domenica 24 Marzo 2024
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E adesso le caffetterie diventano locali anti stress, basta con il mordi e fuggi

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Dalla Corte
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Anna Muzio è con Andrea Cuomo la coautrice dell’interessante libro sul caffè intitolato Mondo caffè tutto quello che volevate sapere sul chicco . In questo documentato articolo la stessa Anna Muzio esamina lo stato dell’arte della situazione dei bar del mondo. E documenta come stia emergendo anche nelle caffetterie una tendenza slow. Si stanno cioè trasformando in locali anti stress che dicono la parola fine alla tendenza che ha imperato sin qui. Quella del mordi e fuggi. ma leggiamo che cosa scrive Anna Muzio per il quotidiano Il Giornale.

di Anna Muzio

C’era una volta il bar: un caffè al bancone, quattro battute col barista e via. Luogo austero con pochi tavolini tendenzialmente scomodi. Poi è cambiato tutto. Colpa dei Millennials: privati di ufficio a causa del lavoro creativo e precario di stare in casa proprio non avevano voglia.

E grazie a connessione wi-fi e portatile si sono riversati a lavorare… al bar. Che nel frattempo si era trasformato. Ampliato negli spazi, accogliente, sempre più simile a una casa. Con ampi tavoli e spine a disposizione per ricaricare il ricaricabile.

Ma la vita non è una passeggiata e il lavoro, precario o non, sempre grazie ai dispositivi portatili si è dilatato. Si è preso il fine settimane e le serate. Con surplus di stress e affanno.

Chi doveva venire in soccorso al lavoratore affannato di inizio millennio? Ma sempre il nostro bar. Che dopo il divertimento, il ristoro e il lavoro, ora si prende anche il momento del relax.

Relax al volo e senza esagerare, giusto quel che serve per rallentare un po’ i ritmi e «staccare».

È ciò che propone Riposino, il «nap bar» appena aperto a Cagliari. Qui, tra schermi a LED alle pareti che proiettano scenari naturalistici e musica rilassante a 432 hz, un team di cinque massaggiatori propone vari tipi di trattamenti.

Dal massaggio sonoro con campane armoniche e tibetane, diapason e altri strumenti accordati sulle frequenze naturali, alla riflessologia plantare, allo shiatsu, al massaggio viso, fino alle stimolazioni percettive con oli essenziali e piante aromatiche.

«All’inizio avevamo pensato ai viaggiatori, ma in realtà la maggior parte dei nostri clienti sono lavoratori che desiderano staccare» spiega il proprietario Matteo Angioni.

Al relax «mordi e fuggi» un ossimoro, ce ne rendiamo conto ma a volte bisogna sapersi accontentare – puntano locali in tutto il mondo, e ognuno porta un tocco di originalità, sfruttando i nostri usi, passioni e ossessioni.

A Tokyo ad esempio dove di troppo lavoro si può morire, tanto che il giapponese ha un termine apposito per questa tragedia, karoshi di relax ce n’è davvero bisogno.

Ha pensato di unire il relax con due passioni nazionali, i manga e i gatti, il Neko no Iru Kyukeijo (che significa più o meno «posto dove riposarsi frequentato da gatti»), un cat café dove i felini sono liberi di passeggiare. E di farsi accarezzare, o meno.

La regola vuole infatti che non siano forzati alle coccole. Dunque nell’attesa che il volubile gattino si decida c’è una libreria di oltre 2000 manga a disposizione dei clienti.

Data per scontata la fuga da casa, restano quelle simpatiche incombenze domestiche di cui tutti faremmo volentieri a meno ma ovviamente non possiamo.

Una di queste è il bucato, attività tediosa e generalmente solitaria. Ma che diventa occasione di incontro e relax «giusto», coniugato a con un cocktail creativo che manco nei bar più alla moda e a un ambiente soffuso e assai di tendenza da Lavomatic a Parigi.

Un bar che porta l’atmosfera calda e conviviale anti stress di My Beautiful Laundrette, agrodolce film anni ’80 di Stephen Frears, a nuovi fasti. Qui infatti ci si siede sui divanetti sorseggiando un bicchiere di vino o un cocktail e a tema come il LavoWeen (limone, zucca, frutto della passione e Smokey Monkey Shoukder) mentre in un angolo discreto le macchine di acciaio splendente pensano a lavare i panni sporchi – questa volta davvero letteralmente – non in famiglia.

E si possono fare anche corsi di cocktail: in due ore ti insegnano a farne quattro. Infine, data la stagione, esiste un’immagine di relax più evocativa di uno chalet di montagna dove stare comodamente seduti sorseggiando un vin brulé con caldarroste?

Certo le vacanze sono passate e non tutti possono permetterselo: per questo, per ricreare l’atmosfera è la montagna ad andare in città, magari sopra un tetto con vista, attrezzato naturalmente con igloo di design e piccoli chalet in legno. All’insegna dell’anti stress Uno dei più spettacolari è lo Skylight a Londra, che vanta anche per chi è in vena di attività una pista da pattinaggio, dove sfrecciare con vista sui grattacieli della City.

E il relax è servito.

 

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