 50 negozi nella Confederazione e di punti di vendita a Londra, in Germania negli Stati Uniti e in Canada.

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A far decidere Swiss alcuni titoli di giornale quali quello dell’autorevole Tages Anzeiger di Zurigo. “Il re del cioccolato combatte l’aborto e gli omossessuali”, ha scritto il quotidiano, inchiodando alle sue tesi reazionarie il giovane Läderach, che rappresenta la terza generazione di un gruppo fondato nel 1962 e che è accreditato di una fortuna personale dell’equivalente di circa 150 milioni di euro.

Johannes Läderach è entrato nel mirino dei combattivi giovani del Partito Socialista Svizzero. E anche delle organizzazioni che difendono i diritti degli omosessuali. Ed ha replicato spiegando le sue posizioni con la dottrina evangelica di cui è adepto. E per la quale il matrimonio può essere effettuato solo tra uomo e donna. E non consente che si scelga per la vita di una creatura non ancora nata.

Dopo la vandalizzazioni di alcune boutiques del marchio Läderach e le azioni di boicottaggio, portate avanti dai gruppi LGBT, Swiss ha pensato bene di abbandonare Johannes Läderach al suo destino.

E avrebbe fatto la scelta giusta. Così almeno la pensa Francesco Lurati, docente di Marketing all’Università della Svizzera Italiana di Lugano, intervistato dal portale TIO. “Swiss- l’opinione dell’esperto -è un brand globale il cui pubblico è fondamentalmente cosmopolita. Avere un partner che si lascia scappare dichiarazioni di questo tipo può essere controproducente”.

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